La Difesa della Razza - anno II - n. 5 - 5 gennaio 1939

L'Elemo, cu.l noi ubbidiamo, il nostro Dio à solo la Patria, realtà idealo che ha espressione concreta nel sangue purissimo o nello 'rirtl) eroiche della Razza llalloa, Respingiamo quindi qualunque re,Ugione lntemazionale, che dietro la maschera di una utopistica <fratellanza> comunialoide, tenta led.ero o negare l aocrt valori della noatra Raua. 'J~ .. ~ Ad Antonio Dolcema.scolo ed ... al •uoi CC· merati ci limitiamo a domandàre so ciò che finora slam.o andati osaenando su questo 019omonto non abbia in qualche parto ~ tu.locambime il toro punto dJ vista e almeno cre,ato qualche dubbio, specialmente riguardo al dualismo aistiano, all'immanen• ia. e al c:r6d.ere,che Dio aia .soltanto la pa• tria. Vorremmo inoltro l(ZJ)Ore quando la Chiesa abbia condannato il Rinascimento o di qu.alo Rinascimento 11 troni. E che ex>aa abbia da vedere la Chieaa con le religioni intoma:zlonali comunistol•li. AntonJo Oolcemaacolo, i suoi oom.ercti, od anche ConC9tto Carone leggano oro ciò che cl 1crhe un kusd.•ta univoreltarlo di Pola. ~li si chiama Enrico Ccttonaro, · ed ecco la sua lettera: e Leggo auidu.amente la Vo1tro Rivi1ta o quindi non ml à 1fuggilo l'orticolo " Rau:a e Cattolkes.imo ", lntorossanto .soprattutto per. eh• rtnla I sentimenti di un giovane 1tu· dente della nuova Italia. Permettete che lo, pure giovane e studente universitario, ml rt•olga direttamente al ccunerata milanese, augurando che il mio oaompio 1ia 1egu.ito da altri, allinchà la gioventò. fascista si conoscu e si •cambi la parola anche da lontano per meno di rivisto, quali la Vostra. Dunque, caro camerata liceale di Milano, '° ml ri'folgo a te, o tu ascoltami, tenza peraltro credere che io abbia la pretesa di darti degli insegnamenti, bench• abbia qualche anno di età e di studio pi\). di te. Io voglio darti .alamento o oamerateacamento dei consigli. Evidentemente 10 e tu andiamo perfetta• mente d'acoordo per l'eguale lede fascista che ci anima, ma abbiamo dei punti fondamentali di divergenza. Esaminiamoli. Anritutto tu ~oplori quel comma del decalogo raz:.dsla (" La concoi.ione del rani•mo In Italia deve onere trottata da u.n punto di TIiia puramente biologico senza intentloni filosofiche e roligiose ") che lo credo inveco denato dalla aaggeua e dall'equilibrio tut• to latino del gruppo di 1ludlosi lascisti. Era n.ces.sario inlalti che nell'animo del popolo italiano riCl't'etae il suo giusto posto la " cotd•nza di raua ", e non il " delirio di raz. za" (vedi "Rana e percentuale", nel numero I della Rivista) al quale " delirio" mi Nmbra perlcolotamente Ticino quel tuo "•u• blimlucml il sangue " che mi à balzato su.• bilO agli occhi. Non lasciarti quindi traspor• tare troppo dal tuo entusiasmo, che non voglio dire sia biasime•olo, • non lasciarti andar. a c•rte Ira.si ri8onctntl ma molto dbcu.• tlbill come; .. tcuparo le ali ad un sublime ritorno alla vita" o " riconoad.mento di va• lori •rolci puri ed eterni "I "Come pu6 un giovane " tu dici "che allra'rerao gli 1tudi classici vivo noi mondo pagano, eoc. ecc... non vede,- nel raulsmo anaitutto Il rinato culto della natura, mistico e pwo7 ". Certo non si può non vedere ·quello che tu dici, se non 11conosce che il mondo pcJg"ano,se non ci •I nutro che di Carducci • di Nietzsche, so non si sente pulsare nelle nne che Il ritmo del versi dannunziani. Ma •e intelllgentemente si con1ldera tutto ciò che fu dopo il mondo pagano, e se d cor• ca altro pane 1plrltualo. oltre quel!