DIRETTORE TELESIO INTERLANDI SCIENZA•DOCUUENTA POLEMICOAU.ESTIONAm ANNO Il • N. 6 • 20 GENNAIO XVII L.1
ANNOII · N. 6 SOMMARIO 20 GENNAIO XVII T. L: CONl'INI BAZZlALl. SCIENZA G1JIDO LANl>B.A: PER UNA CARTA DELLA RAZZAITALIANA IN FRANCIA; ElJO GASTEINEB: GRANDEZZA E DECADENZADELLARAZZA FRANCESE; UNO IUSDfCO: VECCHI MALI DELLA GENTE FRANCESE, I. EVOLA, RAZZA, REALTA' DEL MITO; GIUSEPPE LUCIDI: TRASFUSIONI 01 SANGUE E DOTTRINADEI GRUPPI SANGUIGNI, MABCELLO RICCI: EUGENICA E RAZZISMO. DOCUMENTAZIONE FORTVNATO MATAUESE: RAZZA E NAZIONE SECONDO GlACOMO UOPARDI; PAOLO GOII>OTTI: CESARE BALBO, STRENUO DIFENSORE DELLA RAZZA; MABJO DE" BAGNI: GIUlJO BARTOLUCC!, CARLO G. JMBONATJ ED I UBRl RABBINICI: X X X: COHN, MEYER E SALOMON, OnTA ARIANA; CAJlLO IAB.Dtrzzl: BIBUOGRAnA GruOAICA;GINO LUPI:LATRAGEDIADELLARAZZAGRECA. POLEMICA GIUSEPPE PENSABENE: I SEMm E LE ARTI nGURATIVE; GitJSEPPE FOBTEGUEBBl:UBI AURUM IBI PATRIA, ANTONlO PETRUCCI: DIFENDEREIL PRESTTGIO. PENSIEBI DI LEOPAllDL QtJESTJONARIO: RAZZA E CATTOUCESIMO I MANOSCRITTI ANCHE SE NON PUBBLICATI NON SI RESTITUISCONO
FERROVIE DELLO STATO NUOVE E SENSIBILI t,Jij ~,,I) ,.t A (I): I ■ I ; I' I lif A (I)~ 11 AI VIAGGIATORI 18LIETTJCHILOMETRIC""I: -. !DI to.GIO 111a. at111ua11111 ucbo u ... - (llM 1 5)• vondl1l IUIIÙI • 1114aln1 30 ~ B18LIETTCJ IRCOLARpIer viaggi lndlvlduall e In comitiva con lliDerulo stalllllto dal viaggiatore: v.ndlu. 30 ,1ara1• rorma11 llllalllll • Bldalono 211 ' .. , comldYI di 5 -- AM18LIEVIA88IAHTIIN 8RUPPO: AmmlallDI di DUOYItollllrll di ,nart. BldalODI dal 511!1' on·•~ B18LIETTIDI ANDATA-RITORNOD;I QUALSIASISPECIE: 1-11 IDllrmodll da I I 5 I 11C011Udilla dlltuu noll'udall I Hl rl- ntn Il dilla nlldlli d1l b11U1uo. 818LIBTTDI IAIIDATA-BITOBIOIORDINARI: ,ondlUI Dico di 5 giorni. BISLIETTDI I AIIDATA·BITOBIIO l'IISTIYl: rlluclo Ila I !MIO Ila. 118LIETTPI BBPIEBBB MEBCATI, rlluclo llao 1 1511 lm. ABBONAMENTPIERSTUDENTI: Blluclo llaoa200 lm.·BldallDI dal 1' al 101 lllf 111 àào■d di lomltlll •- • 811 UN11IDl■U a oculi Nrfllcoll. on. ,nludllllllL 111-llrl paltlllfc:bo- ofllDlrl 111 .-U per nll. ONAMENTPI ERIL PERSONALSETATALEE RISPETTIVE BBONAMENTSIETTIMAHALEI FESTIVIPERLAVORATORI: A881DI NOZZE-:... ... alla t• d._. A1nolufNI per li-• •-art I lo ....... l■i..-11. 3
4 Il pinzale del Sestriere. Nello sfondo I• torre del grande elbergo "Duchi d'Aosta" mangiate • riso il • riso è salute t[]Rl]E10> ]l'Jr tO> ]l'Jr A\JL](A.Nffl> SOCIETAANONIMA. CAPITALEL 500.000.000 . RISERVEL 111.659.733,35 SEDE SOCIALE, GENOVA. - DIBEZIONE CENTRALE, MILA.NO FILlAIJ IN ITALIA: Al>biat.gMMO • AdnaJ• • Acqu.l • AJCIMio • Albenga: • Albiuat. - AJH&GDdria - Ancona: • Aquila • Areno - A.ali - Bari • .la:rl•tta: - a.doaJa: • &rga:mo • ll•lla:. Bolog-Da: • lobcm•to (GeaOTG) • lohcmo • loaa: • lretela • Brindisi • luato Anwo - Cagliuri • Camoc;rU • Ccmtà • Ca:nura: • ea-1. Moa.fenvto • C.O..rtu • ea-«no Magnago • Castano Primo • Ca:atellama:re di Sta.bia - Catcmla • Catcmsaro • c-.na - CblGTuri • Chieti • Chitcn-ecdua • Coggida • Como • Consl9Ucmo (GenOTO} - eo..ato • C...mona • Cag9iono - Cuneo • DomodOMOla • Faelllla • fa911ano Olona - F•nara - Pidei:ua - Firenn - FiUDle • F099i,a: • For:U• Frutta:m.affior• • Collara:t•' • Geno-,,a: • JglNla. - Imperla • Lanuael - La Speda: • Leçc,e • i..cco • W9ftcmo - Lentiai • lJ.omo • Lodi - Lonat• Poaolo • Luceo - Lugo - Lum•ucme • Mopago • Meda - M....iaa • Mffb"e (Ven•da) - Milano • Modena • Mola di lan • Molletta • Monopolj • Motu« - Mortara: • Napoli • Nerri (Geuo•a) - N~ra lnffflO,- - No\'1ll'CI• NoTi Ligure • Oriatcmo • O.peci.aletti • Pado-,,a • Palermo • Parma - PNCUl'Q - Pìacenaa • Metrc..cmta • Pinerolo • PiN - Piatola • Poot~ (Geno-,,o:) - Pruto • Bim.lnJ • Ripoeto • Ri\'CD'Olo(C.ZU,TG) - Rama - Bo-rigo - Sama:rute • Sompi•rdcrrena (C.oOTa:) • S. GioTmllll « Teducdo (Napoli) ._ Scmnmo • 5cm. Sn•ro • S. Maria Capua Vet•re • Saronno - Sancma • Saaca! • Sa-,,ona •Schio• S.concliglicmo (Napoli) - S.~ - S..to S, ~ vcmn1 • S..bt Le-,,a:nt. - S..trl P-•ate- (C..aOTa) • Somma Lombardo • Squùuano • Taranto - T•nal • Torino • ?offe hawt• siata: • Ton• del Greco - Trento • TNTiao • TrlMt• - Odlae • VGnN • V•nffia • Vntimiglla • Ver~lll • Verona • VIG'r'effio Vicema: - v~ .. a:no - V09hera - Voltena - Voltri (Geno•al, ESTERO: SM. a Londra • Vfficio cli Rapp...a.tcmza a New York. BA.NCHE A.FFILIA.TE E CORRISPONDENTI IN TIJTl'O IL MONDO
-,-fL~•1 TEVEBE1 è l'avamposto della stampa fascista LEGGERE IL TEVERE diretto da Telesio Jnterlandi non significa soltanto essere informati ma anche e soprattutto avere una guida è l'unico settimanale letterario italiano in cui letteratura, arte e politica s'illuminano a vicenda
A C Q U E SALSOJODICHE ARSENICALI A C Q U E SOLFOROSE A C Q U E CLORURATO SODICHE A C Q U E MAGNESIACHE MALATTIE CHE SI CURANO ALLA FRATTA Affezioni reumatiche croniche • Artrite deformante • Sciatiche • Nevriti • Malattie del ricambio (Gotta, uricemia, obesità, diabete) • Malattie della pelle (eczemi, prurl9lnl, piodermiti, psorlul, ecc.) • Postumi di traumi, di fratture, di distorsioni, periostiti • Esiti di varici e di flebiti • Adeniti • Linfatismo • Adenoidismo • Affezioni croniche delle vie respiratorie (escluse le forme tubercolari) • Asma bronchiale • Catarri cronici dello stomaco e dell'Intestino • Enterocolltl · Catarri cronici delle vie blllarl e della cestlfellea Cirrosi epatica nel periodo lnl•lale • Affedonl croniche dell'apparato 9enltale della donna STAZIONI FERROVIARIE DIFORLIMPOPOLI ODIFORLISULLALINEABOLOGNA -ANCONA SERVIZIO AUTODAFORLIMPOPOLI -SERVIZIO DCORRIERA DAFORLI,DACESENA EP ESI VICINI DIREZIONESANITARIAE SCIENTIFICA, PROF. DOTT.M. COMEL DELLA R. UNIVERSITÀDI MILANO (PER INFORMAZIONI RIVOLGERSI ALLA SEDE IN GENOVA • COISO A. PODESTÀ, 2)
ANNO Il · NUMEUO 6 20 GENNAIO 1939-XVII ls:'ICIE IL S • IL 20 bi OC,'il )UUlt. t.11'1 NUNll ■ O 1111:PAKATO LIMI! I ABaOl'IA.WSl'fTO ANl'IUO Ll ■ I! :10 .... IIONANt.l'ITO soo:snuu: • 12 ISTl'!•o 11. oor,.,o Direttore: TELESIO INTERLANDI Comituo di rednioue: prof. dott. GUIDO LANDRA ~·!·Rdc•~ t1fò 0 if~Pi~·-. dd:.~L'~t~NJ offlf~\ I-Ndei Se1ret ■ rio di redulone: GIORGIO ALMIRANTE SflENZ4•DOCU.MENT4ZION POLE.MIC4 • OUESTIONARIO OONFINI BA.ZZIA.LI l coucetto di razza supera quello di nazione. Come la nazione poteva e.sistcre anche quando politicamenle e"a scompariva sotto divisioni e occupa:.io11iinnaturali, così I.a razza esiste anche oltre i confini politici della ,w:ione. lt, SU(t esistenza, che è certa, come abbiamo dimostrato e dimostreremo in lxue a dati strellame11te sperimemali, non. può essere un fatto inerte della co11oscenza, dev'essere un elemento vi~ della cosciertza; gli Italiani debbono sapere che il loro sangue circola più largamente, nel mondo, di quanto il disegno delle frontiere politiche possa mostrare. Se la razza dev'essere difesa nella qualità, più ancora dev'essere garantita nella quantità e nelle sue allitudini a propagarsi, che sono la leJtimonianza della sua vitalità e della sua forza. Cli Italiani debbono dunque cominciare a lt vedere" il disegno della loro razza nel mondo, e a tenerlo sempre presente come la vera immagine del paese di cui i confini politici non danno che urw figura provvisoria. Difendere e migliorare la razza non soltanto perchè gli attuali confini razziali siano mantenuti ma perchè costituUcano l'indice progressivo d'una dilatazione necessaria; questo è il programma del razzismo per il quale la 11ostra generazione ha l'onore di combauere. T. I.
