La Difesa della razza - anno II - n. 7 - 5 febbraio 1939

.. ANNOI!· N, 7 SOMMARIO S FEBBRAIOXVIJ SCIENZA GIUSEPPE LUCIDI: RAPPORTI f'RA GRUPPI SANGUIGNI E CARATTERIANTROPOLOGICI;GUIDO LANDBA: LIGURI E CELTI: NAZABENO PADELLA.BO: COLTIVARE NEU.'INFANZIA L'ORGOGUO DI RAZZA: J. EVOLA: LA RAZZA DEU.'ANIMA; LEONOBI-CECINA: IL PRIMO MUSEO DELLA RAZZA.;DOMENICO PAOLELLA:ESPRESSIONI RAPPRESENTATIVE Di SELVAGGI, DI DEMENTI, DI EBREt POLEMICA GIUSEPPE PENSAIENE: PSICOLOGIA DEI SEMITI E DEI CAMITI;UMBERTO ANGELI:GLI EBREI MANlfl:STJ E I CLANDESTINI:AltTUBO LANCELLOffl: LA FRANCIA E L'l.NVASIONEGJUPAICA. DOCUMENTAZIONE MABIO DE' BAGNI: BERNARDINO DA FELTREE I FRATI MINORI; CABLO BAllDUZZl: PESSIMISMO E SCE1TICISMO, ARMI GlUDAJCHE; A. AntLI: COME GLI EBREI PENETRARONO NELLA VITA POUTlCA BRITANNICA; G. DE STAMPA: LA PJAGA GIUDAICA. PENSIElll DI lEOPABDl QUESTIONARIO LETTERA DI UNA FRANCESE: LA GENTE TITOLATA; JTAUA CA'M'OUCA; L'ESPERANTO ECC. I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICATI NON SI R_ESTITUISCONO GLI UFFICI DELLA "DIFESA DELLA RAZZA" ' SI TROVANO IN ROMA · PIAZZA COLONNA 2 (PORTICI DI VEIOJ . TELEFONO 63737 62880 il "TEVERE" è l'avamposto della stampa fascuta LEGGERE ITEVE~ilEI DJRETTO DA TELES/0 JNTERLANDI non significa soltanto essere informati ma a,1,che e sopratutto avere una guida QUADRIVIO È L'UNICO SETTIMANALE LETTERARIO ITALIANO IN CUI LETTERA TURA ARTE E POLITICA S'ILLUMINANO A VICENDA INTUTTELEEDICOLE

Per combattere le malattie dell'inverno RODI A t PIIOOOffA INTERAMENTE IN rTAUA monte catini è IUffl.U1w sicww «I ,(./.icaa w..bw: INFLUENZA•RAFFREDDORI NEVRALGIE• REUMATISMI CREDl'lf4() l'lf 1'Ll1'NO SOCIETA ANONIMA. CAPITALEL. 500.000.000 - RISERVEL. 111.659.733,35 SF.DE SOCI/\LE: GENOVA - DIREZIONE CENTR/\U: MILANO FllJAU IN lTAlJA: Abblat~rauo • Acir.ale • Acq\li • A.loulo • A.lbe119a • A.lbiuote - Al"-Ondria • Ancona • Aquila • Aruao • A..li • kri • Ba:rl•tla - kdoaia • Ber9omo • Biella • Boloqna • BolzcmetO (Geno•a) • Bollano • Bosa - Brescia • Brindial - Buato Arai,io • Ca91iori • Ccrm091i • Cantù • Carraro • Ca11Gle MoafPr?Glo • Ca .. rta • CoMano Magna90 • Ccuh:1110 Priaao • CcuteUcnnClfe di Stabia • Catcmlo - Cata:a1oro • C...na • Cbia•e1ri • Cb.ieti • Ci.,itnttdua • Co9qide1 • Como • Cont.i91iano (Geno•a) • C.0..0:to • Cr9mona - Cu99l0no • Cuneo • Domodoseola • Fe1e1Ua • Fapa- Olona • Fefforo • Fideiua - Fìrense • Fiume - FoVVia • Fodl • Frottcnaa99ktr• • Go:Uarote - C.Do•a • l9INloa • Imperia • l.a.nUHi • La Sp,9&ia • t..c:ee • Lecco • W9D,cmo • I..11.tilli• li•orno • Lodi • Lonate Pouolo • Lucca • Lu90 • L\I..ISIHs.ane• Mapa90 . M•da • M-..ina • Mestr• (Venes.la) • Milc:m.o • Modena • Mola di Bori • Molf•Ua • Monopoli • Mons.a • Mortara. • Napoli • N•rri (Geno•a) • Nocera Inferiore • No.ara - NOYILi9u~ • Oriatano • 0.pedal•tti • PadoYa - Palermo • Parma • PeKO:ru • PiaCfllrCI --f'ieotrflanta ""Pinero1o • Jliacr,,-- Piatoia • P-teded- (Ceno.a)• Prato· Rimini• Ripoe,to • Ri•a:rolo '(Geno.a) • Roma • Ro'f'i90 • Scnnarate • SampierdoHna (Geno..-a) • S. GiOYannl a Teduedo (Napoli) • Sanremo • Sar, $nero - S. Maria Capua Vetere • Saronno • Sanano • Sauart - Scr.ona • Schio • Secondi9lic:m.o (Napoli) • S.revno • Sesto S. Giovonni - Sestri Le..-crnte • S..tri Ponente (Geno•a) • Somma Lombardo • Squbuano • Taranto • Temi • Torino • Tone Auun• s.iata • Tone del Greco • THalo • Tre..-i.ao • Tri-■te • Udia.e - vm... • Veaeaia - VenWIU9lia • Vercelli • Verona • Viare99io Vicesua • Vi90=0 • V09hera • Volterra • Vollri (Geno..-a), ESTERO: s.de a Londra - Ulficio di Rappr-..ntanaa a N•w YOl'k. 01\NCIIE /\FFIU/\TE E CORRISPONDENTI IN TIJTTO IL MONDO

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. AUTOMOBILISTI 6

l!DIFDESE!W I ANNO Il · NUMERO 7 5 FEBBRAIO 1939-XVII CICll IL S Il IL 20 DI OCl'(I NE81i Uff NUMll•O lltf'A&ATO Ll•t: I A• ■ONAN.llTO ANNUO Llat: 20 A■■ONANP.NTO 50lr.$'1'11AI.A • 12 BSTKNU IL OOPPIO Direttore: TELESIO INTERLANDI Comhuo di reduionci: prof. do11. CUIDO LANORA prof. dou. LlDJO CIPRIANI - dott. LEONE FR.ANZ~ - dou. MARCELLO RlCCI. don. LINO DUSINCO Searetario di red ■ -ione= GIORGIO ALMIRANTF. SCIENZ4•DOCUUENT4ZIO POLEUIC4 • QUESTIONARIO ~: ò.o.Uo, ~ della ~

