GLI .EBREI NEL B Nel 1494 i Napoletani, esasperati dalla vcnaliti degli cbrc-i, iniziarono la lor am- ~gna antisemita con una ritta sassaiola. Durante quell'anno succedono disordini a disordini. L'a\'\'mu1a abolizione del segno distii.ti\'o, che gli ebrei cuno obbligati 2 portare, dà esca al fuoco. Ad Altomonte, nel maggio di dettol anno, gli ebrei, s«ondo ci dice una rcla. zione della R. Camera della Summaria, \'C• nivano ba<INlin d~trariati da li rhristiani ,t llt'UJJÌ(t1li p,r Id/# aJ J/111' flaJ(OJ/Ì (R. Cam. Summ. Part. 4", r. 2L9)- Tumulti antisemiti scoppi,mmo a Salerno e in altre terre. Corsa ,•cxc dei prcpuativi di Carlo VIII contro la cas.a d1 Aragona « se spase I.i hma (secondo rifrrisce l:t Cancelleria ar:a~C$1!". Com, 12, r. t H t.) che li judci d<."\·cano essere sacchiut1 ». Gli ebrei, allarmJtissimi, cc-rcanodi correre ai ripari. Molti fra essi si renna all'estero, altri prendono stanza ohre il confine napoletano, Nel gennaio del 1494, dopo l'abdicazione di Alfonso Il in (a,•orc del figlio FerJi. n;indo Il, a Napoli :.umcn1arono gli ani di ostilità. E il Parlamento napoletano subili,·.i.. le seguenti misure: 1) mandar via ~.olla città tutti o b. maggior parte dei giu. dei; 2) assegnare per abitazione un unico quartiere ai pochi che C\'entualmeme ,·i s,1. rebbc-ro rimasti; 3) ripristinare l'uso del se. gr.o distintÌ\•o; 4) abolire il tribunale spc:• _ciale; ,) autorizzare i cristiani ad a\'\'alr-rsi dell'j,n ro11gr110 ossia del diritto di preferenza nelle vendite dei beni stabili (,·cdi: Privilegii et Capi1oli etc. di Nap. etc, 1"'8· 3) • sc,g.; Cap. XVIII • sc,g.). Nel febbraio di detto anno, la popolazione pcoccde a veri eccessi coruro la razza infida. La sollen.zione di Napoli incora altre città a fare altreuanto. Nel luglio del 1'19,, nonostante che Fer. d,nando 11, rientralo allou allora nei suoi Stati, cercaS5C di conciliare gli animi, i Jll()(i antisemiti giungono 21 colmo, tanto che a;li ebrei luciano in massa il Regno. Le ragioni del pcrsisten1e furore son da ric('rcarsi nclrodiou a\'idità e nelle abituali usure degli ebrei. li 26 ottobre 1496, re Fedt'rico, suCC('• <.!utoda poco al nipote Ferdinando 11, dà iI suo assenso alla chiesta espulsione Jci giudei cii Napoli. In prosieguo di tempo sono riammessi. Ma quando il N.1polctano ade in pocere degli Sp.1gnoli (i quali per conto loro ave- ,,an dato lo sfratto agli ebrei nel 1492); molti ebrei son costretti a sloggiare per sottrarsi al btrsaglio della popolazione. La prammatica del 12 gennaio 1,0'), emanata. sotto Ferdin:mdo il Cattolico, pre. scri,·e, tn. raltro, che gli ebrei portino « il segno di panno rosso sul petto in qualsi- ,oglia città, terra, castello e luogo» (N11011uto/1. dtll, pramm, del Regno di Nap., IV, pag. J3); ordina poi che s·inquisisca in Puglia per vedere se non sieno fondate le accuse di pratiche illecite ·compiute dagli ebrei. Nel gennaio del 1~10, in seguito a nuovi disordini, pro,·ocati dall'avidità giu• <iea, scoppia a Napoli un gra\'e tumulto. Il Vicett, d'intna coi componenti il Con. siglio del Re, dcc1"tta l'espulsione degli ebrei e Jri cosiddetti marrani (ebrei con- \'Crtiti), dalla Puglia e Calabria. A questa espulsione segue il nuO\'Obando degli ebrei d.l tutto il Regno di Napoli. La prammatica. di espulsione viene ap• plicata nel no,•embre del I )10. Essa accorda agli ebrci quattro mesi di tempo, pc:rchè pro\•vcdano ad alienare i beni sta• t-ili, e ,·.1d.tno via « con ogni avere, eccettuati l'oro e l'argento» (Amabile: // 111mnllo di Napoli, pag. 41). Presto apJ»re una nuova prammatica con l:1 quale si permette a duecento famiglie ebree di rrstare nel regno purch~ paghino l'annuo 1ributo di tremila ducati. Fra lo scorcio del I 514 e il principio dell'anno ~guente, S. M. Cattolica ordina l'espulsione dal regno dei marrani o tri- ,11~m; noi:,lli. Dopo ahrrne vicende, s, giunge al divieto, fatto ai cristiani di ,on. • t trJau ,1rutamt11tt tn11 i11d,i, fdrr'1d1'
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