• se1enza PER U~f\ CJ\RT /\ DELLI\ RJ\ZZJ\ Il /\LI/\~/\ I~ FRJ\~Clf\ Nel preeedcntc numero di questa rivista è 11tata pubblicata una carta razziale italiana che ora es.amincremo nei suoi 11in• goli a.spelli da un punto di vista strettamente &eicntifico.Tratteremo in •questo articolo della diffusione della n05lra rana 8 . . . ., .... ............ _ ..... • ' -~ I oltre il confine francese e ci riferiremo 1>erquesto studio unicamente a pubblicazioni di carattere antropologico. che rappresentano l'atteggiamento ufficiale degli 1uudi09i di Francia su questo importante argomento. Per comprendere quanto nrrcmo die4!ndo, sarà ulilc lene~ presente la carta alla fig. l nella quale sono indicate le antiche 1>rovincce i diparlimenti r ranotai. Tulle le altre carte appr~ riprodotte, compilate da famosi edcnziati dei quali è indiscutihilc 1:1 cumf>e:lcnUt e sulla ba.se d.i OMervuioni condotte per lunghi anni. sono lralle dal libro di G. Monlandon e L'Ethnie Françai.se >. Come ricorda il Monlandon. la prima grande inchiHta aull:\ complt:!-Sione dei Francesi, cioè aul colore dei capelli e degli occhi, fu condona ,·erM>il 1880 da Paul Topinard con l'ausilio di un migliaio di collaboratori, muniti di formulari precisi. su circa 200.000 individui. Elaborati i risultali di la1e inchiesta i dipartimenti francesi furono numerati dal numero I al nu• mero 88, da quello più biondo a quello più bruno. e ripartili in quattro gruppi uf(Ua1i dal pili biondo al più bruno. Fiq, I. i.. anticb• prorlnci• • i dipartimenti della Francia (da: Montandoa • L'Ethni• FrançaiM) - Fi9. 2. O color• d•i c,apelli in Francia (Hcondo Pav.l Topinanl) - F"19. 3. O color• d-vli occhi ln. Francia (.. condo Pav.l Topinanl),
f"°MJ, 4. Gli eao~rati dal _...,.Wo militar• ~r dil•tto di ataturo: (al diilotto di m. l..SC): Le cifr• indicano il numuo degli .-onerali 09nl mili• a.bltanti: dipcntime,nti bianchl, dal 28 al $6 ~r mili•: grigi, dal 57 all'II per mili•; a•ri. dall'84 cd 174 permill• (aecondo Lopeau) - f'ig. $. L"indic• c•fallco in Francia (Hcondo Collipon) - FìV, 6. L"indk• celalico in Francia (Mcondo 0.nihr). La caria (6g. 2J ci indica quetta rìpartizione in base al 8010 colore dei capelli, la carta seguente (6g. 3) in ba.se al c~lore d<"ili occh~ Risuha evidentiMimo dalla OMC.rvazionedi queste due cartine come la massima frequenz.a del tipo bruno •i pre;senti tutto lungo 1acosta del Mediterraneo, inclusa la Conica, e sulla parte meridionale ael golfo di Guascogna. Molto inlercuante è a questo riguardo sopratlutlo la carta (fìg. 2) in cui si \'ede dalla ffontiera italiana anra,·erM> i tre dipartimenti delle Alte Alpi, delle Basse Alpi, e delle Alpi Ma• rillime estendersi una striscia continua ed omogenea fino ai Pirenei, striKia di territorio che comprende senza eccezione tulli i dipartimenti francesi posti sulle rive del Mediterraneo. Altamente intert':5Mnti per la comprensione dell'antropologia france,e aono i risultati della distribuzione geografica della sta• tura. La prima inchiesta statistt<:a rappre&cntata per mezzo di una carta fu quella pubblicata nel 1860 dal Broca. Questa carta mostra secondo i dipartimenti la percentuale dei riformali al lt'rvizio militare per ba.Ma slalura (sollo I m. 56). Il l..agneau perfezionò i risultati del Broca e pubblicò la carta da noi indicala con la fig. 4. Il Lagneau 058CrYÒ dei falli di fondamentale importan:ta, che gli permisero di distinguere nel territorio france.e tre zone, indicate nella •ua carta ri.epellivamenle con il colore bianco, grigio e nero. La prima zona, rappresentata in bianco, dà appena dal 21al 56 per mille di riformati per baua slalura e corrisponde al 1erritoriooccupalo anticamente dai Galati e dai Belgi; la seconda iona, indicata in grigio, dà dal 57 all'81 per mille di riformati e corrisponde al paese che un tempo fu dei Liguri e degli Aquitani; la terza zona. rappre.eentala in nero, dà dall'84 al 174 per mille di riformati e, con qualche eccezione, corritponde alla parte abitala dai Celti. Anche la carta della distribuzione della statura permette quindi di identificare nel sud della Francia una va.sta 81ri&ciadi ferri- - Nfl.17 -Wtt.11 tB5!J .. "'Il mD!I!IIIliD 11 d .. 1••:--~,.-'.'!,j 10 tl n c:::::J 11. • al d1.ono torio comprendente quasi tutti i dipartimenti bagnali dal Mediterraneo, che si calende in maniera ininterrott.a dall'attuale frontiera italo-francese fino ai Pirenei. Il tipo umano che corrisponde a tale zona viene dagli aulori francesi indicato con il termine di e litorale :t e per alcuni earaueri è distinto dai tipi propriamente iberici e identificato in tutto con il tipo degli antichi Liguri. Cli studi sulla distributione dell'indice cefalico furono iniziati in Francia nella seconda metà del XIX secolo. Il Collignon fu il primo antropologo francese che pubblicuse una carta indicante la distribu1ione geografica di tale indice, che, come è noto, !li ricava dal rapporto tra il diametro 9
f19, 7, i. ro.-1u et.Ilo Fntado (Meoado O.•ibr). inauimo di -largheua e il diamt'lro mauimo di lunghezu della lesta, prui con una tecnica opportuna. L'indice ocfalico piccolo indica una forma della lt:11.a piuUotlo allungata e 1treua. rindice ttfalico elevato una forma piuttosto corta e larga. La carta del Collignon, che noi riproduciamo con la fig. 5, fu prulo pc:rfei.ionata e arricchita dal Dmikcr che nel 1899 pubblicò una volumjnOY. JM:moria su e L'indice ciphalique cn Europe > memoriA accompagnata da una grande carta di cui la fig. 6 riprodu«J la parte riguardante la F'rancta. n9. I. I tipl rouioU d•llo Fnmdo (Hc:ondo Moatcrndon). La diatribuzione deH'indice cc.falico in Francia permette pure, ,e andte con qualche ccotzionc, di idtt1tificare in lulli i diparti• ~nli bagnali dal Medherraneo, una zona che va dalla (ron• tit.ra italo-franceee a quella franco-spagnola con uaoluta predominanu di quelle atcue (orme craniche alhmgate, nobilmente armoniose., proprie di una nc>8travariante rau:iale, coincidente 11clla di.striliuzione geografica al•lerritorio dri Liguri, Cli autori francai hanno riunito i tre caratteri da noi prtti in comide:ru:ionc, cioè quelli della compleuione. della atatura e dell'indice cefalico, e, in bue ad uno 1tudio approfondito, hanno compilato delle carte atte ad indicare globalme:nte tali ri111lta1i. t.. più antica e famosa, carta antropologica, compilata in lale o<nto, fu pubbli«,. n,I 1898 dal O.nik,r (6g. 71. Il O.. nilr.er, per evitare dl.5CUMioni• carattere politico. tndicò le \8• rianti rauiali da lui iden1if1ca1ein Francia con termini geografici.Se noi ora 02Mrviamo il territorio oceu1>alo - aec:ondo il Dt.nilr.er- dalla cotiddcua e raoe littorale • lo ,ediamo ap1>unlo coincide.re con la wna pcrldtamente &taccata rauia:mente dal retto della Francia, che abbiamo già ~ in eviden&a outr• vando la distribuzione dei 1ingoli caratteri rauiali. Qu~ta zona, secondo il Oeniker, comprende la quui lotalità della Pro,enu. e della Linguadoca. e ai pftlt'.nta quui come il prolunga.mento in territorio, oggi po,itieamtalc francete. di un nostro indi:scuNO tipo rau.iale quale è il Ligure. J_. recentiatims carta dei tipi rauiali della Franci• (v. 6g. Sì ti de,·e al prof. L Montandon e rappresenta un documento aeimtifico indiJculihile. F.ua corri!pondetottanz.lllmmte a quel I, del Dcnilr.er, e impiega anch'esu come terminologia ailtemi.1..ica quella claNica degli atudioei hance.i. Conferma anche uaa l'etisteri:u di una muu compatta di uomini nella Pro"enu. ,. nella l..inguadoca. talmente diffem1ti dagli altri che popolano la Franci:11 da far ai che gli 1tudj09j francai abhllno conialo un nuo,o termine antropologi« quale è quello di e racc litto· raie• perfettamente ignoto agli antropologi degli altri pae,;i Mn in che cosa dirferi.M:e quctla e race liuorale • dal tipo ruxiale dei Liguri? QuC91oneuun autore hance&e può dirlo per• chè in ruhà n"8una differenza ni1ite, aohanto la parola e Ligure• non ,·~ne impiegata pcrchè i Liguri appartengono alla ru:u italiana. 