~ ollerto dal lilosofo tedesco e dai. due poeti ilalia• nl cilad, alloro •i potrò con•lderare Il raz- .Zl1mo,senza per quHlo · ndere In euo " il rinato culto della natura mistico e puro". Ma tu prosegui, ancora piò. audace: " Perch6 .sopportare una religione che umilia la vita, che al principio del suo dogma con la concezione " immacolata " bestemmia l'am~ re purissimo ecc. "Non parlare di bestemmio, caro camerata! Sei tu il primo a lanciarne, 1on'Z(Jbadare ciò che dici. Evidentemente in fatto di dottrina cristiana tu sei terra terra. Si vede che nell'ora di religio• ne, con la scusa che non la puoi .sopportare dopo un'ora di "sana IUoaofla kz.sd1ta ", tu boatament• te la dormii Se Jossl stato .svoglio, chissàl, Ione avresU evitalo Il groa• so enore in cui 1ei ceduto. Errore Imperdonabile In una persona colta e che, per giun• ta. protende di criticwe ciò che cosl male conosce. Sai che cosa dice li dogma del• I' "Immacolata Concezione··7 Dice che la Madonna lu concepita senza il poo::ato originalo. Essa venne al mondo " immacolata ". priva cioà della macchia della colpa com• mossa dai primi genitori, che tutti portiamo nascendo e che soltanto Il Battesimo toglie. Questo signiJica Jorse "bestemmiare l'am~ re purissimo"? Tu certamente confondi un dogma con l'altro! Non basta: tu àccu1i il Crlstianosimo di negare " ciò che • al principio della vita stessa, l'eroloa volont6 di potenza!·· Bella Irose anche questa, bello qu.ell' "eroicc ··, quel " volontà ", qu.ol " potenza "; ma son po:rol.e lanciate 16, tanto per far colpo, por• chè ad u.n rigoroso esame, chiunque abbia anche una medi.ocre cu.llura Jilo.solica, ti dir6: che al principio della vita u.mana (vita razionalo) sta non la "volont6 di potenza" ma la " volon16 di conoscenza ... Non scordarti, perbacco, che l'uomo ha una ragiono, e, se la sa usare, si stacca da] bruto appunto per questo do1iderio di 00nosceN1. In quanto ad eroi•mo, ti posso dire che l'etlcc crisUana è su.porlatlvamonte eroica, e pro• suppone in noi una volont6, una tenacità, una C08tante fermezza. Ma tu dimostri di conoscere assai su.perliciolmente quesl'elicc e t'immagini che quella " rinuncia" che sta alla sua baso, sia un abbandonar le braccia lungo il corpo fiOC<:Qmente,e non in• vece una continua ed eroioa lotta. Voglio domandarti poi: che coea Intendi con quel tuo " sana liloaolia fascista"? Sana e fascista sono belllssim.i attributi, ma quel " filosofia " in mezzo, mi 6 sospollo e vor• rei che tu chiaristi. A che corrente liloa~ fica tu alludi? Materialismo? No, non sa• rebbe nà sano nà fasdstal Allora Idealismo puro, o Spiritualismo o Realismo? Ti laccio queste doipande, perchà. lo, dopo un'ora di filosolia (sana o fascista), potevo benissimo •apportare un'ora di in•egnamonto religioso, anzi vedevo in molti.uiml punti accordarsi la dottrina filosolioa; e queUa ?$ligloea. Oro per te ,uccede al contrario. Vuol dir$ che un altro tipo di lilosolia li 'fieno inMgnato, (menlre la religione rimano sempre queUa). Quanti tipi di litosolia fascista cl sono al. lora? E 9iacchà siamo in argomento, ricordati le frequenti frasi del Duce: "Lo spirito à •u.porlore alla materia, la pio,ga, la domina". Ora, e cosl rtontriam.o nel campo del rozzi.amo, so lo spi.rito non Ione qualche coaa di diTorao dalla materia, diurso dal sangue (che tu dici d.