La Difesa della Razza - anno II - n. 6 - 20 gennaio 1939

Qucsla, tutla ornala di figure a ,bai• z<i, &icom1>0nedi Ire &liii di"el"$i. Il &er• penle che ne cinge l'orlo, dal corpo a sollili squaJM, dalla testa che tocca la coda, è un moti,,o consuelo nell'arle egi- ~iana. e ha 1ignifica10 di scongiuro. Pure t•giziana, nell'Jtteggiamento e nel disegno, è la &eenarappraenlata nel londo centra• le;un rechelrafigge il nemico colla lan· ci,; mentre la figurazione di canlli e di uccelli. che si &volgenel primo anello, è de11'arte greca arcaica, Il fatto poi che ,iene narrato entro il secondo anello cioè d'un re che sul suo carro da guerra e all'ombra del suo para.sole esce di ciuà per la caccia al cervo, e dopo averlo ucci&o e sacrificato è a!681ito da una fiera e anche di questa riesce vincitore, appar• tiene poi per il concctlo e per il modo com'è rappresentato, interamente all'arte usira, Tre motivi. dunque, indipendenti l'uno dall'altro, e copiati co.sì come si tro• vano, da opere d'arte divel"8C. Queslo è uno degli esempi più noti. un ahro sono i piani tro,•ati a Creta, in una caverna del Monte Ida, Inoltre vi è un'abhoodante statuaria. frequente a Ci pro, che rispecchia successivamente, mo, delli egiziani, modelli assiri, modelli greci arcaici, ed infine, quando il predominio della cl\•iltà, greca nel Mediterraneo dh•iene i11discuuo, modelli della scuhura classica greca, I grandi sarcofagi di pietra a tc&la d'uomo, metà greci e metà egiziani, trovali alla Cannita pres.so Paler, mo, e le monele delle cillà puniche del. l'isola, ispirale alle :r.ecchegreche, dimo• strano anch'~ q~~t~ costante carauere, Ora ci si dice: non esiste una piUura t un'architettura ebraica. D'accordo: in quanto gli Ebrt!'i. csst:ndo anch'fflSi Semi• ti, non hanno mai a\'UIOgenio per le arti plasliche. Ma ciò non significa che, come ci &i \'Orrebbe far credert", CNi non si OC• cupino affatto d'arle. Se ne occupano. in• ,ece, e moltissimo: naluralmente a modo loro. Se ne occupano nel modo classico dei ~mit.i: ripetendo mec:x:anicamenteo combinando tra loro le forme già creale da. gli ahri popoli; e cercando di utiliuarle in un genere decorath•o, leggero, 1uper• ficialmente brillante, e perciò tale da po· tcr essere diffuso e collocato presso di- ,ersi popoli. Quest.a è la prima qualiti dell'arte internazionale, che oggi csisle-, ed è &tata creata da loro. Un'arte uno dei cui più e,•idcnti esempi è dato dalla pittura: in cui la promiscuità delle fonti, francesi, tedc:6Che,italiane del Rinascimento, pom• peiane, romane, romano-egizU1nc, bizan• tinc, non può dare altra indicazione M: non quella del popolo che l'ha voluta: i moderni ebrei. Forse non tutti unno che la moda p,mpeiana e romano-egiziana, in voga in questi anni nel nostro paese prima di Ci3t"rvi lam:iate nel 1935 dall'ultima Quadriennale, lo fu dagli ebrei inter· nazionali di Parigi, che la imposero a noi mediante una mostra. e mediante un inte• ro numero della rivi&ta e Fonnes », O!lo• hre 1933. La moslra fu tenuta a Parigi dal 9 al 31 Dicembre 1933 nella Galleria Jacques Bonjeau sollo il patronato di 1\1. De Monzie, ministro dell'Educazione nazionale e di M. De Jou,·enel, organiuata dal Conle Emmanuele Sarmiento (immancabile in tutte le manifo1azioni futuri.stiche. avan• guardi..sttChc, novecentistiche etc., di artisti italiani a Parigi), e presentala dal cri· tico d'arte ebreo Waldemar Ceorge. Cosl per lante altre. Parigi. come si sa, è oggi ciò che era Cipro al tempo dei Fenici: il centro dì diffu1iooe dell'arte i:elettica intcmuionale. Alla quale, come si !a. si accompagna anche l'altro genere che non è neppure eclettico, l'fApressioni11mo: il quale ba scopi, più che com• merciai i, di disgrega:r.ione 1ociale. e maniSoroola90 antropoide qrednaDte. Statua dpriota da Athi4nau. festa, in forma pura, il genio dishutti,o degli Ebrei. • Nell'arcbiteuura, il primo stadio, quello dell'eclettismo, è stato già interamente ohrepusato. E' dimenticato da un peuo l'uso, anche esso ebraico, di copiare indif. fcrcntemcnte gli stili dei più dh-ersi tem· pi e dei più di,·ersi paesi, di pa-SN.recioè di colpo dal gotico al barocco o dal mo• rcsco al cinese, Oggi 1iamo del tutto nella seconda fase, la fase diltruttiva, che è quella del razionale; il quale ha pure commercialmente il notaggio di aseog• gettare del tutto l'edilizia alla grande industria. Ma la reazione e la purificazione sono 15iàchiaramente in atto. Il risveglio rH· :r.iale e nazionale portato dal Fuciamo de,·e avere necessariamente i suoi efTelli anche 1ulle arli figurative. GIUSEPPEPENSABENE 37

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