' UNITADE DAGLI ETRUSCI Perugio:: Fonte di Picn&q Una atatua. S uperata l'antica tesi che definiva gli etruschi popoli immigrati dqll'Oriente, per stabilire il concetto che li ordina come popoli italici sorti dall'evoluzione dei nuclei umbro-centrali; possiamo affermare che la stirpe italica ha avuto una linea mirabile di continuità e di purezza a1traverso i secoli. I più nobili ed immortali monumenti dell'arte ci tramandano e documentano la mancanza di qualsiasi inquina:zione e profanazione straniera. Il destino che ha dato al popolo nostro una supremazia morale e materiale, con la politica nell'impero romano ed in quello fascista, con la fede e con l'arte nel medioevo, con le scienze ne· tempi moderni, ha conservato quella unità etnica e razziale senza della ·quale gl'italiahi non avrebbero potuto tante volte risorgere e ricostruire la loro potenza. L'impronta tipico ed inconfondibile del nostro popolo, espresso nei volti dei condottieri, dei politici, degli artisti, dei santi e dei poeti è quella del dominare. In ogni effigie è scolpita la forza irreducibile di temperamenti nati al comando e alla guida, sia che si esterni con la luce della santità, sia con la rigidità del _guerriero. Non sarà azzar• data la nostra effermazione quando diciamo che anche un santo come San Francesco è da definirsi un condottiero di spiriti, nato a trascinare le turbe verso la riconquista di una forza religiosa e politica che minacciava di crollco--eal tempo suo. L'arte di tutti i secoli ha immortalato questi dominatori, quasi sempre con lo sguardo elevato e diritto, segno di chiarezza e di volontà. Negli altari di tutte le chiese i nostri artisti hanno elevato le immagini divine senza che una coltre avesse nascosto il limpido mistero della religione come altrove; e fQrse anche dalla maniera di professare una religione si può rìconoscere il temperamento di una razza. Tutto ciò che i semiti denigratori del cattolicesimo affermavano essere idolatria, non è in fondo che coraggio di credere attraverso una immagine artistica ad una presenza spirituale ed invisibile. Lo persistenza delle caratteristiche ariana dagli Etruschi al Rinascimento è evidente. Possiamo senz'altro stabilire che gli Etruschi non furono mai inquinati da popolazioni semite. Se ebbero scambi commerciali ed artistici, questi furono fatti con il popolo ellenico, donde la razza non subl alterazioni. L'idea.1e di' bellezza e di stirpe che i greci coltivarono e diffusero ovunque, trova in Etruria una tradizione forte e decisa. L'architettura più solida. più rude. più definita. La confederazione erige mura ciclopiche, innàlza templi, apre porte solenni e grandiose da cui deriveranno gli archi trionfali di Ròma. Roma per i primi secoli adopera artisti etruschi per le costruzioni e per le sue Peru9ìa: IpocJeo dei Volumni Una atatua.
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