ò che à pi\). puro nel• la vita), ma fou:o inuce un prodotto di que1t'ultimo (rau.lsmO .. filosofico"), le fra. •i del Duce sarebbero senza tenso, perch6 vorrebbero cliro che Il pt'Odotto della materia (che non può essere che materia) à supeI>irettor. l'NpcmaabUe : TELESIO INTERLANDI riore o doma la materiai (Scuso la ripetizio• no, ma sai bene che in filosofia non d •I bada). Ancora qualche parola. Non à allatto « ripugnante>, come tu dici, dopo aver lmpu• gnato il moachetto andare a rinchiudersi in "oacurl oraloril ", e non 11perde allatto " la rellgiol19 della vita o della natura, e l'am~ re alla lotta". E' chiaro che tu in quegli ora• tOlil non cl sei mai stato, o quindi non sol nemmeno che cosa ci si vada a lare. In quegli ··oscuri oratori!", caro ccmerala, si chiede o si acquiala la vera religione della vita. la forza per nu.ovc lotto o nuove vii• torio, la tranqulllit6 della coscienza, il corag• gio por nuovi " eroisnll "I Non ti citerò, per• chà gi6 6 slato fatto, nè rìeramoscc nà fanfulla, ma un grandissimo scienziato: Gugliel• mo Marconi; un asso dello sport: Gino Bartali; un letterato dell'Accademia d'Italia: Giovanni Papini; e potrei continuare l'enu• mer(l'Zione citandoti grandi e piccoli, illu1tri ed i;noli e soprattutto giovani studenti, che apertamente professano una religione che, lu.ngi dal bestemmiarlo, sublimiu:a " l'amore purissimo ", elevandolo a dlgnll6 di Sacra• mento, e condannando le unioni che non abbiano per scopo la procre0?.ione di nuovi esseri, Amico oa:ro, ho finito, accetta questi miei consigli, e corea di conoscere meglio tanto ciò che intendi c::!icare, quanto ciò che Intendi dilendoro. Formati una ealda cultura, nutrendoti soprattu.tto di pane spiri• tuale italiano. o so pure vu.oi uscire a cercare 911 autori stranieri, ricordati che oltre a Nietzsche, ha lasciato qualche cosa seri!• lo anche un Pascal. Ora ml rivolgo a Voi, Signor Direttore, pregandovi che questo mio scritto abbia In qualche modo la posoibillt6 di essere letto dal camerata milanese, o dagli altri su.o! coetanei che la pensano come lui>. .f~(,a,~ Abbiamo soddisfatto il desiderio di En• rico Cattonaro, ed anche noi aspettiamo che I giovani lasciati d'Italia, da quelli di Sicilia a qu.elU di Pola, possono fra loro meglio conoscer.si, per mezzo della nostra Rivista. Non è oro il caso di dito a Enrico Cat~ tonaro che non siamo tanto persuasi che sia proprio il desiderio di conoscere ciò che di1tingu.e l'uomo dagli animali, perchà a questo pu.nto la di1cutsiono dovr6: glu.ngoro naturalmente, e vi glungor6:, se i nostri giovani lettori o collaboratori di questa rubricc si decideranno a prendere la strada bu.ona, la nostra, l'italiana. In latti, un carattere ha finora mostrato questa di1cu1.1lone, purtroppo il ccrattere 1leaso del nostro Insegnamento 1colastico: molta lilosolia, molto idei• imo. E' qu.oslo davvero un carattere nazi~ nale? Co no dovremo rendere conto. Intanto ascoltiamo la parola d'un insegnante, che non disd&gna di partecipare a una dlscus• slone di scolari. E' il p,of,. Francesco Mo:- rinucci di Guarcino. Egli cl scrive; Ho lello 1·ar11colo e Rana e Cattolicesimo> pubblicato il 20 COrT. Mi permetto lm rilevare come l'autore, tra. I molti pii). o meno giusti consigli dati a qu•llo studente paganeggiante d'un li<:90 milanese, abbia trascurato il pi\). importanle: quello di studiare la Religione. Non si puà apprezzare ed amare un oggetto se non si studia e non si conosce. Studiare la Religione, lo:condo anche in modo di auperwe le lacune dell'insegnante, è anzitutto un preciso dover,e di quello 111.1denle che nella sua lettera. dimostrava di non conoscerla aflatto. Stam.patort: Società Anonima Istituto Romano di Arti Grafiche di Tummlnelll & C. • Largo Cavalleggeri 6, Roma

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