01e percenluale della pOJ>Olu:ione (rance.se corritponde al lipo ra.u.iale in que.tione? NeMuno etagt:ra tt afferma che i dipartimenti occupati dalla co,idetta e race littorale • reppr& Knlano il 10',l de.Ila popolaxione totale cklla franc.ia, ciM in cifre londe Ire milioni e td.lecentomila individui. In queeta cifra - biaogna notare - non i aHallo comprNa la popolu:ione delle regioni quali la Corwic,. e la Sa,oia, l'ila· lianità delle quali è orm.1i foori di.scuteione, per ragion.i etniche, tloriche e xntime,,tali. Le osstrvazioni fin qui compiute 1i riferi&cono unicamenle alla popoluione contiderata 1>ropriamente francese e non pren• dono in considHnione i pro«5si di ,·era e propria colonizza. x1011e pe:r cui ma.Me inge.nti di ltalllni occupano ormai inlf"ri paai del:e regioni 1ud-occi~~a~i <klla Francia, I più noti antropologi di Francia hanno documenlato resi 11enu. nei dipartimenti mediterraneì di una variante raWalf' che da e.Mi, iene indiata con il termine di e littorale •· Quo.la uriante 1i icknti6ca completamcate con il tipo dei Liguri. c:-ht appartengono in maniera indi5CUJ61alla ruu italiana. Dovendo quindi defutire it territorio, ogs;i politicamente han <"t.'M', occupato omogeneamente dalla nO!lra raua, è neceuario almeno aggiungue alle r~oni ind~AM.menle italiane, quali la Corsica, il Niuardo e la S.,·oia., tul1i I dipartifflfflli litoranei, compresi Ira il Varo e 1 Pirenei, e quelli ad eaei contig-ui, pre 8tnlanti i medaimi caratteri ran.ia1i, GUIDO LANDRA
GRANDEZZA E DECADENZA r19 I - Giowa-ano ~ Arco. ) 1 dramma della Francia attuaJc, nca e povttw. nclk> stc:QO tempo, non ~ peù d'intcttSK' nuioruk- f ranccsc, ma di\'mb. ,emprc più uru tragedia europea. Le npcrcus,ioni di tutto questo radicale c:ambiammto di n.uc, al qua.le la popowione ( ra.ncae t esposta gii da vari dcCffllll, d1ventcri. pu le gcnnuioo.J future un problmu importsntissuno. Sembra addirittura una sua.- stia ironia del destino, che pro-- pno il paese dove r nata l'idea ruz.iJta e dove hanoo •wuto i grandi propagatoridella rigencfWOM ranialc ddl'Europa non abbia comprc,o i propri profeti e SU l'unico popolo bianco che ha dunmtic:ato l'onore ddb. ruza, affratcUandos1 per volgari motivi colla gente di colore. Al di JOpra dcUc ingiustizie dtiuatt~1cddle:opinionipo,- litiche: d1vtnt, dovrebbe Kmprc d<v&rs, b 8""d, unrtl ddb cultura europet, dclJa qutle b Pn.ocia dei 1«0li passati ~ stata spesso un valoroso difmsorc e aeat:Ott. Per questo la sorte della Francia ci riguarda viva. mente, ~ il suo sviluppo attua.Jc porta inevitabilmentead una fine me mohi storK:i franasi nenno gi1 prnic.duto. t: La Francia ha perduto i migliori uomini odJc b&ttaglic e ndlc ri. voluzioni• esclama A. Fouilltt e k- sue ~ 6nixoao (oel 1899) colla constatwonc: « d1,·en tiamo sempre più cclto-slavi, come eravamo pruna dcll'immigrnione dei Galh; questo sigru6ca una lenta russi6cuiooe • (6g. 9~ lol1nò, n<I XVIJI e XIX o«olo aumcnb. in Francia un cmo llpo nzz.iak che si usa chiamare e la rana dcli' est • a causa di una antichissima parentela coo le r1llt' mongoliche. Uno dei ptù aniocoli nnisti della foncò, (e Ione d<I mondo), V. d, t,. pouchc, dice chiaramente che ,/ /ranus• di Diti non i pi# dii 111n111• J,1/'nolfo f,.,,,,,, m,di0fll"11. Anche nella struttura mtropologia ( ci« nella sti.tura. ne:Ua costih.U.iooc, nei colori, od.la mentffit21) risult> toulm<flte ambòato. De Llpouche OSSttVt che è la prima, volt-a nella storia, che un popolo bncoide (ovvero un ~ polo formato in rmggioraJW. di gente a testa rotonda e di stuu.n touai) ttnda a F1g 3 - Tipo g♦rmanlco. ng 2 • Soldato lrcnsCNe. creare un impero, e la storia dimostreri se questo Wlgolare tentatiYO nUJCirl (6gure B, 4). La guerra mondlale avrebbe potuto essere una prova, e la Francia, grwe all'aiuto del mondo intero, ne è nuJcita ancors incolume; ma il gmcnliuuno ameriano J>ershjng dis.K che veno gli ultimi tMi di guerra soltanto le truppe del nord della Francia potev,-no c,.xtt ,mpiesate, mentre quelle dd sud erano uuervibili. In questo episodio si racchiude b stona n.z:ziale ddla Francia. La diversità r:a.u.iale tra il nord td il sud ddla popola· zionc è un fatto bemillcnano e le vicende storiche sono dc.terminate a teeonda se prmdc il sopnvvento 11 nord o il sud. Si è abituati a seguire l'mom"IC'af. follamc:oto di stranieri (cita. n.ooo ognò ,nno) veao b po· tria dt-lla t: libertiE d cgalitl •• nonchè a vtderc aumentare le guarnigioni di senegalesi «c. Però queste co,c non avranno un effetto unmedòato, ~ b ~ mwa tU2iale ddl1 popoluione sentirà questo soltanto dopo qu,ld,e g<neruòoa<. Il ambiamento ddb fono,, che porta scmptt più alla ,comparsa dei Cd.i superiori cd autocrcatori, è incominciato lenta.. mente gil cbJJ, fine del medòocvo. td i vinti, c:bc furono i Il
cdto-gaJli, hanno sostituito i vittoriosi ceti dei franchi. La stòria ttniaJc del.la Fnncia è la lotta bimillenaria dcll'clcmcoto indigeno cootro !'affcanuiooc dell'elemento gcmunico (6· gure I, 3, 5, 6, 11). 12 fig, 6 • Tipo ,;iermnlco (il Conte d• ChcmUMo) In tempi quasi preistorici entrarono dalla Catatonia i liguri e più tardi gJ'ibcrici. Gli indigeni erano di quell'aspetto ra.u:iale che neu·cpoca attuale torna a riaffermarsi, Le invasioni portarono l'impronta mcditcr• nnca e l'unione mcditttnnea e dell'est imprime il carattere predominante della psiche francese moderna. L'immignz.ione dei celti (daJ 900 al 600 a. C.) portò il sangue nordico (e dinarico-fèlico ecc), però i celti non lasciarono tracce sensibili. L'insigne Jubainville sostiene giustamente che a, e. Ja Germania e l'Irlanda abbiano assai più s.a.ngueceltico della Francia stessa, la quale non ha più di un ventesimo di sangue cdtico. Fino alla conquista romana si svolge un processo di assimilazione razziale. Nei tempi dei Romani avvenne la formuionc spirituale dei galli, che 6no ad oggi hanno conser. vata una certa nOSltlgia per « le genie latin •· Razzialmente invece i Romani la· sciarono poche trac:ce pcrchè presto gli csc:rciti di vigilanza furono com~i da tribù dei galli stessi (ved. Coolangts, Mortillct). L'avvenimento più decisivo della storia nuiaJe della Francia è la sistematica coloniuuionc dei Germani in territorio francese che avvenne dal I scc. a. C. sino al IX scc. d. C. e che il dc Lapouche valuta con oltre un milione di immigrati. Cosl si formarono due grandi complessi ruziali: uno gallico nel sud, caratterizzato dalle nzzc d'est e mediterranee (cd anche orientali-levantine) e uno ~rmanico nel nord, con prevalenza de:Uerazze nordiche. Questa scissione è rimasta 6no ad oggi, salvo che il gruppo nordico, per i ben noti motivi sociologici, è de5tinalo da tempo alla estinzione. Il fatto incontntllbilc che la schiacciante maggioranza dei grandi francesi in mille anni di storia 6no ad oggi appartiene aJ gruppo del nord, ha sollevato gìi da lungo tempo l'interesse degli storici cd infatti vi è in Fr.ancia da oltre cent'anni un duello ua gli esponenti delle due tesi: galli o franchi. la casa sassone dei Capctingi (987 · 1328) iniziò l'epoca eroica dc.Ila Francia medioevale, alla testa del mondo cristiano, F19. 8 • Tipo di nrucr dell'Ht (Pcrul Broca).