• se1enza NEL SANGUE SI INDIVIDUA LA RAZZA RAPPORFTRIAGRUPSPAINGUIG E CARATTERAINTROPOLOG Fin dalla sco1~rta dei gruppi sanguigni. e dalle prime ri- haliani (HomanOM::.Nicolttti. Ahbruu.ese. Viola elc.J che illu• cerchc sull'argomento, scri,•c Vittorio Chiodi ( IJ. si era pro- diarono i gruppi .sangui111i anche in rela:tione con i diametri spettato, insieme con la quntione della ereditarieti, il loro ... del cranio e della faccia, con l'impianto e la dis1ributione dei 11igniricalo coetitu:tionale. ed un numero notc,•ole di ricercato~ capelli, con la fccondilà. con la robu$lena fisica. con l'NJui• indagava gli eventuali rapporti Ira gruppi ~nguigni e caratteri librio simpatico-,·agotonico. antropologici. Hiridcld. Werzeczki. Wezar. Dos~na. l..anura, Dalle varie ricerche è appal"80 evidente che i gruppi 1anKamisnski fecero riocr<:he sulla esistenz.a di r,r,).azioni tra gruppi guigni si debbono oonsiderare come faltori costilutionali: le sanguigni e 11ta1ura, pno. colo.,t.e drlla pelle e dei capelli. con ricerche rt'Cenli li mettono in slrella relazione con i vari carat· risuhali ,·ariabili e non definitivi. e tali ricerche ,·ennero pro• teri antro1>0logici, poichè il gruppo sanguigno di ciaM:un indiseguite da un ingente numero di ricercatori, tra i quali molti viduo non è altro che l'e,pre11t1ione del aubslralo biologico dell'individuo 11tes&0I.nfani agglutinogeni ed :agglutinine simili a HC:H.EMA N. 1 quelli contenuti nel sangue sono contenuti nei ttNuli. cioè, ~r I grnpJ•I Hnugnlsul nelh, rna:ir.u ebraica es&ere più chiari. !!Cientificamente è pron,ro che Ml un indi,,iduo ha un gruppo Mlnguigno. un sangue di,·erso è perchè ha una carne differente, di,·ersa da un altro. PK01·E~1•:Slr.A o. •~bN'I ~111t,tHOII 38.1 PohH:ehl 33.1 TrdeM!bl U.I KunU!■I. 26.1 Hu,011. 21.0 1h•II' A1dN )IIHON•. 32.3 di lk-:7-uU1. 21.S "' \h~IJJ)<• . 31.0 . di •runltd .\I.O )1Nr'fh:Chl11I 36.9 . G.-.ira:lanl , 26.9 (;■rahnl - "36.5 1•"r,,il1111I. 20.5 dt"IIO l'f"Ull'fl. 56.0 N11marlfR•I 61.0 d~II• Miria 34.S d~II• Pe-lM. 40.2 del1M YIN101totamta. 27.6 dfl'l Ko11rdl11ta• 32.1 d"I TuN"hl 27.1 "· B. 33.0 23.2 U.5 17.4 U.t 11.S 38.1 19.1 42.3 23.5 29.2 30.5 32.9 20.9 34,.0 20.0 31.0 15.5 35.9 19.9 U.9 19.l "30.3 25.7 47.2 23.6 26.1 16.1 IU 12.0 33.7 25.7 26.6 2U 34.3 20.0 40.6 U.J 47.5 17.7 AB. 5.0 I.O u 15.3 6.2 7.9 11.6 I.O 12.S 7.3 10.7 7.5 1.5 I.I 0.9 6.0 9.1 li.I 12.3 6.1 lnfalli Nydlarsky dopo un numero note,ole di ossenazioni conclude che il AAngue di grupJ>o A corrisponde ai mcso e sub• brachicefali con naso e foccia ristreui {tipo nordico}. mentre il sangue di gruppo Il conispondt" ai brachice.fali con naso e faccia strelliMima (tipo mediterr3neo1. Homane&e notò in Sardegna una prevalenza di sangue A nd biondi e nei castani relathamenle ai bruni. e nei brachicefali ris~uo ai dolicocefali. In Sicilia Nicoleui tro\'Ò 11n11logame11t<- una percentuale di sangue A più bassa nei bruni dolicottfali e ,·iocversa più elt'vata nei biondi hraehictfali. D. Viola notò d1e il sangue di ~ruppo O od A si riecontra in prevalenza nei longilinei. cioè nr:gli indi,·idui alti e di com· plessione minuta. menlre il san~e di gruppo H cd A 8 appar• tiene agli individui bre, 1ilinei micr~pln11a1ici. cioè di ,talura non elevala e di compl~~ione robu&la.. Riguardo anchr alle malauie •i h11nno risultali ina:rti per quanto riguarda i rapporti tra gruppi sar.guig:ni e carcinoma. n,entre si ammette una pre,·■lenxa del grnppo O nei tubercolosi, e circo. le nwfoui~ nen'Ou dati abbtutan;a Mc,ui ed ~ni• /orrm!menle concordi ammellono una cerla preponderc,nzu del sangue di gruppo H, lru neuropatici, crimùu,li. cle/icirnJi ( H .\-chi,·in dì Anlropo~i• ~ di t:1nol0Ji• . Anno l'Ui . i-'ucicoli t-4. ni.en11Ji. 8

Il Gundel che ha determinalo i gruppi Aanguigni di 3055 in• di, idui ,rreui (la inalauie ncnose. ha notato una prNlominanz.a in c.-ssi dei gruppi 8 NI A B. Per incito voglio ricordare che 1111 r~nlro di qu,nlo aopra. può notarti nell'allegato 1Chema ~- 1 che elenca i gruppi N.nguigni della razza giudaica., nella quale è appariM:enle una elevata percentuale di sangue di gruppo U (che normalmente negli Europei arriva ad un massimo di 11-12 ~)- L:,, spif'gazione è evidente. e ,i può ritrovare in .quanto 1>Ì legge· al IX volume della Jewi.sh Encyclo~ia alla ,·oce e Malattie NenOH; >: e Gli Ebrei sono più soggelli alle malauie nen•c. dei popoli Ira i quali NSi ,,j"·ono. L'isteNmo, la nevr.utenia. le malattie mentali appaiono in essi con moha freq~nz.a. Tobler affel"ma che tulli Ebrei della Palc1tina tono degli itterici. e Raymond dice che a Varu.via e fo tutta la Polonia l'isterismo si riscontra frequentemente negli Ebrtl, tanto nelle donne cl1e preuo gli uomini: quanto d'altra parte egli a,·en notato era già !Italo rilcontrato da Biswanger, Ezl. Joly, Moehius, Lowe11feld. 0ppenheim, O1arcot. Bonnret etc.>. Esaminando inoltre la ,uddetta tabella appare quanto sia ine.t.altal"UKnione del giudeo Scl1iff che gli Ebrei ptt:Kntino caralleri.stiche &erologiche di aangue simili a quelle dei popoli Ira cui ClldÌ ,·h·ono. Lo l!teuo Hirufeld. che riporta questa affrrmazione, nota che nsa è inesatta in quanto è scientifi• carMnle vronto che i f>OJW1i che hanno abbandonato il loro paf:ff. t.·<uuen-ano gli agruppamrnti di Nngue eara1teri!1ici della loro rana. Egli non ammelle che gli Ebrei nelle loro peregrinaiioni di due mila anni, si .siano adattati aerologicamente con i popoli tra cui es&i ,•ivono. ma piull~lo è portato a credere ad una primili\·a ed originaria impurità di raua. La questione della .pureua 1n teruo auoluto della rana eb..a.ica de,·e essere t.rat· 1a1acon grande comprensione. Non è unico infani il ceppo da cui pro,·rngono gli Ebtti Peniani. che si tl"Ovanoin tale paese dopo l't&Ododi Babilonia. o gli Ebrei del Ku..d. i5tan che l!JC• rondo la leggenda pro,·errebbrro dalle tribù ~iliale «li hraele, o gli Ehrti dello Yemm che vi sono pen·enuti prima della s 8CBBlllA N. 2 Te••utl .... ..... •• -··· le •r•prletà earatterl■tle•e tiJE•PaK ttUA.L(J■K \'OLTA "••.-e t·e1•'- "··-~ Tl.r.hle late.Ual c ...... Ne•I A•rt• t.:.... .ae --rtt••·· ,. .... , ........ ,.. .... .... _,. .. _ Cattl•••• .,. ........ fijpe..-a A.C\11,lte ~ ... , JIJaape 1.aerl•e tl'rl•a . .,. ...... 8CHBBA S. 8 1,1,.at•e•ere•--.••·••lf" e•••&ntute •• lfF•PP• JIA I Ce.nelle TNt&e.l• Mare.•• u •• , ••••• •• •• u.-..it -ta■•fJ •-••Il 121-lffl 121-102' 64- 256 •·· 32. 2- • 2- 4 o Coelnuto degli 119gb1tiao9en.l ael Uquldi orgmùd. (da Putkonen) d~ru:t.ionc del primo Tempio di Gerusalemme (587 anni prima della nascita di Cnù CriMo},opJ>uregli Ebrei Spagnoli, TedeK:hi, Ru.s.,i,Italiani. Con lutto ciò. bend,è in generale tali differeu,e tra di IOl"O tiano evidenti, la scan.a percentuale di sangue di gruppo A cui fa riscontro l'uniforme alta peruntuale di aangue di groppo B. differenzia gli Ebrei in modo nelto ed inequivocabile dalle altre ''jllii!:!!!:::::.:.:.: L----+---.....:,.L ___ ,.,. 1----- .._ ___ _,,,.L..----,,._L..--~ll ~ ~~ a~ ~= ~= ~~ 8CBll:■ A li. ·l c.n.a..r... N 911111P -.ldpl • n.Ace celillb .... .__ ............. (da Dut(ll'ric CMlo Ririàre}

