La Difesa della Razza - anno II - n. 4 - 20 dicembre 1938

nu:nu perduto; e aUravuso il r,Wlit'O delle elegan:e e del lu.1.,0 ha nuto inizi.o &m naooo principi.o di di/Jeren:.ia."'Ù>M.Tak principio cM non aan-tnioo sullo base delle ragioni mo rali e delle rcsponMJ.bili.tà civili non polel},(l avere altro cfletlO clU! propagare nel popolo lo len.tkn:,o ~rw ftJ!iak.:.:a. il ~M.s,en:. la comodità dei dolci guanciali. Il primo iiruomo di qU,Citoindeboli~nlo ro::iale è slolO, come iè t'Uto, un Mrcilo de.Ua natalilà. Occorre a parer nostro bene ùolare q1U:stopunto di parten:(1 u ,; cu.ol ben comprendere l'all1.1aledecoden:a deUa popok;- :=ione fr1.1ncese.Q1U:l che è avvenuto in seguito infa.tti non è staio che lo sviluppo di questo proet!sso, le nu,ue rurali. ~i son,o diradate ollraJU dal mirauio delk grondi cil.tà; aJ, principio del secolo esse oosiùuivano il 41 fH!r ceni-Odello popofo- :ioM, ora .sono scese al 37, Nella città il popolo conli,uu,. n «rcarc lo comodità e il Mnessue none/tè a coltfoare quegli istinti di individuafomo in cui fa COnJi.stereesscmialmtnte i! principu) di libertà e che hanno il n'sultaJ.o di dO-llnt&gioretutU ù classi in q,umto è propri.o per essi ~ non si potrà mai raggiungere qudl'cquilibrio dei valori e delle pouibilità, fra cui cia.scu.no dccc S4fH!roollUmfH!rare le s,u ambi:ioni e trOl)(lre la sua giwta situa:i.one. Cli o~rai più umili. di qiu:lli maggiorn1er1U aizzai.i. dalla propo«anda conUU1islO. ,e val.on<> U-IIO ,ignora elegonu che scende da una lussuasa autonwbile. a..,sai spesso si divertono ad in.suluula o a lanciarle delle ossen,az.i(J,U iror1ichfl; non fanno oltretUJnl-0 pe.rò con l'automobile; di esso ,·inure uano .subito, sanno già di cl«! fabbrico è, qooli sono le sue caraUeristic-he, e ~ di.sculOno subito con 1.1,iocompclen:a spot"Olda e appassi-Onata. Cùiamo questo deuaglio tolto allo serie delle nostre osscroo.sUJni /aut pi.ù frtque,uemente in U:rrn di Prcmcia in quarùo esso ci dimostra che ~I cuore di questi operai si. nasconde fa.spirazione profonda di. possedere un giorno o /"altro uno cosi be.Ila macchina, e che se dicono delU male parole alla propn'etario. di eua non i puruo per ,nqnife.stare co,itro il lusso, ma t.e,nplicemt!nle per una ragi.one di gelosia, Abbiamo I.OCCOto l'argorMn.l.O ddle outom,obili non a co.10. Noi crediamo, se,ua at1ere alcuna intenzione di formulare un poradom:,, che la den.a.talilà fra.nttse, determinala. come ,i è accennato, dal bi.1ogno di agiate::a e di lus.Jo fin dal tempo dd seoondo Impero. è anda.ta a,ccen.1uando1isempre più, e spe• ciul~nle in qtu!lti uh.imi tempi. a cagione dell'(lutomobilismo. Non si potrebbe dire che di quanto so110au· ""'ntate le automobili di tanto siano diminuite le na.sciU; fra le cifre delle u,1.e e qud.le delle altre ci de,:-e e.JScre però una certa correlu=ione. Una famigliola borghese o di piccoli borghesi. a un ttrlO momento .si prcpo11e il q1u.tito: un"automobile o un figlio? E s«glie l'aulOmobile. Bisogna uuiungere a ciò tuui gli altri mmuti. piaceri: le villeggiature. le gite i.n compagNJ allo fine della m• ti.mana, gli allegri simposi co1t sciampal'na, cariale e fegato gra.sso. i vc:stiti ~cganti per la signora. fim- ,ruwcabile cagnolino che liu bisog,w di c1.1re.gli appartuna.cnt.iconwdi ma mkroscopici i quali. nelle CJ.St!mudune, 1011Q qtui.,i tu.Ili degli stutfi - J()re si studia non .,; S6 be,l-t che. cosa - con. una cucinella, i buoni /iqu,ori, le serate al