e fo l'anima prinor,' le ddJc crociate. La colonna pòù forte , qudl'q,oca di gnn· dew. fu Lt nobilti franccsc. e La dwlsoa.s dc gcstcs • furono i canti degli eroi, e Gutoo Paris 06SC'fVa francamente che e l'q,ka fl'1J>CCSC <kll'alto mcdtOCVO sia spi• nto germanico in /omM rom,.nica•· Quelli furono i tempi dei gri11nd1duom, gotici, dcUc fondu.ioni di universiti, e delle lotte rdi&iolc, Sarebbe forse csagt• rato di voler dichware tutta la nobtlll franctse di origine germanio, come fa. cevano gli storici francai più antichi; ma i più ooti, come Cuizot, Fawid, dc Coulanga. Boulainvillers e Montlosicr «c. sono d'acmrdo che almeno una grande parte (u gc-rmanica:· questa impoK qud senso feudale e d'indipmda:w, che doveva coodurtt ncces,ariammte al contn.ao colla potmu dd tt. Un avvenimento che danneggiò sensi• bilmcntc le rane mig.lioci in Fnncia fu Lt pcnco,zionc ttlig;... conlro gli Al6igesi e particolumcntc quella contro gli Ugonolli. La liberti crdica fu considerata già da Fw,caco I come un rnto, e Carlo V preferiva e di I.a.sciarpiuttosto 11mondo ndla putrefazione e~ nella libcr11 ». La strage nella notte di S. Bartolomeo (U72) costò la viu a cmtinau. d1 migliaia da migltOfi fnocc:s, e gli Ugonotti emigrarono in musa (200.000) verso la Germania e l'Olanda. Luigi XIV poi, JOpptCS5C col sangue la fona ddla nobilti f nna, che pòù rudi, n,clb rivoluzione fn.nccs,c, sotto la ghi. gliottina. ha cessato di csi5te:rc. Secondo BoisjosHn, questa v1uoria citi cgcnoo del sud che i suto provoaio •• ha inittato un'N2 di solo apparente civiltà Latina,e la dinastia pirenaica de-iBorboni ha dato origine: ad un'cpoa spagnola e gesuitica. piuttosto che cattolica. U guurs dt'i cmt'anni, che impcdi una divisione f'lg t · Tipo di ro:aa d•U'Mt (Kon°"' et. lalaac) fig S • Tipo g•rmcmloo. dcUa f"ranoa in due parti, sndicò i erti più valorosi e quando nella famosa rivoluzione f rtncesc del 1789 il Si~ gri· dava « di epurare la Francia dalla sua nobiltà ricacciandola nelle paludi e foreste germaniche, da dove essa p,0\·tniva », si Fig 10 • t.•cmliDo-lDHilfffthlff (CbatlN Mcn1nua) trattna solamente di gruppi molto ridotti dcJl'antica casta. Le guerre di Napoleone aumentarono le perdite di sangue prciioso. mentre i vigliacthi rimanevano a ala sani e salvi. L'dcmcnto ebraico, che gii alla corte . Fìg 11 • Tipo g•raa.aloo (li Cont• d• la INn•ri•) 13
di Carlomagno e di Lodovico il Pio fu fort.tssuno, crtbbe taJmmte che mlomo a Mont• pdJ1tt •1 era addmttun un reame 1.srac.htaco, d 11 noto ordine religioso dei Templari dovC"tl essett Kiolto, pe:rchl gli d>m l'adopennno per i loro KOpi oscuri, Arabt, sara• ceni, orìeotali, levantini e negri ptombarono scnu antcnu• zione 5UUecoste mediterraott e negli ultimi due s«oli si pl6 ot,Ser,are che perfino i unglu della nobòlti (spcs,o di nuova CttUione) sono stati invuè da sangue non europeo. La fis,onoaua ddb nobòlti titolare di oggi ~ la mnega· bile tatamonianu di questa dcga,cnz,onc, ddl'onott e del sentimento di ruu (figure 7, IO). Mmttt an«>n. nel XV !C· rolo in Francia si contava. no ), 7 6gli in media per ogni famiglia, questa prolificuionc si ~ ndotta ,cmprc più sensibilmente, per arrivare attualmente proprio ad una situazione catu1:ro6ca. Per evitare questo, la Francia ha apmo le porte ai fuggiuchi d1 tutto ,I mondo scnu alcun riguardo alla. loro ruza {per es. 60.000 armen.i d1 rana lenntuu nella valle del Roda.no). Tn naturalizz,ti e stn• nicri vi san.nno in Fnncia. oltre 4 milioni di persone, ~ sono toulmcntc estranee alla origine (nncc:sc. E' a.sAJ fantutia> come i politici spiegano la wimilabiliti di questo grov;glio di sangue,.Mart.ial ha affermato r«entflnfflte che ruttc le ra.uie "9 13 • R.ca:.a delrNI (e diaorico). 14 n9. 12 • Tipo clmcnico (di IJone). il cui indice bio-ch1mico del sangue sia intorno a 3.2, siano buone per la mescolanza coi franctsi. Simile con.sadctuiooc ~ pnva da giustifia.z.t0ne socntifica. Martial ritiene sufficiente che queste infiltra· tioni possano inquadrarsi nell'ambito della psK'Ologiafrancc,c. Il sentimento del • \-OUloir vivrc coll«tif • porta n«essariamcnle alla piaga del meticciato, e certi quartieri delle città francesi M dinno un aspttto ripugnante, senza parlare della crcscmtc oiminalitl. La Francia bianca ha virtualmente cessato di cs1scffC'; in sua vece, non DI 8ol-SJ05LIH }4CQUll: LII P,1111#1' J, I,, F,.,u. Da C.OUL,U«flS FusTn: L·, ... ,,.. Gff-• ., .. ,. PAU&JU: Jl,no"• J• J. G-J, •ff1'1H,,,J#. Da (ÌOIIIM'&AU fJ###J ''" /t•#tJ/11 Jn 111,t#I ••-•n. GUlh'THH H, F. K.: R..11,d11.J, E•ro/4'1. Guam P.: U 1.n1t, /HJJ., /ili, J, u ,. ""''" .. "'· HIT1.H A.; t. _,•,. M1•1-INI. JULLIIN ÙMIUa; 0. la G1111/• J '4 F,.uu•. N•1 on,;.,, '"""''f""· DI l.APOUOtl VA.Otta o,,, l,,w_ I,,. /1• J • .... , nnlul. MANGIM: ,.. ,.,,, _,,,. MMfOOu, EWAU. K. 8.: F,ui111<6 11. J, K,,,. ,..,--1, ( 19)7). MMTLU. A.IMt: 1.,,, RM-, p,_,.,,, n n•• ;. lftUIO• .,Ollfll•. MOHTANDON GIOaCU: L'E,b,,,, J,nr...ii,. Mua.n- MAU&IQ: Lt, t'r#IIIUttlil J,.1 1'MIHI .,.,.1,.r,. ROLLA.HD ROMAIM; i.., '""''"' J, J,11x ,,.n... ,;.. ,: T O<fH""· , c.w..... Sr.lPPll PAUL • LII J1111tF,,,.<,I « k11r1 Hl• ,,.,, J,i,10,, ... ,. STOOOAaoL; RM;J r,J,,;,, i• L,,e~, WOI.TMANM LUDWro· Di, C_,,,,,_ i• p,,,•. .. ,,, .. come dc-gno SUCCCSJOrc-, ma come crcuionc ubnnlla, i nata la • Frana:• Colon,cs •· Non esiste più una E rancia coo }9 m1hom ,n Europa. ma la gnndc patria abbraccia fra. ternamc-nte a.nelle i suoi sessanta milioni ds figli di colott. ul>cttf, tgaJ;tt, ugualmente per bianchi e neri (SM- ""'')- Le ultime gesta. che tristemente passcnnno alla storia, furono l'impiego de:ll'annata nera ncUt guan mondia.k (H).000 soldati neri e l l 0.000 opttti) e la violalionc della Rhur. Pier~ Khorat (in • Soldats dc COIJ. lcur») ,criv~a: «noi vogliamo umiliare i tedeschi, ma dimcntiduamo che diffa. miamo in veritl tutta la ru- ,. bianca• (6&- t4). Di ttttntc sa sono mescolate tnnqu1llamcnte le guarni8ioni nere con quelle da r ...,,,...t,;and,;. 1..c don· ne vanno dapptttutto JCnU alcuna vergogna coi bei giganti neri, ma il risultato qual• ari? In caso di disocdini interni, saranno mi.ndati i feroci scnega.lcs, contro i fra. telli francesi? A Jcan Bourdoo ripugna quest'idea, eppure non si pub più sban.z. ursi degli spiriti che si sono chiamati (6&. 2). • Gò che la Francia, diretta dagli ebrei, compie oggi in Europa. è un peccato con• tro l'cslstenu della ruu bianca. EIJO GASTEINEII f'\g. 14 • Soldino dell" ... rdto tnm~