1--------iA 1-----,B ~--·-·◄ o ·-· ', . ',. ',• ·• C) .... .... IICHIOIA X. ~ \"l . ' '. ' ' eon.&«doo. tra i 9f\lppl ......,._ • n..dic. --~ M9U At...J cWl'Aalo Miaoff, (da 01,i)omç de lo Rhi~) gato le proprietà di gruppo li-O· no debolmenle marcate. alcune volte utenti; nel cernllo ac! etmipio. non ti poeM>no met· tere in · evidenu. Si poi&ono dunque distinguere gli organi nei quali le proprietà di grup· po appaiono in maniera atabile. da quel li in cui ~ non ap· paiono mai, oppure quelli co· me il fega10 in cui euc appaio. no in abini cui. Lo achema anneMO N. 2 illulitra la loro preaent.a nq:li organi, menlrt lo schema N. 3 rigu,rda le d.ir. ferenze qu.Jntitalfre 1pcuo enormi de.I contenuto degli agglutinogeni nei liquidi orga• niei. PttNO gli animali qunti fenomeni non tono &taliancora rane, tpecie b nostra. Ma ritornando ancora sulla quetlione della reluione tra aangue e caratteriltiche cotlituz.ionali, oocortt ricordare che le ricerche delle canuerùticbe di gruppo nei liquidi organici, harmo ri&chjarato una se.rie di problemi importanti per Ja fuiologia umana e per la medicina legale. Si tono trovate, infatti, tOManze grupali nella uliva. nel sudore ne.Ile lacrime; ai è notato - ac.rive Hirufeld - che_ l'eliminu.ione di tali IOlt&nte è legata a leggi interaNnlitlime; ai tratta, egli dice, di. nuove funzioni intorno a eui ia Miologia e b patologia dovrebbe.ro appr~fondini per ritrovarne le leggi. Non tulli gli individui eliminano tali aoetanze grupali (A. B. O, A 8) con gli umori. Ricerche di Suaki ~ Moriski hanno dimoelrato che la racoltà di eecruione ai eredita come proprietà dominante, per cui te i genilori non eliminano le tottan.ze grupali, i figH non le elimin.aPO affauo. 1A facoltà di acc.rei.ione ,·iene chi1mata S menlre la a&eeni.adi tale facoltl viene dttignata con 4. Ciò Jembrerà /onJoJlico, mo. bo.Jondoa Ju/la preu~ o 4,J/,a mMCGJUO dd.14 1eert=.io~ ddu MUlon.U grupoli ,i può iA «rli. COJi ududere ÙJ mo,d,o ndSo lo p,ourlUlii. L'inlcntità della eliminu.ione dipende dalla et.i.: i fanciulli ne eliminano in quantità maggiore. Si è 1tudiato il problema dal punto di vitta quanlitAtivo; nuovi oriuonti ai aprono a tali ricerche; infaui pouono oJaua.e ro.ue -te.rive Hirufdd - dij/erire lro di loro ~r lo /acolui di elimi~ioM di IOli MJ.tUJn:e? Abbiamo ain adeuo conaideralo il problema dei gruppi .-ngui;ni negli umori; oocon-e ricordare che i.le pretcnu. è in nena re.lu.ione con la loro praenu negli organi. Rteffehe al riguardo hanno in modo nello di.mo.Irato che non ao-ltanto il tangue, ma lulto l'organi.tmo è impregnalo di IOtlanu grupali. Que.te IOltan&e •i trovano però negli organi in quanliti ineguali. Cosi ndla mucou. dell'ink:Slino. dello 1tomaco, nel polmone. nei reni la quantità delle IM»l.anzedi gruppo è grande. •pesso più grande che nel ungue e nel. feIO ri«ru1i; Mio nel coniglio . .1U cui ai sono falle lali indagini, ti IOno Ollt:nuli dei riBullali inte.rasanli. I... con.st.ala.z.ionedelle proprietà grupali. negli organi ha fa. cilit.alo il compito di diirermz.iare ,erologicamente organi puticolari. Hirufeld e Witebelci 10no riuteili a dimotlrare che nelle. tt:llule morenli appaiono dei nuovi antigeni; aernbra che. nel cuo del cancro debba trattarsi di un'eapreseione terologica di un prooeMO regn.-h·o. I... pouihilitl di determinare i gruppi .angutgni negli organi, e la &lahililà delle sostanze grupali ha re.so poYibil• la d~rmitNUion.e dri gruppi son1ui4ni nelle mumm.ie. Come Mnno dimos1nuo Boyd e Ulalld 1t0t' obbi4mo lo pouibiliuì di dNrminare i iruppi MJ1tguigni oncM Mi codoP(>ri e/te oontano migliaio di. anni, e do qM1l,o apparirà eviden.Lca quali imp,or1411/i co/tP,uioni ho porlo.IOl'applioo:.ione ddlo 1n-olo&UJ.ddla ri«rca Ml' gruppi JOJtguigni 1tdran1ropol.op. Si può dire che tale acienza abbia aubbo dopo la ICOperta di ea,i un nuovo orientamento, il quale ,eppure non des1ina10 a ,convolgcre o ad eliminare quanto fino ad oggi 1i è fauo, porterà a contiderare che la mutica ed antica concer.ione della frate.rnità dì aangue. non è Mio legame 1a1timcn1ale. ma reahà viva poichè la tcienu può controlltrla e stabilirne le leggi. I... tcienz.a perciò oggi non considera la rana tolamente come un compleuo di valori 1piri1uali combattenti per un ideale comune, ma meni.re rigetta la concezione di rana quale concezione geografica fonda tale idea su concnioni biologiche. suHa uniti fondamentale del ungue di lulli l tuoi componenti. Il problema dei gruppi aanguigni è quindi una queatione di neCl!IN&ria altuuione pral.ica; neeeesit.a una inchie81a biologica della rana Italiana, poichè la vita toeiale e la acienu ateua ne richiedono l'au1ilio ai fini di un maggior~ polenziamento e difeea dei valori individuali.. poichi l'iden1i1à fondamentale del NDgue è quella ~eriou. affinità che uniece i ,ingoli in un popolo e che fa veramente di più individui una rana eota. . GIUSEPPE LUCIDI

