La Difesa della Razza - anno II - n. 5 - 5 gennaio 1939

\ . che questi nuclei port&\'tlno con loro una preziosa esperienza di vita agricola. i\Ja f>er r,omprendere il pr0<:esso 0<:corre ricercare quello che aignifìca l'agricoltura per l'alpigiano e conoscere la montagna, e specialmente l'alta montagna. Sulle Alpi, ad esempio. possiamo \'edere delle opere di bonifica addirittura inconcepibili per la gente del piano. Si tralla, a volte, di pochi metri quadri slrappati al monte con trasporti di terra, e dove il contadino semina e raccoglie uuo stentato grano. Sono bre\·i terraue artificiali che trattengono. conlro lo slavamento delle acque. la terra coltivala. E' l'utilizzazione istintiva e razionale di ogni metro quadro di!!ponibile. Tutto questo, creando un legame tra l'uomo e la 1erra. ha radicato nell'alpigiano una particolare fisionomia fisica e morale che nei tempi storici è stata feconda alle civihit del piano. Questo legame e quesla priorità di insediamento mai abhan, donalo hanno per1t1C$$On, ella montagna in genere e sulle Alpi in specie. la J>ermanenza di gruppi che dal punto di ,•ista raz• zia!C' si sono consen 1ati omogenei attraver&O un lungo volgere di secoli e che dei primith·i stati com.en·ano ancora alcune forme arcaiche di vita che, ad una prim:t riflessione. si do. nehbero p,msare scomparse. l\fo oggi, come abbiamo accennato, assistiamo ad uno sgre• lolamento di queste ma!!-Seetniche che, da un cinquantennio o poco più, sono animale da un movimento di slillamenlo al piano e da un dinamismo molecolare che determina frequentissime migraz.ioni individuali. Sulla base cli tavole statistiche formulate nel 1931, facendo uguale a cento la popolazione di una larga fa.scia alpina al 1Cl70. i numeri indici dello sviluppo demografico discendono a 97 per le Alpi Liguri-Piemontesi, e salgono a 132 per le Alpi Lombarde e a 124 per la montagna .At~ina; ma queste cifre sono fali!ale dal forte aumPnto demografico dei centri mdustriali erroneamente ma for,mtamenle inclusi. Difotti basla pensare che per la montagna lombarda dove l'indice sembra sccenna.re ad un più netto aumento, in realtà il numero dei <'Omuni in regresso demografico, nel breve decorrere di 50 anni. è pa'-..ato .dal IO% al 30 %- Occorre, però. specificare subito un punto' tli primaria importanza. el denunciare lo sgretolamento e la diuoluzione dei gruppi al1,ini, non si vuole C$8hare l'isolamento in cui sono rimasti chiusi per tanto, per troppo tempo, e che ha fatto sì che man•· teuei\.~ro quella particolare omogeneità: e primiti,•ità. fnfotti questo isolarsi. do,·uto in gran parie alla morfologia dell(' sedi montane, ha determinato, a p0<:o a poco - come a Planòl in Val Veno~ta. portato come più tipico esempio al CongrCMO per lo sludio della popolatione, tenutosi in Hom1 nel 1931 - un ahissimo grado di consanguineità. L'illolamenlo prolungato e la conl'.'anguinei1it. hanno inciso profondamente in ~enso negativo su le qualità ftsiche e morali tlei gruppi in esame, con un conseguente impoverimento della ra;,..za. fn,'ece per ciò che riguarda la razza italia1_1aci !li deve OC· cupare e preoccupare in quanto il fenomeno denuncialo è un fenomeno di spopolamento rurale, in quanto cioè, sempre J)iù .sp~o si trovano in monlagna case diroccate e abbandonale. mentre cedono e rovinano in pochi anni le opere di piccola honifict:. frutto del la,•oro di :~r~e generazioni. Più volte direllamenle o indirenamente è staio affermalo quello che l'elemento rurale rappresenta per la razza. Esaminando l'uc,rno a confronto con la natura tro\•iamo due processi che si com1>enctrano a vicenda e che rappresentar.o due momenti della sua storia: un momento s1:11ico e un momento dinamico. Questo particolare aspetto della gente agricola della montagna. per l'h:i!ia, che ha b. maggioranza dei suoi confini sulle Alpi, si impone alla maggiore consiclerazione, perchè uno spo• polamento delle Alpi verrebbe u prh,arc 111 nazione dei suoi J>iù naturnlì difensori. A lutti gli alpigiani si potrebbe estendere di diritto quello clic un secolo fa Melchiorre Gioia scri"·eva rigu::irdo agli agricoltori valtellinesi: « ... im·ece di essere gravati di 1.-enso.meri• terebbero un premio per la loro infaticabile attjvità e per le loro fotiche ... > e potremmo anche aggiungere che debbono C$SCrcincoraggiali e difesi per l'opera di lulela che svolgono, perchè non s'ingrossi la schiera di quanti, co11 l'abbandono dell'Alpe, sono ,·enuli meno a questo sacro com1,ito nazionale. GIORGIO LUIGI BERNUCCI Contadine di GreNOn.ey in costume.

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