VECCHI MALI DELLAGENTE FRANCESE •1 ror. Pin~r~• . . anni or aono I ~ell'otlt.lr1c1a l>odoc1l•b•••à nel campo d'tcorto P••· •llust•• ':e••cuhura, nel ,uo ..'..•one ~•· e d•II~ p d• •pe••u•• della n arole p,et•d•nzoale,olle ocgn•!•re..eo rreolo dell~ lammtare. . mon••• " pe . orma, di (faYli61m?. 'dia minacciava :n•••l••à la cu, ,~•~n•one fra•c~. quel• tan•o_dai::,'7:"v.n•ura d• -;;:i:r:'i.11•m~- Ou eh raeeon•a eJoe le P_ 1 eompl••• do• la tedu':.•ro c:odeYano•~ 1 om•ni pig•ata strema della mnN d1 C'e:ranoda far ••••••-. ul•••di rreteo. bu•e parla• •u• ba~~• p• ,ulle u••~ acro et•• d• ba•• le P'"~"' 0 ';.. m,tter go~ P••~utta la dummtan, o rafo li Co!1 per con,·er· ••glie d; po ,.: .j bru,io d•II~ pondera•• d•I d,~quat• ••••••m••:11~•••••••· ~uionl cop•~•ofetid,. parold di porg•r• '"•• • •antote eh• •ra •n gr•• •o..•" qu•I• V1;:i:::. ••m•I• d•tc0rto~•uti ••r•bbe aee;:lladi ambizi~• e d1 p della minaccia ::.u•o intr,:~.~I Pi~•rd: gmre delineata •r delle demoeru,e_'ia p•eoc• Tra i ma 1 • artieolare • dele dell~ rranc,::i;~opdtl contin~t.nlt.. cupa:uonr-, I • Ces Bons Juifsr uc}valere ptr ,. mcd,ato. Tutto ciò ct~ime eln1oni, I ,m . . •••i delle p opna per• gmnhre I accontoalla P'. bo•gb"i per coMervare e l'UKnlO <ki. 111 di oona il ulo";, ha ru••llo al d, '°~,. •'•"••i, qut>l e de,.••• ro~., pedi••·· ogn~t;~;:i ::. ••••~ :.°:t:illitce .•• 1 ••• la ••t• della."°' ntre le maggior, <:-- 1 de• biuntjn,.m, me na natu,ale ,n, g~ ze " perdonoentrou ctigm . ne h queeto gu- eompre"?•~ ·d bb,am•n•• e •,_ poeo il Può d1n1 in u_con le co,,e ua -• u• d" baJoccart1 . • ·iuitca un .. tto ·Ò . d• van,i. -• t gli uomon, g•ngo .,., ••mpo ra~1ca10 ra . me da_~Ila Francia. . . •• del rau•; fJUbbhc,li •Ù •nùn•n" r,gu..... IUOI Un~1d:0.: 1: De GobinN.u, p ,mo, . lo fa Kgnalava i tcr•tt• d• quu, u~ ':: eontemporan°:i• mali della :.:::• orma• da. tant• : in·• e ~,.. d. ministn un~~::1!°rancia Un_• redare lo Sta••· P•r ..,,da pueolo. teo~: ~he un immcnto •-:::: eomme,cfo &no de. trad.torj = at••• tono •• go• delle '"f'.· Intiat;'wropa e•• u•.~ nooch•o-•an • d'.,..•lo; ..,, ; per d• fan• petd':: hanno alretto pa ~•Ila della R•~• R~~oluzion<. ~ n:i =nre la uce,d.u • r indebohre no ~••'':''::: A qut>lo P7:'.:0alranc, ~--· hanno 1DCMO gl te han• v,verel ,.., d•ll'lngboh•m. e . ,... z•onali;~.:~;• anche la ban::.r.: •r..•. ~:= abbandonalo la UUSII 15
eia in Portogallo., in Spa~a, ne.I nuo,o mondo, e.i ci hanno isolato in Europa; n1i ci hanno fallo perdere le nottre al• leani.e naturali e tutta la loro abilità di• plomatica non è alala che l'arte di naacondere gli afrrontj .••.•· Sembra cronaca d'oggi e in\·ece è un a.rticolo pubblicato ,u I.o Quotid.i~nn~ il 29 gennaio 1814! La 11.eua amministruione è conJidera• la dal De Cobincau con il più completo ICdticitmo: e I quadri vanno empic:ndosi di individui ignoranti ed inabili; un 1emplice au· tomati1mo 11a in luogo di una direzione: in1dligt:n1c:..• In tutti gli aff'ari pubblici la lc:gem:• u, l'ignoranza ueoluta, la frueologia 1ehc:nou tono 1ta1e le carallc:riltiche ddl'ammini:struione franct:K 1ia pe:r l'interno e ,opratuno pc:.rl'estuo. Tuui questi personaggi, avendo in ma• no gravi responsabilità, hanno avanuto ,c:no lo .Caccio, danzicchiando ,ulla punta dei piedi, con un gra.zioto 10rriso 1ulle labbra; di.1grazia1amenle trascinavano dietro loro la Francia; dllg:ruiatamc:ntc: ancora eui .ono co.i nurMroei. ""5Ì hanno fallo ,cuoia in un modo così largo e 16 .u ......... . r........... ...... •r--.- .. Quarante mHllons .111 ............. . ..... ......... - - de françals - - ---- ............. (&ì,l,,o,fM&,MJ,,,J- __ ,_w,'-'_,. - sont gouvernés - ....... t.... -·· 1.-,..,._.... par clnquante Juifst - Le, Juir, nou, mlnent l la ruinc:, l la 1uerre civile:, l la guerre ,tran&ffe. --... -........ -...._ que L'Action Franruiu dénooce depuis plus de 30 an1, C. ~ c-'..t a. ~. LF.NOI. chd indlpc:ndant, au.dc:uu• de tous le. p.irli", ltrana:c:r l kun r,111cunc:i;.compltent l'.t rc:spon,,:1blt", pc:ut ....t ...,.... IIOlre ,..,.. • p6rl Julf et ...... la FrNCe •• Fr~. Pour Cfln.naltr. ,_, oi11wr la Nflnarchie. lù,_: cl1t1que feur • L'A.diNF,.... •. prt0eeupante. in gruia dei loro nc:mpi e delle )oro allegre p~ichc-, e maggiormente per i loro 1ueu11i e, idc:nti, è diventato tal~nle notorio che l'ignoranza u• ,oluta e la moralità modesta sono mezzi ~- ttllc:nti ptr far carrie• ra che dirrid)meote ai lro\erd>be nc:lle atlua• li generazioni il modo di comporre un pe.rtonale migliore per un go\c:.mo e pe:r una amminittra.zione che VO• leucro camminare ,u nuovi principi, E non ai troverà facilmente tolutione quando si ronsideri che quesla ignoranz.a. su cui bisogna insi.aterr_ non è sohanto il vi1io di quel I i CM han• no il poe,to ma è un.a sorla di caocro che colpis,ce lulla la Nazione•· Parole di ribellione e di condanna dei figli miiliori non pogono ricondurre un popolo vuso destini più ahi quando ognuno dimcn• tica i propri. più c:I~ !Miliari do,c:ri. Ritro-- vare §e sleui, mc:tttn• do in lutt le migliori vir1ù della rana. elevando tc: fone più pu· re: ed eliminendo ogni intnuione, quc:.ala10han10 può euerc la ria che conduce una Nazione ,erso mdc:. di civiltà feconda. Ma quando al p09tO delle virtù della rana ai da via libera ai peuiori impulsi sociali. quando ti pretende di dar , igott alle c:NUtle vene della nazione: immcttcn• do aangue di ogni conlrada, si deve ,·e• nmc:nte dubitare del proprio anenire. Il Fronte Popolare, 'f\Jftla ibrida com• mistione di idtali giudeo-bol11Cevichi,ha p,ortalo uno