ANCORA PER UNA CARTA DELLA RAZZA ITALIANA IN FRANCIA Nel precedente numero di questa riviala abbiamo documentato come aia eterogenea la costituzione rauiale della hancia e come sia facile idenliricare nel Mezzogiorno di essa, al di fuori della Francia propriamenre Cehica, una vula zona di territorio, abitata in ma• nLeracompatta da un noetro tipo razziale, quale è quello Ligure. La n05lra documentazione è 11ta1a strettamente basata tu caraueristiche somatiche, utraendo J.s qual1iui altra consideruione. Riferendoci ora ad ahri dati di fatto oggettivi, attinti ad altre tcienze, vedia• z:co come inevitabilmente 1i giunga alla J ri.&uhali sulla distribuiione geogra• fica de'lla mortalità per cancro in Fran· eia sono tra i più interesaanti - come cffenna il Niceforo lleMO - dato che è possibile (are dei confronti Ira le caratteristiche etniche dei diversi dipar· timenti francesi e paragonarli con la reuione che eui oppongono a tale ma• lallia. Naturalmente nella &te:Ma maniera che è impossibile delimitare esattamente il territorio delle dh·ene rane che abitano la Francia, co,ì è impoe&ibile deHnire nettamente il tuao di mortalità ptr cancro. Tuttavia l'approssimazione alla quale si è giunti è notevole e permeu~ 1te551. conclusione. Rt'Stando difatti ancora nel campo biologico, sappiamo come le ruu umane si diveraifiehino naturalmen• te· le une dalle altre non solo per caratteri morfologici ma anche ~r il modo di reagire ad alcune forme morbose. Contadino d•llu Frandu IMridioooJ• Sono claseiche a qUQlo riguardo le considerazioni aui rapporti presunti tra la morta• liti per cancro e tumori maligni e la ruu ,econdo lo atudio delle ,tali• lticbe antropoloiicbe e mediche di alcuni stati d•[uropa. pubblicale nd 1926 daA. N;. eeforo e E. Pii• t.srd, JOUO l'egida della Commissione del Cancro del la Socidi delle Naddle conclusioni che devono far pen· aare. La mortalità per cancro in Francia, calcolata sulle stati&iche del 1911-1913 &ee0ndo i dipartimenti è rappresentata alla fig. 1, Osservando quetta carta appare evidwte come le cifre minime si ,iferiscono ai dipartimenti del sud della Francia, E' pouibile credere che la sola po8i• zione geografica aia auf6ciente per 1piepre questa minore mortalità? E' possihile riferirla ad una diversa alimenta· 2.ione? Di questa opinione non 5000 stati gli Autori che hanno euminato profondamente il problema. &si hanno con- {rontato con puienu la urta del1a mortalità per cancro con le altre della distribuzione dei caratteri antropologici. 01 questo confronto è rituh110 evidente come più colpita dalla mortalità per cancro (30.63 per 10.000 abitanti) è la rona comprtndente i dipartimenti del nord-est e come meno colpita invtiee sia la zona comprendente tutti i dipartimenti mediterranei dalle Alpi ai Pire~i (13,9 pe,- 10.000 ab;tanti). I clipartimenti delle altre regioni occupano invece, per quanto riguarda il tuso di mor· talità per cancro in Francia. una posi• z..ioneintermedia. La mortalità per cancro nei diparti• 1"1enti mediterranei della Francia appare quindi moho simile a quella di alcune Il

,..., ... ...- 9...,.... d•lla _..... ......... ecrltrlhlmor!~ pi. fra lo popoladoM dJ 40 «n&L Hl periodo 1111.")3. =►• -- -- -- 12 regioni d'ha;ia. La fig. 2, che indica 1:- rtla.zioni Ira mortalità per etncro e in, l!ice cefalico. porta quindi una nuova conferma. non più Iran.a dall 1an1ropo• logia toltanlo ma anche d.tlla patologia. .!!la ~rfdla individua1ili biologica dal 1e&to della popolazione fraoce,.c di quel• b parte di tM& che p~nta c:vi<knlt' il lipo dei nMlri i.i«uriI Liguri - come tcrÌ\e il Pullé: - ~no i primi popoli dell'O«illente ricor· l!ati dalla leuuatura greca e appan·ero t•robabilmtnle come l'nanguardi.a di un nmo meridioM.Je della ~ran~ famiglMI ~ria. Il D'Arl>Oie de lubainville doyo ner rin1raccia10 le ,·atigia dri Liguri nei I-acini della CaronnL ddla Loira. della Smna. drlla Mou e del Reno coneludt' Mdl 'egli che i Llguri •i.ano un ramo cht' ha preceduto in francia i Celti e i Wr• mani. Il l)eloche ha 1>01u10idenliricaN' numeroti nomi locali dei Liguri: 1• &Ulla rin datra del Rodano. al Sud della C.- ronna; r ntl bacino della Cllsrmle: :r in quello della Dordogna: 4• cklla Vienna; s• nt:I bacino della Loira; 6. nel bacino della Senna e T in quello della I\losa, il che "uol dire d•minali per lulle le Callie. Da quanlo prf'ttCle •i den dedurn: CM rinvuione dei C.ehi abhia caceiato in Francia i Liguri \·eno il mnzodì. il '9ud-e51 e il 1>1.1d•o,·m. ,rr.o quelle rf'• gioni che oggi 1i pretitnlano dal punto di vista razziale tanto dil·e.rw dallr al1nJella Francia. Sull'u1m10 ri!ico de:i Liguri e ,ul loro carallerc - rome ricorda ancora il Rulli - to™> ampie le lutimonianu «kll'anlichiti. Un pro,·erbio dicen dw srtleil lit,'"' lVlkue pià di /orti.s,iJM r.ollo; fl e:~ k donne loro 01.,euuo il rigore degli ,w,ni,U e q,ulli delle fiere. I Liguri dell'età del broruo dal punlo dl \"Ìtta archeologico 11iMrtbbcro tq:n•· lo1i.come 1v,·erte il Dechdeue. Pff due 1u1lli caralluiatici che rh·elano uno sta· dio avanulo di civihi. ed una note,olr organiuazione .ociale: 1• Ja rtligione delle foru della na· tura. specie del tole. e l"u.ociuiont al milo delle loro origini dell'emblema del cigno, come fu per A1>0ll0 l>ttMO i Greci; r il monopolio c:ki principali mttea• 11 Mll'•mbra portata dal Nord allt ro.,1, ,euentrionali dell'Adria1iro.

TipoAnche qutlllo Autore ritiene i Liguri indo-~ro~i, fondandoai i.n ciò 8ul carallere dei miti e 11u numerMi dati lin· ~istK:i. Il fattore geografico pur1roppo con• tribuì note,·olfflfflte al disgregamento politico degli antichi Liguri disgrtgamento politico che però non corrl.\ponCH' aH1tto ad un disgregamento cinico, pt. cui tMi. anche souo il dominio di genti ilnrniere. hanno potuto mantenere quei caralleri fisici e morali scolpiti così netti nella mmle degli scrillori antichi. I dari della preistoria e de-ll'archeolo- ,:ia concord.1110 <1uindi con quelli dell'antropologia e della patologia ~r idrntificare nei dipar1imenli n~ilerra· 11ei della franci. un lipo razziale puramente italiano. Nel 1892 il geografo rranCNe El~ Hcdui ha ~i parlato del contrasto tut· lora esistente tra la popolazione propria• :nenie fra~ e quella di molli dipar• 1inlf:nli della Pro,·enu e di Linguadoca <fig. 31: e La differenu consi<krevolc del nalural~ amhienlt. delreispo5izione ftografica e dei prOOoui del ,uolo. la di,el'llilà delle tradizioni storiche. il vago rkordo df.lle lolle terribili di una volta roncorrono a con§C.rvare i caralleri di~tinlh i che preecnlano ancora gli 3bitanti. In gran parte del meuodi. il pro,·enzale e gli altri dialdti più o meno a5ni tono il li.ngu1tggiousuale; e il franceee:. tono appena vent'anni. era un idioma d'ap• 1,aralo. d'altronde più o meno KOnosciutn cb lutti. ltagaua- della Frmtda 1Nridionat. Heorutementt>:. akuui e felihri • ilei l!'Ud, fieri di ner reM> al loro nobile 1>ro,-enzale un11 gio,·entù nuova di gran• dena letteraria, hanno creduto di ritroure con la loro lingua i titoli di una 1,:1zionalìtà antica. come elenlC':nto di~tinto da quello degli :1ltri• Franct"Si. Tipo - Cunlruppont'nJo lingfla u lingua. honiio credwo di poler conJrupporrr patria o palrUJ, e /ra i loro canli '"' ne sono per1ino di quelli ùpiroti da odio contro il popolo. al di li, delle Cet:t'nnn. GUIDO LANDRA ng. 3 - Dialetti della Franda (da BKli»)

