ramo incomincia a intrislire \'iene schiantalo, appena un animale 11011 può più lottare soe<:ombe. Delle miriadi di &emi che il vento diffonde lontano sol1.nnto quelli sani possono riprodursi. gli altri non germogliano ne1>pure o dànno una pianticella che non potrà \'ivere a lungo. In tal modo brutalmente la natura pro,•,·ede. senza pietà alcuna per i singoli individui, a che le specie e le raz-Le restino sempre uguali a se stesse non !olo ma nella verpelua lotta per una vita migliore possano migliorare. La nostra morale ed i nostri sentimenti ci impediscono di trarre da questo ese:m• 1>iodelle conseguenze irragione,,oli; nella r.oslra società ci,·ile noi abbiamo il do- \·ere di tutelate onorevolmente chi è debole e chi soffre e non è certo l'Italia il paese in cui 110n si ailitino con ogni mezzo coloro che per la uzza co.;titui· scono più un peso che una forza. 1on è 1>erò senza ragione che dobbi11.- mo tro"are nelle nostre be:le e sane tra• dizioni la soluzione di questo problema della degenerazione intrarazziale. Poichè l:t soluzione è noia ai nostri Corli abita• lori delle campagne, i quali ben conoscono come dalla sanità del coniuge di· pende la sorte stessa della famiglia. 'elle 11ostre camparne il matrimonio non è questione di co1wenienza o di capriccio; è essen· zialmente un do\'ere. A questo riguardo bisogna' ri• cordare come l'an tica !!apicnz3 dei no!'tri rurali fa si che essi prìma di decidersi alle noz· ze indagano nella famiglia della .futura sposa e vwe• \·en;a questa nella famiglia dello sposo, risalendO a ritroso nel corso delle generazioni. E poichè nei paesi si conosce tulio !!i riesce anche a sa· pere se nella famiglia della futura com1>agna esistono delle tare ere<liiurie, rapj)resentate da pazzi. da idioti. da !!Ordomtali. ecc. e allora, a meno che la sfreuata pa.ssionc o il malinteso interesse non prendano il rn1Ha,·,·ento il matrimonio non av,•ienf': afhno. Ntllc città questo procedere così semplice e antico è completamente dimenticato e µer ignoranza o leggerezza il numero dei tarati eredilariamente si dìffonde ogni giorno di più. Questo - come ripeto - i contrario alle nostre tradizioni italiane e ai nostri sentimenti. Perchè è una cosa molto differente avere pietà per una persona che è naia disgraziata ed un'ahra tollerare la leggerezza di chi mette al mondo dei po,•eri ìnfelici. Del reslo la Chiesa Cauolica &tessa - come faceva notare poco tem1>0 ra l'Q5. serrntore Roma.rio - nella sua luminosa chktro\·eggenza ha sempre sconsigliato quei matrimoni dai quali pos!lll risullare una disa:ndenza minorata. Da quanlo ho esposto risulta chiaro come l'azione per la difesa della razza cìcbha 11ecessariamente essere intesa non ~olo come difesa clell:1 purezza del no• slro palrimonio biologico e spiri1uale ma anche tome difesa della sanilà di questo patrimonio. Un ben inteso orgoglio di razza de,•e comprendere anche la coscienza del gra• vi~imo tra tutti i do,·eri di mantenere sano se stesso e sana la propria discen• denia, Colui. che sapendolo, perpelua delle lare ereditarie compie un delitto ahrettanto grave di chi mette al mondo dei bastardi. E' da tale coscienza che dipende la ,·itloria della campagna rai_ziale in <ruesto importantissimo settore. E' necessario quindi che un'adeguata propaganda se· gnali a tutti gli Italiani i pericoli cost11ui1i dalle ta:e ereditarie, GUIDO LANDRA
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