dei colpi più duri conlro la Francia. Ecco quanto può :~w,-i in un ordinf' del giorno ,egrcto dc:I 23 ,ettembre 1928 e con01Ciulo aohan10 il 7 no,·e:mbre 1928: e Il Fronte Popolare della ttgio~ pa• rigina adoua alrunanimi1à la mozione:~- suente: Il Fronte Popolare della re:gione pari· gina. imprea,ionato per l'agitazione anti• se:mita che ti paleu in certi se:ttori e &pe· cialmente in Alulzia e Lottna e nella rr,ione parigina. mette in guardia la popoluione di Parigi contro i prO\OCatori e gli agenti di lliller in Francia. Domanda che i poteri pubblici proibi- ,cano i giornali che fanno appe:llo all'u 5Ulinio e dichiara che nelle ore gravi attuali l'unione delle fon.e democratiche è M'CftNJ'ia per troncare la atrada al fate.limo internuionale pro,·oca1ore di guerra e di mi&e:ria. Hicorda che dnl 1789 la Francia non fa MQuna djfferenza fra gli ahri fran. ceti e gli Ebre.i e che non pe:rmc:nerà che si i111Uo.urino el no~lro pac:te tki N:lltumi C'he di,onorano i pac:,i cosi&lli totalitari ... & i /ron~,i non M>M copoci di /or concorrtn;a o,-li ebrei clit prc:ndo,w i loro
Ji<)sliin tuUe le parti, ridle oJ/icine come ,it[ &ootrno. ,wl dire che febreo è ntet,lio doUU(), e. in co,ue&uen:a è &iUJloeh~ a..JO comandi e diri&o i /runctJi inferiori ol loro oompìto •· Non vi è da meraviglial"!i che in un atto ufficiale del Fronle Popolare p<>SM· nn leggeBi contideru.ionj di queslo li po· sono onnai uni,,erulmenle nole le in• C:utnzc larghiMime degli ebrei in questo ed in altri seuori polilici. Oe:!ta al conlrario stuport che afrer• muioni di queslo gencrt laecino pcrfel• lan-.eute indifferenti i compagni di fede i quali, in fin dei conti, rinunziano cosi ad ogni prerogativa pro,·eniente dalla na. ,ionalità. Una nazione che inn~ce di ricercare una feci~ nei valori del sangue perde il euo tempo Lra le vanità, i giuochi del 1>arlame1110e lo M:hcrure piact,•ole. mellc a grave repeolaglio il suo avvenire. Or non è molto w1 noto scienziato fran. cae mi dioeva tranquillamente dic il mctkciato non costituiva un pericolo 1>er la Repubblica e che anzi rappreKnlava un nntaggio come elemento di potenziamen. to demografico. E' queala una opinione molto diHm11 sono cui probabilmente ai vuol tacitare fusillo della denatalità impressionante. l\1a non è da credersi che anche quealo espediente poMa riuscire a qualche cosa. Cli ipotetici va11taggiraslano temporanei e mi,eri. Jnfalli nei aellori in cui la popolazione francese viene in contatto con un'ahra rana 11oi .sscrva che la dinamica d.ella na• talilà procede con dilferenli impulsi, SC":n• u larghe mi&lioni. In Algeria. per etempio, i franct:si crescono, in propon.ion~. molto meno dei mussulmani, tenta eh,• l'aumento di qursti dia ai primi gran mo• tho di rallegrarsi. Ecco le cifre: NUMERODELLENASCITE EUROPEI 1925 1926 1927 1928 20.733 20.561 19.177 19.235 1929 1930 1931 1932 20.114 21.622 21.1142 21.994 ~IUSSULMANI 1925 1926 1927 1928 140.24,9 154.958 141.727 149.107 1929 1930 193l 1932 162.596 177.728 192.()92 191.554 Puù affidare una nazione il suo anenire imperiale ad un es-ercito di gente t!lranea, o quel che è peggio e cerlamen• le più utopistico, ai meticci di domani? le risposta è o,•via. Quando Roma affidò la lutela de:i 11uoi confini ai militi coseriUi al di là della etrchi11 dei mari e de.Ile Alpi, ,ogliano o non ,·ogliano gli ammiratori di Ca. racalla, segnò la fine della sua potenza uel mondo anlico. Quando dagli inguaribili ammalati di Wlive.rsali.smosi SC":ntpearlare della forza eapan,iva dell'idea di Homa bisognerel>- be rammentare a costoro che questa idea marciò e si impose sovratullo quando venne portata annti dai legionari italiani. Qualche M:ienziatoe qualche uomo po• litico va da tempo tentando di richiamar~ J"atten1:ioncdel popolo francese veno i ~ricoli che lo minacciano nei valori più ,•itali. 01>era quanto mai difficile ed upra non sohanlo J>erchèai .volge altualmenle -,, .. ....._ nelle più .sfavorC\·oli condizioni di am1,ienle, ,eno una co,cienza pubblica che legge con interesse e<Ialla.rme le afe.rzate anliebraichc di Ulinc ma che domani vo· la con la più aindida leggere:ua 'per i vari accoliti di Blum. Il popolo, .stordito, çonfuso. disoric-11• tato dalle continue montature ha perso completamt"ntc-il unso dell'ordine e della crilica. Rinunzia a capire. I go,·ernanti dal ainlo loro hanno lroppo da fare pu tcnf're a bada la maua variopinta dei deputati e dei c,ipipartito. Intanto, la Francia se ne ,·a. LINO BUSINCO 17
P,, ln11oritmaoi ntl f'Obl11t1a,h, 911i1111111diamo d, lra11ar,, /Hsot"" "<munda,1 ,ol dùting11t1tad,g11lllt1mt11i/t lrt ('o,1ull1 J; Nuion~. Stato , Rana. Il ,onullo di « nniont •• sptJJO/ttllo sùrommo J, «popolo•· «Jtirpt», «g,n11» o «uhiaua», ''" riftrilo ad un gr11ppo Ja,rano,mifi<IIJO "4 jMlori i•ttrii,110"1ul11J1"111t1e1n1l1t 1i,o-a11/ro• polotrà, ma ,m('ht Jtorià, JO<ialir,11l111rali1, 1t11islitir,1litioJ1: u11g11di ii;nJi possono 411,r ttffl#lto in llnA JttJJa ,t4Zion,, t <OJi p11r, gh 1l1n1111d1,1 <iflilt.ìdistintt, dJJorhil,, lr1tflollt o trttJjor• mau da 1111a à, 1/td p,Mfortt. Stamdo la ,o,,",i1011,/4.IrÌJl,1•11t.Jd1111orra1ut1, f11mtà '"" d,l/11 « nAV0111 • Ji rom/il solo ntllo Stato. 