ristorcmle, Non re11ano dunque nè spa=io, nè 42 quaUrini, nè pouibililii nwtuiali. fH!r i bimbi. /.,a genera=ione vivente prende tullO per sè; lutto assorbe e tullo dioo ra. Di quelle future e,sa n:on .si preoccupa me11onuu,1enu. Après moi le déluge. Oro è questo il pWUO in cui, la decaden:.a famigliare s'ima.esla dirttta.menle sulla decoden::a ra.;=iole. La ro==a cìoè perde la sua co.tcìe,t:.:a, il suo orgogli.o: essa conserva a11cora l'i.1tinto di. uislerc, ma non ha più queUo di persistere allrauer.to il tempo e di propagarsi aJ.tra~rso lo spazio. Per UJl modo un grande impero colo11iale 1,0,i signi/ioo più fH!r una na=U>neun'a/jermuzion.e di pokn:a e una possibilità di espansione maleriale e spiril.1.1ale,mo. soltanlo un. me:=o per procurarsi la ricchc.=:a o, nella pcgt,iore ipotesi, una certa ogi.alr:;:a. Tratla11do di questo argomento l1.1lltwia non si pui, far e a meno di acctn,uire al tr4«ico errore che commcuono i fron«.Ji - poicM: stiamo parla.ndo di loro - ma con essi anche tutti coloro i quali credono cM limilando la 1wtaliuì e le .tpese ,wn lievi, cM comporta in. Kf:M.re per una famiglia una numerosa /igliolan:a, pouano mi.gliorare le condi=ioni matetiali della proprio vita. Tutto ciò è illworio e stupido. l.a famiglia 11011 può e$Sere co11sidt!rola indipendt!ntemente dalla na:ion.e . limitand-0 il numero delle nascite si impoveriJce la naz.i.one, fl una volta impovcrila la na.:i.one wno proprio le fami&lie che cadono in miseria, Accanto alla stat.iJtia.i d,lla denatalità /ranct!se. che coincide con quella dcll'aunw1lQ delle automobili in cirro• lo:ione e di tari indici di Cf.lnu>dità e di lwso, ce n'è un'altra. q1U:lla dei COnlrib1.1cnti,la quo.le è ,,mplittm~nte spo1.~nto1a. RUulta da eua che i'co11.trib1U:nli, i quali nt!l 1932 avevano un. reddito SUfH!n·oreai 10.000 franchi annui. minimo imponibile, ernno 2,080.164; nel 1933 trono l.922.170; nel 1934 t!ra• no l.920.408; nel 1935 erano 1.754.035; 11d 1936 era110 1.645.988. Non abbiamo le cifre degli anni sucassid le quali ,wn posso11-0essere che più allar,rwnli. tenuio co11t-0sopr ullllllo delle diverse 1val1.1ta:;ioni. dd fronco. Qu.e,te tutuwià <'i dimoslrono che in soli cinqut: anni la mOJ.S(Idc.i contribu.enli ,n Fràn.c.ia è diminuita di 435.176 imilà, cioè di oltre il 20 per cenlo .. Parlando della decadenu, demografico francese che, come. si f! i:isto, è e"'en:ialm.ente raz.:iale. .,; ho in genere una certa lett den:=u. che scn:;'altro po11iant0 conJidcrare morbo.J(1, ,,d auri• buirll-t! le oowe al vi=io o ad altre ragioni mistrn"ose. St!mbra a noi che nienu di qut.tto sia vero; il t•i:io potrà intn~nire in: una urta misu· ra, ma 1olto11to come /altare psico, logico. ,i.on .sociale.. I.Al ma.ua te11de a non procrt!Ore per ragioni men:o .tpecificlte ma più i,1q1.1ietanti: 11n procurarsi cioi. ri petianwlo. un po' di agiote::o e 11,i tenore di i:ita superiore alle sue possibilità., E:' quc.flo il dramma ddla francio. Come 1.1n organi.Jmo che noti ha più un i.flin10 su/jicicflllm~nu a&ire.11ivo per ctr· corsi un'abbondante alimen.ta=ione. es.sa lrn incominciato u. ma11giart! .,è st,sso. Il ca,wibalismo non esistt" .soltanto fra i sefrasgi; ma anche fra quei popoli che, SMm mangiarsi i propri figli. il dae .10rebbe contrario alla così detta cfriltà e al bu.>n g1.1• sto. im~di.scono che tUJJoono per potersi mangiare gli alimenti di cui, FRANCESCO SCARDAONI

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