La Difesa della Razza - anno II - n. 5 - 5 gennaio 1939

< in un modo vistoso e dai gesti vivaci. e Un e clan > asiatico nelle sabbie della < pianura prussiana. Strellamenle unili e uno all'ahro e separati dal mondo, essi e vi\•ono volontariamc:nle in un ghetto in· e visibile. &si non costituiscono affatto e una parte viva della naiione, ma ree stano nel suo corpo come un organi- < smo separalo>. E' questo orgoglio che ra fingere ai giudei di senire devotamente il paese O\"C vivono, salvo quando gli interessi di questo paese vengano a contrasto con quelli propri alla loro razza. Quali armi ha per la sua conquista l'esercito invisibile d'hrael? Un'arma: il denaro, un metodo: la corruzione. Attraverso queslo metodo, che utiliu.a in pieno l'arma che Israele possiede, la gi.udaizzazione del Mondo ha fatto gran• di pas.si. Il materialismo che crea un prezzo ad ogni sentimento è il più gran• de alleato dell'avanzata giudaica. E per questo il mondo ebraico guarda con terrore non già a chi separa la sua \'ita da quella dei popoli non ebrei, ma a chi ha dettato al Mondo i principi di una morale per la quale lo spirito do• mina la materia. La separazione dai non ebrei, è anzi pu i Rabbini di tutto il mondo il coronamen10 delle loro aspirazioni. La certezza che dall'esercito degli ebrei non un soldato potrà più disertare, e che il sentimento di solidarietà di razza sarà ancor più forte li fà felici. Ma non è pos- ~ibile che una razza clic era riuscita at• lra\'erso il paziente lavoro S\•oho nei secoli a creare una morale e un si.sterna, r:el quale l'oro era padrone, perdoni a coloro che proclamano la superiorità as· 50Juta dei valori dello spirito, quei \'alori dello spirilo che non pos..<LOneouere comprati con \'&Iuta sonante. La corruzione è il metodo largamente jlratica10 dalla penetrazione giudaica. Il «goi >viene prima ridouo in condizioni economiche pietose, poi comprato. Gli ebrei, forti della loro istintiva solida· rietà di razza po§Siedono su di lui la !'Up<-rioritàdella ricchezza. Su questa superiorìtà basano le loro manoVTe, corruttrici, e il e goi > il più delle ,·ohe è un affamato che capitola, non un ingordo che si fa corrompere. E' ~ibile eliminsre l'orgoglio degli cbre.i, primo ostacolo alla scomparsa e alla soluzione di un problema ebraico? Diecimila secoli di storia dicono di no. Troppo radicato è nell'animo loro il desiderio di dominio. Un solo meno esiste cd è quello di ricostituire con i vari milioni di ebrei &parsi sulla terra una unità statale con proprio territorio e un proprio sistema <'COnomicoa ciclo chiuso. In questo mo• òo solo, dice De Vries, si evileranno i conia.lii tra ebrei e non ebrei, si elimir.erà ·la Diaspora, causa di tuUi i mali e si darà ad essi la giusta misura di quel che essi sono e po$$0no essere. In questo momenlo però siamo ancor:1 lontani dal tempo in cui il regno di Israele potrà risorgere. Sia pure in modo diverso da come l'ha sognato il popolo eletto. Per ora siamo nella prima fase: ,epa,- ra.zione. L'altra fase seguirà prima o poi e forse allora l'ebreo errante troverà la sua pace. E gli altri popoli, nel mondo, troveranno la loro. G. PODALIRI 31

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