1A Carta fauiJla d,I Lai;oro (§ t) parladtlltt « 11a.iont,1.Ji11na • pn affnmar, rht « IJJa si r11Jin:ain11gra/r,11nl1ntllo Staio jdJrista •· Si p11~ d""'I"' ,,,Jn, nt/Lz « 11.:tz10flt :t la ,ondnio,11 tlt,t1tt1lart di 11fli11ittàsillmt, m 1111d1a11arol/,11i,,·itàJlorita, ronditio,11,h, p11, anrh, d11n-mmar11111J0lato d'animo ,olltllir,o tsprim,111,si 111/l'asflftl• Uont a d,,,,,,..,, , t0Jlih1ir1111u1nito S11110A. tal, Jtrtg114 1 lo Stato, f,uàllmm1111ltinltJO, attua la naio11t, i il 1110molor,, 111 forza /Df'mlllrùtd, "sa, I'« anima dtlla 11,a """"" », '""" Ji ltggt ,111/a Dottrina del Fudsmo (§ 12). «Stnu lo Slalo, non r; tlllZJO,,t : (ibid. nota 20). Il rdffismo /asrist11 i d11ronsid,ra,si, tsstntia/111,111,1o,m, 11na ass1111tionp,ii d,n_,"" t t01'1t 111p1ottntiamtnlo di 911tsl1r1o11• uuont /111ristda,lla naio,,,. Il con<tllo « rau • 11it1tit111rodot10 µr da, 11n/ondtm11nlopi# ,onrr,10 tl}/a 1111il,duuionalt dllllaltl t ptr tfl()(4rt "' ,,,,1,0 di tSJd91111/f,orz, pi# f'Ofo11d,, eh, sono tilt, t non '111,lltdtll'aslralla in111/,u11Ji1oA di 1111i1n1,orf<Httl spmt11ali1Ja, pr,sitdt11 agili prottJJO11t11tmtnl<t r1ali11A0. ,artir dill/11torna/tid,I 6 ouobrt dtl Gr11nConsiilio, il «mito dtl ung11t:t ì d11nq11111/ralo " /• d,i fari, tOJlil111ii;1,1i J/1d1oJJrina11ffiriJ, dtl f,ucismo. AL, rh, rou Ai dt11t in1111dtrtpopri11mr,,,, pn- « rdUlt », in q11tJl4,o,.gi11n1tm,t, no11 "'''"'"'"'"''' , «cdd1,nit,i,n1n1,, b,ns} 11,I ri/tritfltnlo a/Lz naiont 11.Ji.m11P?n- ora, vot/ù,,,10 Jrt1lldft l(lltJ/o problrma toJ} '""" ,sso si !'tJtttl• M 111r1auumo so/ral• 18 11111b01olo1uo,a q•tllo, ,h, 11oi, 111/ prtudtnlt ,,,,i,o/o, abbiamo rhit,malo di « primo trddo •· V~ i, a11%JJ11dlla0,/art 1111d4is1inVon,. &soint1 dislintun, ,I razZJs,,,o I tro , p,ofrio dall'iNJitm, di mis11rtdi ,arallnt pro• 1,t111,o.iti,111'0, po/Hasti<o, dtmoirafiro, antibridùtico, cht si affl,rano all'in1im11indisrriminlllodtl gr11fpo ,1,Uto naio,,111,, NllJMrt, rht in pa,11tid trano J/alt Molla1' dal /4.1tis1'10i1, 1p.w11 si sono 1mfos1, ,011/11ro11'111isalfarirant1,sftdt di front, t1I pn,. colo d, ,onn11bi,ontaminaJori. N,m si J,.,, 111111111ia disco11osrnt eh, il parlardi « rdUd :t già in ordint " 'l"'llt ,,,.U11r,b,,n,hì sÌII 1,ori"am,111,o,o rorrtllo, pr,unla il r,an111ggpioa1ico di ;ropizia,t o fottn:iart 11ti singoli 11nstlllimtnlo , 111o1rgoglio, tht sptsso 10110/Af,ì,flic«i di oini parair11/odi lttt• t rh, 1t011 possono ,,sn- Jr1ut11ra1J11/pottJJO di « lotillila,iUdV011t » f,u(I. Jtito-11azio11dl,. La pi,,,a "ola « r11z.zi,111 » d,//'lnformniQne' di• plomatica si ì tSf'tsJa p,ttùu11111, i11911tJIOstnso. Ci<>p,n6, non togli, ,h, il ;robltm11dt/111 '""" ;,, unso po• prio , e uientifi<o » sia sopr,111111fl1lt0llo d,i 1r11;fi 11"'""i p,i. "'"';, dtlla /Of'odiv,rsa r,a/14 , 911aJi/i<11uont ,n uno - 1ttl IIOJtro,aso - dtlld ,on11111i1tà111ZionAi lAt lian11. Un ,onto è ~r/,n- di e raua », 111l1#tro J '4r/11r,di rau., ,uso• l11tu11111, ''""· Q111Jt'11/timd ì 1111Japtcit di ,onullo-limit,, o d, /;,,,;,, idtdlt, rht (prr1rind111dod11111m1 ondo t111ol1111m1p1,nil-t morditJt) p116llllll4f'Jisolo in dttn,,1i11a1,rondi:ioni, ,omt ph~ ti# dtftmo, , fOlrtbb, <ON'isfondtrt•gli « ,1,,,,,,,,; s,m#iri » o di « tor/1 ùtdi,,isihili » ddla chimita. Or•, n11111no1111011 sn1 piM rtaliJltl dtl rt, ptrrhè non vi ì rauis'4, ftr 11/r,r,1isla,h, si", il 'fllalt non abbi111111mtss,oh,; ,,.,i ;opoli 111rof,idi 01g1sono d,i ,o,,,poJli ,1ni,i pi,ì o #ttno stabili, in t11i1'1111o1/1'al1r"rana p11<tJ>J,r pr,,,4',ntt. Chi /'oi rrtdt eh, I, t,u, di liftttd,l 1111/11 tr#dilarittd si11no,11,n.Jibilillll'tss,r, 11#14'10lr,t# da n6 11/Jtriori ,on11111,r1u.S«ondo t4'i ligti, /'1/,m,1110 ,1nog1n,o rbt 11n11 da111#1tUola1'Z4o, inrr0<io,ha inlrodollo i11111J1a10u11111,, ro11 stompart ,,,a; dtl 111110 :· anch, st in forma mflisibilt t la111111, tJJOp,rrna1tt rom, 1111t1r1tdit.ì, p,onld • ma11i/t1ta,si , a ri,mt1• gn, o s«ondo il ritmo di ttrlt lttgi ciclirh,, dopo lllr1111ll,lll·
,,a:ùmi,oviffo III dtt,rminal• <irtoJ1•11u.Prroò, 11.11v-oAlJ• ""'· .,,sJo tbt J,11, mtJ<ol1111fz,1, 1 J, 1,ar,1ra.u q11tdi « <Or!IJtm/lio 41Jo/11II • siano a11r,m111•,n, <bt 11 in 11n"t!tx11rnnolll, si d,s,, f't1111r,h, il 11µ 11mM10<o"i1pondm1, <0111/rt11d1o,mp,, in ,; /, pcmibilità di J11lltlflltlll ralli (11/olr,bbt 11n<hJ1ir,: 111/Jt flltllt rdUt <Ollt, « fo11ibili1à »), onrh, 'fltdndo tJJO1J1rriorm11t11 , frt1.1.iltnft1111111,01/riirar•llni pro,n ad 1111s1o1/JanJodi ,ss,. Q11riad, Il p11r'4rdii s,11111r1o1r,11 « milo ». L'Ebr,o o l'tbr111iz. untt rht in1111tn"1rio,,/alm1n1, 'flltS/11,1pr1JJion, rrtdtndol• ""'1111n1, '" r,J11"' ad 11n<11Jltllodi rari, I, f011Voni dtl 1110 11s;vnsmo,non si «rori, di ri11J<ir,r,o,i ritJ, 1olo • 11111111011iar1 J 1110muJo mattrialiJmo. C,11111m0at,ria/Wno, in/a111, J no11ri. ,ono1rn1 th, I, forz, J,I s,nllmmlo , J,I «mito• po1so110IJJ,r H1Ip,M r,a/i di 'flltll1 dtll• mlll,rÌ4 , J,lla ror/ortilà, , r,a/i 11011 111s,11101"10o 1ra1/a10, b,,uJ 11gli 1//111.' J,11" loro <•µ<11òa 1,M,mi in 11nar,Jlà 011111i,-a1, a111ibil, imp,srrir,lbil,, ro"i s,o,11J,n1,. ld /ona /or,,1aJrir, di 1111 «mito », th, lflli /rnist1 ron l'"{••v4'n, 11911111/d1i1 ,ma lrMiizìon, o J; 11n iJ,aJ, di tiviltà, p11" 1,lnif1n4r, non solo, 111/atrfino /orgi:,r, , /ltUmart 111111 « r.u:ia », li Jo,•,- p1m11non ,,iJ1,s.•a,tsundo solo prtunt, tm11tn/11 m1• 1<oLm:za i111tabiltd, itit111torosJ, d, mdJtrit pimt tlllitht. 5.i j>Olrtbbnoadd11"1,ntl rigwrdo, vari tStmpi Slor1ti. A p,. 1<1,,J,r, dai r,111p•1ntirhi, rirordi11mol'A111nita: 10110fin/h1tnu d, 11111l1t11t1<11 1 /Jzzaz•on, , di 1111J0ltsJO modo di s,ntir, Jla fonnt1nd0Jt,n1sl1 Slall Un111,Mnli/o romM'1t,b,11 ritonouibil,, lo yi.nktt, dal pi,ì iniwo1imi/1 miS<11glitolnito. Mli 11i è 11n1Jt1'J· fto ,uuor p,,ì 1ia110 , J,.·isi110: rol f,urismo J/t11f/11tis.·t1tt11nlt J1,·o/g1,1doil11prousso d, trtWon, di 11n « tipo • ,on111n,r,11ovo , dt ima « rau » n110,·t1L. '« 110111d0i Af11ssolini :t non i 11na 111,14foraM: lid11rr11111111/o tdtal,. <OntÌlmlo • p,uiJ, diuiplin,, è ;,, ,ù Jj n111d11Wpt,rfino 11,I,orpo l.llntipo ,om11n, 111101d101/la JOJlttn7,41nirt1rom,t,11it:t1ro1lil111nl1 UI « nazio,,, » i1Jit11111, QnJl4 è /4 r,a/tà dtl «mito». "" µsJo, p11tJactttdnr -- , 111/jdJtismo p1s10 è tnlmt11n1, ,t ttlJo - rht il « 111i10 » d,11, rorrtnli rin11oraJriri l.!a 14rimtnli « r,tornottl/1 oritiru », Jit1tioè lt1ri11ppa,riUon,, m /or"'4 dh·ns11, J,l/11Jf«il11,J11àth1 /11 la /ona form41rirt , in/orn1dJrit1dt/11 cra.u p11r, :t dti tnnpi antithi. Conltfllt, "4 ti~, tht I, rirnrh, rttUJSJt,S/tti, f'""' rivoli, Jllt a1,11/1pJ,i,,,ordiali, 110n1ono p,r 111111/11a1utssorio, "'"• rom, loro t0111p/1r,111i1nldoisp,r1111b1/b,,.rn'1o11n.1i#1forlt1n:u/osilli•a fllllltlOq11tllt i11trt11tial rauismo dlltro/ologito , profilaJtito: 11Jlrt1,·nsroiter<ht dtl l'""'• s,mpruhi tondollt ro1111n111n,i. 6i/,tJspirit11ttl1 , non t1bb.111donaJ, 1111 11m1 orJo mtu•niJmo ,r11. J11ito , « sµtialista », poJJono in/t11tiprt<isarsi i '1alorid11urS1irt "'"'' p11nlodi ri/rrfflw1l0, , 911t11diirtmmo d11r,nlri di rri11af. l,uaio,,,. 