E POLITI()A. E So•leti considerarono giunto il momento di prenderla direttamente sollo oontrollo. Qualche anno dopo fu lormota e L'a.uociozione degli uomini di colore > "mpre IOl'gamente ,unidiata da Mosca. Ad acuire la propaganda runa hanno concorso due fenomeni: I' etiopismo e la guerra economica contro l'Italia. Dell'etiopl&mo diremo in breve che tale era il nome dato ad un movimento JXm• negro africano, movimento aviluppato dagli agitatori russi che dilfondeYano il grido e l'Africa agli Africani > - dottrina nera di Monroe - in nome di quell'[tiopia che a torto era creduta madre dei popoli africani e ehe per la sua indipendenza rappresentava l'ellicace dimostrmione per I negri che i bianchi non erono I dominatori auoluti del continente nero e che si p,tevo loro resistere anche con un certo successo. Inu1lle dire che la conquista dell'Etiopia ha annullato l'etiopismo con indicibile be· neficio della nostre raua. e con duriuimo danno per le mene russe. P11leelegla del ucgro e preNllgltt del blnneo La guerra economico contro l'Italia al• tuavo una panesco aolidarielà dei bianchi con gli etiopici, solidarlel6 che miravo in sostanza od uno aconfitlo de11·1tolio, rap. presentante della ro:ua bio:noa. Lo: leggenda dell'invincibilit6 del bianco, se ('[. liopia fosse riuscita vincitrice grazie al 'delilluoso tentativo del sanzionismo, sarebbe caduta ed avrebbe costiluilo uno soocco tremendo per luHe le Potenze europee stobiUte in Alrica. Si pensi a quo:li funeste cons99uenze avrebbe potuto portare questo no:sc1tnte e creacenle senao d'orgoglio delle razze di colore sulle quali il lollore morale ho una importanza tanto notevole forse quanto quello della lona militerei Sarebbe slato come il cadere di una bendo dagli occhi delle pe>polOJ:ionl coloniali: e Abbiamo vinto i bianchi. dunque siamo pari se non su• p.-:riori ad essi! Perchè dobbiamo allora et.sere loro sottoposti?> Idee orgogliose quo• sie ma che sarebbero indubbiamente slot@ corroborate ed ìngiganlile dalla propagan• da russa. Coloulz:,,azlone ltullann: ,·eru uabudoue di t•h•llth Lo: colonizza:r:ìone europeo: in Africa dunque è stata quasi sempre troppo pieno: di errori, e d'altro porte spietatamente sltutlotrice e meroonlilisllca, oltre che noncurante del presllgio di rauo e del futuro del bianco in Alrica. Per fortuna dello razza bianca la colonizz0:tione Uallano attuo la vera misaione di ciYill6 In terra d'Africa. L'Italia indica, ricorda ed ommoniac. cho la rozzo bianco - la civiltà europeo - ha uno gronde missione do compiere nei confronti della rcrua nera, missione ch'eeao svolgerò sopratutto mediante li suo prestigio crescente per l'alfennorsi della Poe. e per l'elevozione d•iie delle popolazioni del suo Impero. Questo denolo uno apirilo di collaborailone e di umanità nuovo nello trodh:ione coloniolistioa europea nelr Afrioa che rappresentava lino od oggi {aopratlullo per la Francio e l'Inghilterra che ne posso• dono cosi gran porte) un campo di conqui• :sia e di slrutlomento più che dì stabile colonizzazione. Inoltre l'azione di penelzazione demografica dell'Italia in Etiopia ooslituisce un profondo rivolgimento dello situazione reciproca Ira razza bianca e nera: comincio od affermarsi il principio che bisogno diminuire l'importanza def triste simbolo delle decadenti vecchie Potenze coloniali: lo schioccionle inferiorità di numero dei bianchi in confronto dei neri anche lò dove le condizioni ambientali ed economiche permetlono o fovorlacono la coloniuozione bianca. Lo: dimostta:r.ione potrebbe esseme anche superllua. mo per ragioni di maggiore el• licoda indicativa daremo qualche cifra dello mossimo eloquenza ed inoppugnabilità. Nell'intero continente africano lo popola• :r:ione bianca è otluolmente dì soli quattro milioni su di un 1otole di ciroo ISO milioni di abitonli. Oro vogliamo far rilevare che )'Jtolio dopo appena pochi mesi dalla definitiva padlicazione dell'Impero vi svolge una potente azione di penelrazione demografico: è no:o che o diecine e diedne di migliaio asc.nde il numero dei lavoratori italiani in Etiopia, senza coniare le notevolissime lo~• militari dislocatevi. Oro, dopo poco più di due anni dall'en• Irata vittoriosa in Addis Abeba, la capitole dell'Impero ho uno popolazione me• tropolitano vicina ai 28.000 abitanti (dlro: resa nota recentemente). Fermiamoci su questo numero, tenendo ben fermo che ai tratta dei bianchi residenti nello sola capitale, per !ore dei porogoni anche stupe• lacenti. Nel Congo Belga, ove è consloloto una loYorevole condwone di e habitat> per l'europeo, non ai è avYerato il popolamento bianco nemmeno 16 dove le ricchezze della natura avrebbero Qiuatilicoto. anche dal punto di visto del reddito. una maggiore affluenza, come nel Colongo, vero parodia.> terrealre: in tutto il Con90 Belga, vostiaaimo (grande più di due volle l'Impero italiono) ed appartenente da vorii decenni al Belgio sono appeno 17.500 cittadini di questo pae": vole a dire non molto piò della metò: della attuale popola2:ione italiana della solo Addis Abeba! Il Kenya, dopo cinquant'anni dall'OCC't.l• pozione inglese ho un numero parimenti irrisorio di bianchi: 17.000, oumero ugualmente inaignificcnte giò nel conlronli della solo popolazione dello capitole dell'Impero E cib mentre il Kenya, che è pur grande quonto met6 deU-Abiaainla, ho buone con• dizioni per il popolamento bianco e sbocca su una vaata costa atlantico, oltre a godere di un vero e proprio mare lntemo, il lago Vittoria-Nyanza dello superficie di drca 70.000 tmq., condizioni queste J)Z"iVi• legiate per la penetrazione demografica europea. Ancora: in tutto il Tongonico, vasto non molto meno del nostro Impero, gli europei sono poco più di ottomila (a circa venti anni dal Mandalo inglese), cioà nemmeno la ten:a parte degli attuali abitanti italiani di Addis Abeba. ltfllta, ,·eMsllllf"er11 della rnzzn bfaucn Potremmo moltiplicare i paragoni e le cilre, ma non ci sembra necessario, aopratlullo ae si conaidera che si.omo oppena agli inizii - dillidlia.imi e richiedenti grandi sacrifici, come è notu.roie - proprio per es.sere al principio, dello nostro colonizzazione demografica. In breve conduaione si pub ben dire che le teue africane dell'Italia vedono raffermarsi di una nostro molteplice missione di chiltò, missione benefica per tutta la razza bianco e riacqui.sitrice del necessario Pl'•- sligio nel confronti della razzo nero. NICOLA MAR.CHITTO 21
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==