LTIVARE l'economia a carattere agricolo, il rdatore illustro l'h1111w1it.:1 dicmdo ~ questo perfetto cqu1hbr10 delle facoltà è dovuto oltre che allo svilupparsi in felicissima posizione ndla zooa temperata, al mai trucun.to esercizio ddl'agriroltura, il quale piega l'uomo ,,crso faima fJ,ffms /r"t""'• gli dà la screniti del uggio, il senso . religioso della vita e della dignità umana; e mentre lo spinge a rintuu.are le prepotenze dei supetbi lo rende gffiffi)$0 con i deboli e con i vinti. Tale equilibrio mentre allonwu dagli eccessi porta a conciliare i contrari in sintesi superiore. Conclude il suo dire il refatort, aUcrmando che l'orgoglio e la ficrcna possono essere fondati suJla C08f1iz.ione confusa della grandciza del popolo a cui si appartiene ovvero su una adfguata rogniz.ione storica della trtdiziooe ranialc. In altra atmosfera, per la delucidazione del problema della • razn. si muo,·e la seconda rduiooe. e Non esiste - essa afferma - oggi per noi la data in cui il bambino entra a npprc• ~l. scntuc parte attiva nelJa vita dello Stato; esiste soltanto lo svol. ,,a I geni prcz.ioso della sua personalità nella. funzione unica di cittadino che rea.lizza in X lo Stato cd accetta cosciente la propria I I.. rcsponsabiJiti e s'avvia ad esercitarla cd a custodirla felicemente J" # fino aJ rt.88iungimcoto di un idcaJe di col laborttione per la grandezza deUa Patria. Nella scuola quindi il fanciullo entra a compiere il suo primo esperimento di vita, in una collettività che, essendo,secondo Bli orientamenti odierni, rigorosamente pun nel ICDSO uu.ialc, rappttSmta già il problema della vita e dell'attività collettiva nel suo pieno e profondo signific:ato, di fronte alla responsabilità e alla. cspericnu del bambino... Per es.sersi la scuola italiana e (ucista orientata d«isamcnte verso un'educuiooe nazionale intesa come pa.rt«ipuione attiva alla vita dello Stato, aveva gil posto prima di formularlo chiaramente il problema della. razza a bue della propria funzione, pcrc.h4! in Italia la Na.zionc: coincide effcttivamfflte con la rau.a. Orientata vcrso tale prin. cipio la scuola italiana, questa scuola che non chiede più di prepararsi e di imparare, ma chiede di vivere la vita della Patria in ogni gesto, in ogni scntifflCflto che in fUl acquisti luce e chia.reua, tende attnverso l'attuazione di un programma culturale all'affermazione della sua fontiooe, cd è nell'attu.aztOne viva di tale programma, cd è attn.vcrso l'insegnamento in ogni suo grado, che la scuola e il maestro trovano i meni più felici e più idonei per l'csaltuiooe dell'orgoglio e della fiercua de.Ila patria ... O uanto il probacrru. della n.ua appassioni gli educatori ebbe segni non dubbi oclJ'ultimo raduno di Roma. Ricevuta. una parola d'ordine maestri, direttori, ispettori si danno con tutte le foru dle rittrcbe più ao:urate, superando con bello slancio tutte le di(. ficoltà intrìnsochc cd estrinseche di un argomento, t portandolo al calore vivo della convintione. Per convincersi di questo è suUiciente esaminare le relazioni. recentemente presectate dagli inscg,u.nti sul tema : « Mezzi e forme per radicare nel. fanciullo l'orgoglio e la licrcua della propria rana,. Ne seguiremo tre, che più delle altre appaiono sigoificatfre. Un relatore ricordò fa nccnsità di porre i più duri ostacoli all'imbastardimento, « specie ora che con lo sciamare di un esercito di coloni vcrso le provincie della quarta sponda veniamo di nuovo a contatto diretto con rau.c di civilti inferiore. L'Impero romano si sfasciò principalmente per l'imbastardimento del sangue. La scuola è chiamata a svolgere noo soltanto opera di elevuione ma anche di tutda. Nè occorre a ta..l uopo rilevare in modo evidente i caratteri peculiari della rana iwica. •· Nell·enumcnre tali caratteri, si renna ad illustrare soprattutto la virtù m.ilitatt, la salda costituzione della famiglia, l'h11m"1tÌl11J. e La virtù militare che si manifesta nel valore bcllko e nel sovrano spreuo del pericolo quando si tratt• di difendere il pro♦ prio paese. Lo slancio bellico non contrasta con la virtù morale, chè anzi l'uomo il quale sa affrontare il rischio della battaglia è più capsce di dominare e combattere gl'istinti rna.lvagi della propria natura. Il carattere fiero era comune alle schiatte che abit:a.vaoo ab antico la nostra penisola., ,e già nel secondo ddle Georgiche il Mantovano poteva cantare: e bacc gcnus acre virum, marsos pubemque sabellamadsuctumquemalo ligurem volscosquc verutos extulit » con quel che segue. Doj,o aver accennato alla salda costituzione della famiglia ba.· sata sul vtr0 rons<>rtù1mom'111 11ilu e sulla fecondità ddie madri italiche. indissolubilità e rccond1tà c~ tanti rapporti hanno con Per lo stesso carattere di unità che ha l'insegnamento potremo a.Hermare che non c'è una spec:i•lina.zione di materie di studio o di argomenti di lezioni astratti dalle altre varie parti dd programma che valgooo a raggiungere 1tle 6ne in modo più diretto; perciò tutto quello che nella KUOlae nella sua preziosa attiviti è esaltazione dello spirito di disciplina. di forza, di ordine, di coraggio, di. eroismo, mira gii in pieno a ciò che la nostra premessa si propone di studiare. Però pur nella cocnpatta uniti dell'insegnamento che non consente scissioni e r rammentarirtl, potremmo attraverso uno studio più profondo e un esame più accurato trovare i mezzi che in pos.scs.so del maestro scrvittbbero più particolarmente e più felittmente a rischiarare al bambino la fitrc:ua che oggi l'lta.lia chic.dc ai suoi figli». Un esame più particolareggiato della storia della patria atta a far balta.re dinanzi alle menti stesse dei ragani l'uniti della storia d'Italia sempre animata dallo stesso studio; della geografia che spiega l'antlito dell'Italia verso il dominio del mare; dei caratteri etnici tra i quali domina la smtiti del bvoro degli Italiani ; di determina.ti dati statistici che sono come il segno di tutto un movimento di progresso della religione; dell'arte, della lingua italiana ch'è come l'anima stessa della nostra razza; della educa•

L'INFANLZ'IOARGOG zionc fisica intesa come nuova e più sana valutazione dd complfflO lavoro che oggi la scuola li propone; contribuiranno a rendff chiara nei nostri fanciulli la nuova coscienza dalla qui.le non sui disgiunto l'altissìmo sentimento di responsabilità con cui la scuola deve rispondere a questo nuovo appdlo della nnionc. Calda di tono e precisa di contenuto lu la relazione del direttore didattKO Anton Giulio Cirri. Un'educazione ra.uista, $«0f'ldo iJ Cirri, ha un certo contenuto di concetti e un gran contenuto di sentimenti. Nella scuola occorrer¼dare com'è possibile e in propor. z~ al grado della scuola stc:s.sa, alcuni di questi concdti basilari; ma sopnttuuo si dovri suscitare più che possibile il .smtimento che nucc inevitabilmente da quei fondamentali concetti e che sgorga più che altro daU'intima natura stessa di ogni individuo e di ogni popolo, per l'insopprimibile amore di X e di noi, che arattcriua ogni esstte vcnunentc umano, pokM è nell'uomo - e tanto più quanto è più civile - il .senso della rorucrvnionc anche mon.Jc e perciò dcll'affemw.ionc d«isa della propria pmonaHti individuaJe e sociale. Il primo e piU evidente mezzo per stimolare e educare nel fanciullo l'orgoglio e la ticrcua della ruza sta nello svolgimento dci programmi, per~ nel loro contenuto specUIC'O iJ maestro accorto sa trovare con«tti e richiami al valore ra.uiaJe. La religione, ad esempio, l uno degli elffllC'ntipiù caratteristici della ra.ua, tanto da esstte quaJche volta confusa con questa; e anche se la religione l cattolica, cioè universale, ha pur sempre in ogni popolo forme proprie, particolarmente adermti aJla tndi. tione, alla natur1 psicologica, alla levatun mora.ledi quel popofo. ~. nel caso nostro, cattolicità vuol dire romanità,. univer. saliti del.1'1utoritàspirituale di Roma, e quindi superiorità di fronte all'intima anima degli altri popoli. I.a religione, dunque, l uno dri arattcri fondamentali dei popoli e determina spesso la cos1 DIRAZZA della loro e forma meni~», anche perchè da lale forma è a sua volta determinala: religioni superiori e inferiori appartengono a civiltà •uperiori e inferiori; la morale indh•iduale e sociale che e&&e affermano e il rito che AC:guono,M>noindici del livello spi• · rituale dei vari popoli>. Il Cirri aJfmna che l'educatore può con r.aff ronti tra la nostra religione e queU2 di aJtri gruppi etnici con i quali siamo in contatto (semiti e camiti) far sentire la nostn supcriorità di concetti morali e di conseguenze civili: saggeua, equilibrio, prudenza. E con la visione di quadri e di statue che la religione ha ispirato può far rilevare la superiorità fisica delle figure tipiche della nostra rana spesso unite a figure di altre rane. Anche l'arte che nelle più dispar2te sue forme d' csptes5ione mostra la quantità e la qualità delle manifestazioni artistiche che in ogni tempo l'lltlia ha dato, mantenendo sempre il ruolo di maestra agli altri popoli, fa radicare nell'animo dri giovani qud• l'orgoglio e queUa 6crezu che sorgono spontanri dalla cosciea:u di una superiorità continua e indiscussa anche in questo campo. Ma soprattutto evidente ~ l'apporto che lo studio della lingua di alle manifestuioni distintive della rau.a dei popoli. Il maestro leggendo e facendo gustare le più limpide, piane, equilibrate pagine dei nostri letterati antichi e moderni, e quelle dei piU celebrati autori di altre razze, riuJCirà a far capire che quella