11tl/rOttsso d,lla 1tluio111rt1uist11 , dt/111/11rifitnio,,, t d1smfi<11%10d1r1/l,a« ra.u. • i1"11ants11, to11do la ltst• d,I 1imilt rh, disrri,,11111a1/I,ra, , rid,11ail sùnilt. Non di Miro JÌ Jralla, in rtaltA: il rnzi11110/t1Jris1t1. ; 11,111 idN•/oru , 111p1orts10 din4Hmo, diu,imi11a1it,o , ro1t1bdJ/Ìr,o. Il 1110tomp;to ,ss,nvlli, - a parti 'flltllo 11mplirrmm1, po1,11i110,,11nttl, - ; di indivìd11ar, , <0111baJ1tnt,/,11,11f01"1zi4'isJ rllUiali tb, tsistono ntll' 11on10ilt1• li11110, d; lnd,,-ùl11ar,,d ,ul111111l1litu, fit10 a /t1rn1 911dl, rb, lfni1-·ora1111dntltnmi1111,110 - /isitamtnlt t sfirit11al11111111 - 11n «tipo• prtti10: il ti!o dtl/'110,no « ario » noito. olitt1pi,o , domi11a1or,. Una ptwaion, J; '/lltJlt diur,, fOltllVAliM rad, /11ordai /,,,,;,; dtl prtstnlt scrillo , po1rtìformar l'4'lO"ltnlo di .J,,; t1rlirol1, nti 911.Ji,dtl r,sto, ti bAJtnJ r;1U111mt'r1t11anlogià da ltmpo llU#lttlO aJ ,,,or,, in r,ari, 110/Jrlop1r,. Chi ; al (()tTtllll d,11, inJ111ini/1111n, on da ogsi d" 111B1«bo. /tn, da"" Piganiol, d11 Nfl Gin1b1r, d" 11nHarri1011t,1pr,srindtrt di!IÌmodisti ron1rib111dia '10i 11,,si dliii in proposito (l), di /À dllll'11p14rrn11,1nit,i011vnod.Jl11n•l11r"totnpòsit11J,11, istit11zio11i, dtl ,ost11mt, dti t11/ti , dtl diritto ro"'4.IIOscot,, ;J ,onlrttJIO , lt1/01111ta, lvolta ,ordii, 1alvolt1a1/triti, fra d111D//OSlt to11tttioni, , ,,on d11biladt/111rorri,po,td,nu d11/'1111d4i ,ss, ,J/4 r,i,iont l' 11,rtdtdii mondo t dt/111IJÌIIIf"Ofrit1 ali, 1r1111dtiviltà Mi~, pimord;ali. Q11tSl1l1olla dtllt oritini, ,; rinnov", in /ormt V'1fit,ndlt1 slorÌII 111ttt11ivadel nosJro poµlo, , no11 .,; è d11bbio,h, il rtaziJ1110 j1111,istp1d111dt1ad 11nt1rip,111di ,1111i,nnil4bil, in flllllt1 lot/4 to111roI, fori, OS<11dr,tllt1 sos.vtrJion, mo11dial,<Onltmport1n,11, da/111'/llalt d,p,ndtrd '4 10,/1 d,lri11tnt1nos/rt1rivi/td. J.EVOLA (I) J. J. BAOIOPtN: Di, s.,, ...,. r...,..,,, Heidtlbtti. 1870; A. PJ. 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Come ho fauo j,re:Klll\. n~i pr1.:ccde111a1rticoli il problema dei gruppi sanguigni esige una attuazione immediata in quanto ~ di urgente nc«ni1à per un duplice- scopo: primo per un fìnc K1entifico-rauialc, poichè la ricerca dei gruppi sanguigni de\"C cs~r<' cons1dera1a oom1,; 11 più grande progreHO compiuto nella scienza antropologica, dopo l'introduzione degli esami del cranio llCr opera d1 Andcrs Reuius, cd infine: puchè la moderna medicina ha ammesso nella pratica quotidiana la trashisionc sanguigna, una tuapia che 6no a poco tcm1)0 fa era considerata 01 importanza sol;une:nte storica e di carattere astolutamentc cc• cczionale. ).fa oc.:orrc chiarire, ricerca1e rorigme di tali problcmi onde meglio considerare 1. comprenderne l'importanza e la n«<'Jtità di una pratica allunionc. Circa le origini della 1er.\p1a sanguigna M"mbra che dehl>.111n esS<'r<'ricercat<> in Egitto, o, e n:-ni,·a usata J'ICr ra,·,·i,·are i Faraom colp1t1 da forte languore, od in Roma, poicM si raccoma che T:maquilla, la superba moglie di Tarquinio Pnsoo, desse 11 J)roprio .sangue per sah-are 11 nuri10 morente. Come ricordai il Tranquilli Leali, il sangue in questo periodo mitico veni,·:.i vropinato per bocca, puro o mescolato ad altre sostanz1.: oppure ,·cn" a u~tQ come bagno ricostituente. A tale propmito il Giordano fa presente che una principessa etlOpica, per conservare la carnagione fresca per "t e per i suoi ammiratori, fa~,•a bagni con sa.nguc di schiave Galle. ).folu secoli pili tardi, Marsilio Ficino nel suo e Dc vita I lumana• (Libro Il, c. ti) c:onsiglia,1a ai vcc:chi desiderosi di loni;evità di bere sangue di giovani forti e sani, garantendone un effetto miracoloso; d'altra parte quanto egli consigliava avevano già affermato Plinio nella e Natnrae Jlistt>riae • e Ccl50 nella 20 sua e Dc re medica•· L'lnfessura nel 4 l)iarmm rerum Roma• narum • riporta che nel Luglio 149i, un medico giudeo voleva dare al morente lnnoccnto VIII, Il sangue estratto da tre fan. ciulli sui Jieci anni, appositametlle uccisi, ma al diniego del Pontefice di attuare tale abbominc,·olc pratica il malvagio rrtedioo si diede alla fuga. Tralasciando quanto può argomentarsi al riguardo dal~ opere del milanese Girolamo Cardano, in cui l'accenno alla pratica tra- ~fusoria è c,·idente e non dubbio (Contradic. Mcd. libro IV, c. 6)1 il ,ero e geniale m,•entore della trasfusione 1a11guigna si de,·e considerare un altro Italiano, Francesco Folli, nato a Poppi nel Casentino. il quale in una sua operetta cSutla cultura dc.Ila vite> considerò pc:r 1,rimo la trasfusione di sangue come meuo terapeutico e risloratorc del corpo umano: geniale idea, che era stata da lui hn dal 1()54 manifestata al Gran Duca di Tosana Ferdi• nando 11, e al qHolc piacr,,do la no1•ilà, fu da tu, ,nt:dtsimo 11'4!• nH1t,.lala • e bcnchè non a,·eHe a,•uto da quell'evoca una attua• 1.1onepratic.l, nei secoli seguenti anJù :t.tmpre pi(1 imponendosi 11ellepr.a.tiehc:terapeutiche, assumendo gr::mde imv<>rtanza ,olamcntc dopo ia 1copcrta dei gnippi sanguigm. Fino a pochi anni or sono, donare il prOJlrio sangue era con• siderato come un atto eroico, che solo un grande amore pote, a far compiere, tanto più che le inC\'Ìlabili mccrtczzc Jclla tecnica rudimentale facevano ricorruc ad cs:,o quale e cxtrcma ratio• quando ormai tulio era stato ten1ato, e la speranza di vita si aggrappa,-a orm:ai disperatamente solo alla fede cd al miracolo. In questi ultimi anni la emolt'rapia ha fatto passi da gigante, accuratamente perfezionata dagli studi moderni, talchè oggi 1>uò dare risultati mirabili, o.::gi eh< non si conta pili 11 numero delle vite umane che una pronta trasfusione ha salvato dalla
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