Come ho fauo j,re:Klll\. n~i pr1.:ccde111a1rticoli il problema dei gruppi sanguigni esige una attuazione immediata in quanto ~ di urgente nc«ni1à per un duplice- scopo: primo per un fìnc K1entifico-rauialc, poichè la ricerca dei gruppi sanguigni de\"C cs~r<' cons1dera1a oom1,; 11 più grande progreHO compiuto nella scienza antropologica, dopo l'introduzione degli esami del cranio llCr opera d1 Andcrs Reuius, cd infine: puchè la moderna medicina ha ammesso nella pratica quotidiana la trashisionc sanguigna, una tuapia che 6no a poco tcm1)0 fa era considerata 01 importanza sol;une:nte storica e di carattere astolutamentc cc• cczionale. ).fa oc.:orrc chiarire, ricerca1e rorigme di tali problcmi onde meglio considerare 1. comprenderne l'importanza e la n«<'Jtità di una pratica allunionc. Circa le origini della 1er.\p1a sanguigna M"mbra che dehl>.111n esS<'r<'ricercat<> in Egitto, o, e n:-ni,·a usata J'ICr ra,·,·i,·are i Faraom colp1t1 da forte languore, od in Roma, poicM si raccoma che T:maquilla, la superba moglie di Tarquinio Pnsoo, desse 11 J)roprio .sangue per sah-are 11 nuri10 morente. Come ricordai il Tranquilli Leali, il sangue in questo periodo mitico veni,·:.i vropinato per bocca, puro o mescolato ad altre sostanz1.: oppure ,·cn" a u~tQ come bagno ricostituente. A tale propmito il Giordano fa presente che una principessa etlOpica, per conservare la carnagione fresca per "t e per i suoi ammiratori, fa~,•a bagni con sa.nguc di schiave Galle. ).folu secoli pili tardi, Marsilio Ficino nel suo e Dc vita I lumana• (Libro Il, c. ti) c:onsiglia,1a ai vcc:chi desiderosi di loni;evità di bere sangue di giovani forti e sani, garantendone un effetto miracoloso; d'altra parte quanto egli consigliava avevano già affermato Plinio nella e Natnrae Jlistt>riae • e Ccl50 nella 20 sua e Dc re medica•· L'lnfessura nel 4 l)iarmm rerum Roma• narum • riporta che nel Luglio 149i, un medico giudeo voleva dare al morente lnnoccnto VIII, Il sangue estratto da tre fan. ciulli sui Jieci anni, appositametlle uccisi, ma al diniego del Pontefice di attuare tale abbominc,·olc pratica il malvagio rrtedioo si diede alla fuga. Tralasciando quanto può argomentarsi al riguardo dal~ opere del milanese Girolamo Cardano, in cui l'accenno alla pratica tra- ~fusoria è c,·idente e non dubbio (Contradic. Mcd. libro IV, c. 6)1 il ,ero e geniale m,•entore della trasfusione 1a11guigna si de,·e considerare un altro Italiano, Francesco Folli, nato a Poppi nel Casentino. il quale in una sua operetta cSutla cultura dc.Ila vite> considerò pc:r 1,rimo la trasfusione di sangue come meuo terapeutico e risloratorc del corpo umano: geniale idea, che era stata da lui hn dal 1()54 manifestata al Gran Duca di Tosana Ferdi• nando 11, e al qHolc piacr,,do la no1•ilà, fu da tu, ,nt:dtsimo 11'4!• nH1t,.lala • e bcnchè non a,·eHe a,•uto da quell'evoca una attua• 1.1onepratic.l, nei secoli seguenti anJù :t.tmpre pi(1 imponendosi 11ellepr.a.tiehc:terapeutiche, assumendo gr::mde imv<>rtanza ,olamcntc dopo ia 1copcrta dei gnippi sanguigm. Fino a pochi anni or sono, donare il prOJlrio sangue era con• siderato come un atto eroico, che solo un grande amore pote, a far compiere, tanto più che le inC\'Ìlabili mccrtczzc Jclla tecnica rudimentale facevano ricorruc ad cs:,o quale e cxtrcma ratio• quando ormai tulio era stato ten1ato, e la speranza di vita si aggrappa,-a orm:ai disperatamente solo alla fede cd al miracolo. In questi ultimi anni la emolt'rapia ha fatto passi da gigante, accuratamente perfezionata dagli studi moderni, talchè oggi 1>uò dare risultati mirabili, o.::gi eh< non si conta pili 11 numero delle vite umane che una pronta trasfusione ha salvato dalla
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