differenza sorge d2 wu visione del mondo e della vita contrastante con la nostra, e agli alunni di maggiore eti fari. rilevare il danno che abbiamo avuto, quando per abcrruione dd gusto o per posa abbiamo preferito le lcttcnturc straniere e usato libri stranieri per apprendere le scicnu. la storia e la gcografu. Qui il Grci sostiene la nostn superiociti rùpctto ad altra rana, a1'Chc nei riguardi del a.lcolo, ricordando il toscano Lcooardo Fibonacci introduttore dcll"Abaco attuale nel nostro calcolo, e ricotdando aJttcsl Nkolò Machiavelli qualora si volfflc dare altro signi6a.to alla parola e calcolo ». Il relatore ritiene inutile particolareggiare i modi concreti per suscitare nei ragazzi il sentimento della razza: ma afferma il valore di lezioni ocasionali, originate da episodi di vita scolastica o cxtrascola.stia, da avvenimenti o da decisioni dei superiori consessi; e soprattutto di lezioni nè apposite nè occasiona.li, ma fuse con le a.ltrc comuni kz.ioni, in tutte le quali il maestro di sinccu fede fascista sa trova.re richiami e affermazioni e suscitare il santo orgoglio dc:ll'«cdlmu. di nostra rana. Il Cirri afferma giustamente che ~ difficile pulue di qucsce cose ai ngaW delle scuole elementari ma ~ sempre facile quando chi parla sa davvero quel che dice e chi ascolu ha un'affettuosa fede io chi parla. E qui riporta le pa.role con le qUJli si potrebbe cominciare nella scuola elementare l'accenno al problema ru.ziale: e Da nga.uj, quando non si sanno ancora tante cose e non si vedono tante dilfettnzc, perchè non si sa nè si può guardare pili alto e più lontano; quando il mondo ci pare piccolo come noi e ci pare semplice come siamo noi, si fa subito amicizia con qualun. quc a.ltro ragazzo, si fa subito lega insic:mc:,nei giuochi, nelle gite e anche nelle birichinate. Vediamo poi, pero, che e·~ sempre qualcuno più fu.tbo, più ,altro, più birichino, più abile che riesce sempre a fare come vuol Jui, che riesce a. comandare, a imporsi e a ~ificarci, pcrchè noi siamo più .alla buona, più semplici, 16 abbiamo più scrupoli, \·celiamo lè cose in un'a.ltra maniera. Ma via via che cresciamo e cominciamo a ragionare e diventiamo più robuJt:i e pìù bravi, allora ci accorgiamo di qucsci ragau.i diversi da nOt, pcK~ hanno un a.ltro modo di fare, vanno sempre d'accordo fra di loro a danno nostro; e allora troviamo la forza di separarci da loro•· Questa scporuòone è come qudb che gli luliani, divenuti grandi e forti, hanno avuto il conggio di volere da quegli stn.n.icri (anche se fattisi italiani) che venuti fra noi poveri e randagi son divmtati ricchi e su. vano diventando padroni. L'ha.li.a imperiale, a contatto con la ruu ebraica civile e colta, nu. tr0ppo di\'Cf'Sl da noi nei sentimenti e oci pcnsitti, e con la ruu nera barbara e ignorante, vuole che gl'Jtaliani 1mtano questa distanza e aesa• no coo la volontà di non permettere mescolanz.c, ma di perfezionare sempre più il nostro e tipo » la nostra civiltà maestra a. tutte le gmti. Completato l'esame dei programmi scola. stici nei riguardi del loro potere educativo raniale, il tthtott afferma che lo Sbto fascista ha altri meni, non meno efficaciper educare la coscienza razzista e principale fra essi è l"Ofganizzazionc della Giov~tù Italiana del Littorio. L'cduc:uione li.sica,compito dcli.a G.I.L, offre molte occasioni per $1.1.SOtarc scn• timenti d'orgoglio nei giovani e cosi pure le manifestazioni giovanili a carattere militare. E infine in tutta I.a\'it2. italiana s'incontrano continui esempi di sacrificio, di lavoro inteUigcnte, di offette senza prcuo, che costituiscono la superiorità spiritu~e •~Ila nostra ru.z.a. Alle relazioni che nei tratti più salimti ho riassunto non molto tta da aggiungete. Qualche concetto andava chiarito ad t'\'itare involont2.rie confusioni. I termini che a quakuno sembrarono coincidenti, dico e n.ua » e e nuionc », do\·evano CS,1Cfe bm distinti. Avviene infatti di sentir talvolta parlare di e nuionc » e di e ruz.a » non come di termini interdipendenti ma come di sinonimi. Occorreva, pertanto, nchiamare l'attenzione di tutti sul fatto dle n.ua ~ termine biologico, e che pertanto i limiti che esso esprime sooo soprattutto fissati da tratti flsici distintivi; e nuione •• in,·«e, un concetto politico. Fatta quesu distinzione. appare sommamente necessario eliminare dagli spiriti un sottaciuto rapporto, secondo il quale si

wcgna posto più alto al concetto di cnuionc •• t2lchè si pcrua W un d«adimcnto quando si pus:, da e nuionc • a « rana». SilJ!'tta posiz.ionc ffiffltalc dimentica quanto di universale e quindi di umano e di spirituale c'è nel concetto di r.:u, il quale ha limiti più estesi ckl concetto di '1nio11,, ~ è vero com'è vero che una razza si è concrctammtc articolata nella storia in parecchK nazioni. Nè va dimenticato che la coscim:u. di razu è, in ordine di tffl:lpo, posteriore alla coscicnu di nuionc: acquisizione quindi più perfetta. più matun pcrchè più tardiva in ordine di tempo. Razza è t('rminc più unitivo di nu.ionc, tant'è vero che una prima comunione di nazioni potrà essere tentata sui dati di una rana 1&0ica. Bi.sogna sgombrare la mente da tutto ciò che il biolotifo suscita in senso deprtnativo per immcditatc SU88cstioni. Si opera infatti un'abusiva truposiz.ionc di concetti quando si mette il ~gno di equivaJcnu tra l>ioloti<o cd AnimJitJ. E si dimentica che sì parla sempre di una biologia umana, ossia di una scienu che studia s1 la viti.. ma la vita dell'uomo e investigs il formarsi dei gruppi e i loro limiti per s.1:abilitt distinzioni che potranno cs,ere superate non in nome di un sentimento nazionale, ma in funtione di dati più universali. BiJogna on accennare a.I metodo per cons,eguire quegli effetti che la scuola si ripromette partecipando alla difesa della ru.u. Se, per esempio. debbo far «>mprendcrc agli alunni che i popoli di colore appartengono a rauc inferiori non moltiplico le tnunciuioni, ma cerco di mettermi dal punto di vista dt-1 fanciullo, il quale considera l'uomo di colore come se fosse max.be. t:alO, e istintivamente ride. E' da questo riso deprcnativo che bisogna partire per infondere l'amore per colo,o che.pur ci sono fratc:lliminori. Ma un amore non egualitario, bensì tale da spintpe i migliori, i più generosi, i più audaci a s,cntire que.lJa oscura TOCU.ioneche un giorno diverrà forse volontà di consacrarsi al bene di coloro che sono più Hl giù, per essere sollevati. Oli ha anche sfiorato il problema sa bene, per (Sffllpio, che tutte le numerose inchieste, tutti i 1,111 mentali aventi per iscopo d'istituire un paragone tn la m,ns del fanciullo bianco e quella del fanciullo nero - studiosi soprattutto americani hanno consacrato a questa ricerca fatiche ventennali - hanno acclanto una insuffi. cicru:a. generale nel giudizio, nella capacità di ddinirc, di analizUtt con precistOne, una difficolti nell'adatwncnto alle situazioni ooove e nel sapere ragionare astrattamente. Se un giorno vedo un bambino incapace a trarsi d'impaccio nell'analisi logica o noto un certo modo confusionario di agire, o lo YCdo para.lim.to di fronte a un fatto nuovo, e gli dico: « Tu sci un ocgro oggi >, avrò certo gettato il germe di un giudizio che CTCCr.'. io lui quel senso di superiorità di fronte alla ra.zu di colore, S11pcriotitàche non è disdegno, 1112 giusta nluta.tione. Pos.so spiegsre 11 fanciullo servendomi dei fiorìpersino b legge di Mendel. La trasposiz.ione dal botm,iro al b!Olotiro non avverr.l subilo nel fanciullo, ma sari efficiente il giorno in cui dovrà comprmdcrt il pericok> dt-1 meticciato. Dalla rana di colott trarrò gli tlcmcoti per far comprcndcrt il problema cbnico. Qui ba.steri enunciare questo assioma: Gli ebtt; appartengono ad un'altra ra.ua. Il fanciullo cM ha compreso il termine di differenziazione con la raua negra, per i caratteri cstc:riori,si convinctti che, pur non visibili debbono esisttre cantteri diffettn.Ziali tra la ruu ariana e la nua cbra.ica. Una. conquista politica eduativa si avri il giorno in cui il fanciuUoistituirà nella sua mente un paragone tra le ruu e compren. dcrà che non tutti i caratteri diffcrcnJ.iali di una nua sono visibili come oelle rane di colore. Se è vtto che ogni ebraismo consiste nella fuga del prcscntt VCt$0 il foturo o verso il pa.wto (rncssiaolSml)e frtudismo), ossia nella incapacità di accettare il prC$C11lt come valore e nel farsi cvcisore di questo prC$C11tes,ia esso religtolO. politico, monte, scientifico; in una rivoluzione apocalittica, la qua.le non sani il presente ma lo abolisa; in una costante proiezione di idtt e s.cntimeoti verso un.a zona c~ il tempo non possa mai attingere come procntt; l'anticbraismo dovrà consisttre nel Ecc:o del Wmhi a•I q\lall ' impNaibil• colti.ci,. r0f909liO di rana: UDO bostorda, frutto d•ll'iDcrodo fra \IA D-V,0 • taa dMN; IUl ,puppo cli lbridi n~t.-.chi. nati durcmt. rocaapa.iolM cl.Da Bubr dcr pcr:rt• d•I .oldoti "lranOHi" saldo attaccamento a questo presente per cui la tradiz.ione percn~ ncmcnte rina.scc, a questo prcscnte che è garantito e s.:mtificato dal .sangue dei nostri martiri lucisti, a questo ptC5Cflte ch·t la rivolu~ zione fascista, b. quale ha tt:SO sfolgorante il volto perenne della patria. Si associano intorno all'idea ceotn.le che b rana italiana ha wi suo destino provvidenziale di dominio t di ris.ao.arocoto umano, sentimenti e emozioni tali che possa.no creare qutll'orgoglio col. lcttivo, invertendo il rapporto che ha pesato sulla nostra storia, la quaJe ha visto innanzi a ~ smisurati e giganteschi orgogli indidividuali crgmtisi su un piano d.i umiltà collettiva. Non esser tributari di nes.suoo: ceco il p;,,,,,,,, di ogni sentimento di ruu. Tutti fremono di fronte a questa espressione: il rMro 1110/0 d,IIA fdJri11. Percbè non dovrebbe essere altrettanto sacro iJ nostro sangue? Prima si ama e poi si ama geJosamcnte. L'amore gd0$0 per l'Italia., il rispetto per il .sangue ha creato il problema ra.zzis.ta. NAZAIIENO PADELIAIIO

~rru,c,4• LARAZZA §,'i'Ondo la lerminologia d~ noi U!ata nei prtcedmti ar1icoli. raui.,,mo tli e ~nJo ;mulo • è quello che non ha più in ,·i.sta le caratteristiche puramtnle ,omatichc, biologiche e anlropologiche di un dato umano, e non ancora le grandi id~ che diffcttn:r.iano l'umSJ1ità in 1antc e ruzc dello tpirito •• ma contidera un dominio inlf'r• medio. quc.llo dell'anima. Eeistc una rana che, oltre che ~r citi Mnguc, è dcil'anima. che conUponde dunque già ad una realtà interiore e che è oggt:tto J>OMihilcdi una ,pedale scienu. QuNla tcicnu ha rice,·uto, da ,,arte del suo principale et1>0nentc co111cmpora11t0. Uld~ig rcrdinand Oau~ jj nome di pJit:a.ntro,olo&1'• o Jourina dtlfoninw. Jei.k ra:.;~ ( Ra.ut'Mttldundct: nu ha rM:lodie compd.cnzc ,ue propde, distinti da qudli di rnùamo purafnf:ntc antropologico. del quale tuttavia cos1ituiJCt una int~nione ed ahrni una ~llifteazione in tutti quegli Hpetti, per i ~uali. in alcuni cui. un certo malerial~mo polrt"bbe aJfacciarsi in qunl'uhimo. Una influenu rdtificatrice del gfflt'rt. del reJto. 1i è ,-criticata jn Germania, o,e ori rau.il:ti della IICUOlapurlU'l)(':nle antropologica. quali p. ~. il CUnthe.r, n~ loro ultimi la,ori dimostrano una p.leH influenza da par1e della dottrina del Cla\.181.Oircoslanu nrie fan poi sì che quelo 1pe. ciale ra:ui!mo in halia - naturalmfflte, in riprCk adt"guate e originali - dovttbbc sllirare uno ,pec.,..le inlt"retae. Quando 1i parla di e razu italiana>, è ~hiaro, infau~ che non vi ai può intt":nckreuna aS801ulauniformità di tipo 8('.mplittme!nlebio:ogico: na,,uno potrà M.riaTMnleao,st('ft('re che un lipo ligure e un tipo sardo. un lipo romano e uno ticiliano, un tipo ,·ent"IOe uno •~ano o romagnolo tiano ranti fac,1imile di una idt':f1ticaformi um1111a.Ma, in 1,11ritem,,o, neMuno, che 1bbi1 una «.ria M"flti· biliti. e ao1,raltutlo te giunge in halia dopo un lungo »oggiomo all'Nlero o se 1tudia il modo di compor1arei di un italiano in genere. di quale ttgioM t'gli pur aia, con quello di uno alraniero, di un uomo di altra • rau.a >, ncMuno rm.ACheri di rile,·ar, qualCON di comune. di 1ufficit"nlenW;nteuniforme, di individuato e di indh·iduabilt, in fatto di e 11ile•• di là dalla maggiore o minore di,·ersiti ecmpli~mt11te tlnica e antropol~tea degli haliani delle n1rie regioni. Questo fpte.ialc dominio. che: contri, bui..9tt dunque a da~ all'e&pttMÌOne e raua italiana :t un ,en.M concl'fio e inconfu• tabilt":, i proprio quello di competenu del e rllmmo di -=condo grido>, psican• tropologica. Anche il problcm.i tbraico, ~i come t'll,80 è staio ufficialmente impo!talo in halia, va a mdtCrt' in risalto il 1i,;nif.cllto di questa dixiplina. l11f11ti,bcncllf' il 1ipo ebraico sia fu.5Cd.tibile di una pr«:isa individuazione in termini 1ntropologici l ra:uit.mo di primo grado). pure l'ant~iliMnO italiano. nel riguardo, non ha H5unto come dttiti,·o il .semplice criterio 1omalico. ma ~n,ialmcnte que:lo dtllt e opt"re >. in altri termini, non 111110la mi~ura della differenza - mcuiamo ..- del profilo t': dell'indice cranico d>r1ico ri~petlo a quello. fM'r~mpio. di un napolttano. bensì il fallo della rilevala ■zione corrompitr.OC ri,·oluzionaria c SO\\erlitrioe. e all• fina più o meno dichiara1amen1~ antif uci&ta t comuni9h, ,,·olta dal • po1>0lotleno •: rilevando CODM', ,·olontarllmcnte o involontariamente, lulle le e crt'HÌoni > dt,r.li Ebrei tempre manifestino uno 81~ e ttile >, una identica lcndtnzialiti. dtle1eri1 ptr i valori arii. Perciò. siamo di nuovo in un dominio più 80llile lii quello .ol, lanto. biologico, e pur ammettendo che il Nngue ebraico tia il ,cicolo e la but ~ contagio. è in qunto piano più 1ntcriorr, di specifica compttmu. dt"I e raniAmo di ileCOndogrado>. che deve!i propriamente indh i<luare il ptricolo ehraico. La premessa metodologica gent":raledella p!ican1ropologia. è chc fcJtcrlore i '""' fun:io,u ddfinlNio,-,.. la forma fùirn è una rsp~niont'. "" strunwnl.o, un. simbolo di uq formo psidiica. La rau.a. Aul piano proprio a lale d~iplina. è un mod('I d'euc.re. un aneggiamenlo tipico, uno stile tipico dtll'agire e del :wntitt e del rea~rr di fronte all'ambiente. Questo ele1nento interiore, ad "l>rimu-si. 9j aent di una delcrminala formi Nica. di quclla che più gti è adeguala. In ,ia normale, cioè prima che si "crif;chino alterazioni per via di mete0lanze o di lattraiìoni interne-, la rana Mica è dunque la con1rop.r1e dt":llaraua dell'anima; e la ~lanu. :'uniformità c la uedi1artetà di date caraltt:ri5tiche (1,1iche morfologiche t antropologiCM conlr~nano la preni!'tlente unilà Apirituale di un da10 gruppo umano. In ttmpi dominali dalla contingcnn. in popoli. la cui sloria r 11111tcalro di incroci r di

~ ELL1 ~ erbi interiori di ogni genere, la corri!i!ponden1.a può tuttavia venir mc.no, ed è allor:11 che ,i palna la necN11ità di una indagine distinta e più approfondita che non que:Ja prtodente unilateralmenre le mosse dallo studio delle caratteristiche Nlerne e ddla maggiore o minor conformità ad un modello anlr0J>0logico stereotipo. Vi poMOIIO nsere cindividui non 1t4>Jodello steMO c;:eppo etnico, ma ,ahrtti di una alew. famiglia, di uno 8"1C980 ungue, che e1terionnente hanno tratti fisici tipici comuni e perfino steMe consududini di vita. eppure non ,i comprendono. Fra di tMi eti!lteuna barriera invalieAbile che ,ende impoaibile la compremione, ;, comu• nicuione, la 11impatia. Essi restano e&terni l'uno afl'allro fflalgrado il M&nguecomune. malgrado l'uer stesso colore di occhi o di capelli, le M~ caranerl:uiiche nteriorì di ruu. L'uniti etlema è Bpenata da una ii<'par.uione più profonda, radicata nell'anima. che avri incontcetabihnente una parte \(k,ciiJivanella vila di 'ciucuno di quegli individui. , Oe co.wiCO&tituixetale differtnza? Si traila, per il ClauS&.del modo specifico con cui l'anima di ciucuno ti atteggia rispello al mondo, del significato tipico con cui ciascuno anima e invetile l'amhit.nl,e. il mondo, la vita. Questa è la bue e la condi1ione ver e comprem.leni •• per 8enti"'i im1ie~. pt:r comunicare. Due anime che hanno uno iilt.MOe stile•• 11 stes&aforma tipica di alleggia~nto, si comprt:n• dono e e eono della ste8&&rana •· La definizione di raua per il e rauismo di te· condo grado• è quindi la teguente: e Per ro;:.:o inltndtsi non un certo ogsrt•&atodi qMolilà o di corulkri.11i~he/i.ticM, ma lo Siik dtlI't,perien::.u vissUUJ compenetrante di ù finttrt.:.:o di ""° forma wuana •· Questa e ruu. •• ad ttpri~ni, usume tuIli i meui che sono a 11uadisposizione: quando essa trova un corpo e una e razza del corpo• tale da dare compiute:u.a a tale espreMione.si h.,nno i tipi di e rana pura> in seMO superiore. Questi tipi C01tituitcono l'ogetto precipuo della ricerca p,sicantropologica. la quale non de,·e (tt, mani alla unifom1i1à, alla predominanu numerica di elemmli comuni esteriori, ma dtve Jtt&litrt, de,·e cercare quello, rra i vari ca.si, che può valere come l'ese.mpio pili completo e il rappresentante più puro di un dato tipo, tanto da pe.rmeuerci di affurare e comprendere quel che vi si esprime e che lo artima, la e razza dell'anima•· Una rieiercaqualitativa, dunque, e non quantitativa; una ricerca esigente uno &guardo interiore. una (acohi. intuitiva e intt06pelliva., una Ein/Uhl~ni, e non le comuni qualificazioni delle scienze nalurali e cla.Miflcatorie. Per usare una imagine del Oaua, chi cred~ che in que&IOpiù M>llile ed CJ&enzialedominio possano valere i metodi e i criteri di tali sciente - naturalmente. legittimi e rec:ondi nel loro ambito - ra5f0miglitrebbe a chi. equipaggiato per l'alta montagna., con !lc:arponi, piccona e corda, dopo ner valicato con tucce550 delle ,·ette, trovandO!li di honle ad un lago. vi si gettuee così ,·eiltito. pensando che il suo equipaggia~nto sia quello più adallo per portarlo avanti anche in queat:i nuon im1>reM1. Preseo ai cati, in cui la e rana dell'anima • ha la ,·entura di trovare una forma Mica adeguata, tanto da trovani in un corpo che e è il suo tipo•• possono infalli darti alari ca.si. in cui questa corrispondenia non si ,·érifica. e in cui la rana del· l'anima, per la sua Cdpr~ione. deve utiliuare elementi di ru.ze biologiche eterogtnee. Tali elementi. allora. sono a.Munti .econdo una speciale foruionalili; per quanlo esteriormente qua.si indl!tinguibili. allo sguardo penetrante del e ra:ni.&tadi stt0ndo grado• t:Mi palf't.8no un di\·erso significato. una di,·en.a intenzione. E in tali casi la raiza dell'anima diviene l'elemento primario, quella del corpo, l'elemenlo secondario. Non occorre aollolineare. che noi, per poter parlare di un ca.ratiere nor• dico-ario della e razu italiana•• dobbiamo concedere un largo margine a coneideru.ioni del gtnere. L'elemento nordico-ario nella e raua italiana • è qualcosa di profondo, una poteni:a che dà ai migliori eiiponcnti cklla Italianità un comune e stile». un comum: modo d'e$.Utt., di agire e di reagirt, imponendosi, agendo formalivamenleper e&primersi anche li dove l'elemento dnico corporeo non 1ia eullaiMr.tequello del puro sangue nordico-ario primordiale. ma risenta dell'incrocio tee0~ lart con elementi razziali eterogenei. L'effello pili deleterio degli ineroci, in realtà, si palesa proprio a queeta slregua: t'"i conduoono :id una dila«"r:izione e :id una contradizione interna, alla (rauura Uomo or li dli (raua tàlica)

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