La Difesa della Razza - anno II - n. 4 - 20 dicembre 1938

dellafamiglianFrancia cucina ero11omic(l che tlcu! dare una 1JctXlcllu cli min<'Jlra uri o&ni ciuadino. E ~rlanlO, Jcmpre s«ondo i principi deni«ra• tici. la /amit,lia rtsla qualcosa di 1JIOCC1Jlo dalla compot,int 1Jla• tale, quolclie rolla in a~rlll opposiz.ione con e.ua; i, tulio ,ommato, una porta chiusa Jul piancrouolo. oltre la qualr Ji fa il com-0,lo proprio, it1lC/JO nel Jen.so più forgo. E qui 1i ri1'#•fo uno det,I, elemettli pJicolot,ici più importanti tre quelli clic sono più Jirma~nte re1po11.sobilidel dttUdi1Mnlo /am.ilùrre. QueJfelen«!nl.O è fet,oismo il quale. oro. SOilo forma di conwditi, e di IH!tU!ISere, ora JOllO forma di aspira:ione nwteriale, di avidil.a, tli piacere, .sta (I/la base di un Jauo nwmlc roJÌ decisivo nella 1,~·,a Jell'U-Onw, come è la crtts::.ione ddla famiglia. la Jomit,lia, in nitri termini. c»me lo Jlal.O cui si octtNW1'<1 pìù scpro, no,a può euue co,uiduoJa i,a alcun modo il oompo tfo=ione e.1elusir:odi certi stnlimenli i quali pure usl'ndo assai .•cusobili. ,wn sono i piU nobili per fimliui<luo, nè quelli precisame,Lte che pouano &ìo1,'0rc al suo ptrft:ioriamttUO. I.A f<1• miglia considerala all'infuori. del piacere e del dolore è inrwn::i lullo un don!rt il quale si prtunla al cittadino con un in.sitmt di responsabilili, e di neauità morali da oon poter costituire mai ptr lui un luogo di wllo riposo nè di intorpidime.11/0 psidaico. Quando fo famiglia è pt:r l'ap1,unto lt, condi::io,ie di u11 do,,,ere prn:iro e il punto d'incontro di un insieme ,li calori morol.i.t allora tssa di1."f!nta1.uamenle una for:o. sia per gli indii:idui cltt lo componiono, sia ~r la no.:io,ie della roi oontpagine co.stilui.sct: la prima cdluki. Ora i11 Francia premlc la ltriden:.a ,, consiclcmre la f,,miglia come qualche cosa in cui si sui. meglio che soli e attro1:er10 la quale è più. focile troLnre il sodisfacinunto di ~rli Utinli tJoistici. In qru.sto caso la fomiilia non è più. una for:a; i eif!mtnlo che non forniStt alcuna rntr~ia allo stulO da cui com< si t ,/etio 1•i1Je stuCC111<1 o co11 cui u,/rolta si trorn in aperta opposi:io11e e costiluistt per gli indfritlui cht la compongono una ragion, di deoodtn::;a morale. A( lrmpo del primo lmptrtJ. quando la Francia ci<H na u110 dei paesi più popolosi d, Europa n.a.scen:rno in 1tu-dia per o«ni ma• trimo11io 1.1 figli: nel seconclo lm• puo IIC tl(ISCf:L'flnO :-1.1 i: (tlltwl· menle ne ,uucono 1.8. Qutl eh, OC· corr, notare i che il primo urrr.sto imporlo.nit ndfo naw/iW fr,mcvJe ci è ar1110n,I Jrcondo Impero. Il quei• ft• fu l'cpoc« e/elfo grumlt• lll!,iotf':· :.a ge,u:rule" d1·i luui e!mgeruli; le brlle montlr ,foro circofouwo iti ubbondari~, come un fiume inNUU· ribile; si crNJt.vmo I, ~lt"IJri caJt• di modt. di prufumi t di rlc,:un:.t'. quelle cl,r lu,11110dato la fuma a /Jari&idi eSJere lu rnpitale della rulfi11aU:w e che in buona parte rsistono ancora; la mondanità dominara dor:unque. le belk t:the si mostra,:ono in tuui i co11Legni r in tu.tu le /eSle, oo~ aL~Utro un diriuo spttiale ad essere conJiderale t1nche loro della migliore JOt.:ictà: allorno t11la corlc (" rti SU{)i f<uti, il popolo curioJOl'<J,si dii•crtivo, im, pora1'0. Biso&na tener presf'nle e~ till.lo ciò aHvniLa a poche do:- =ine d"onni di dist<m:a dalla Rivolu::ion.e; che il primo Impero era stato un periodo sen:a alcuna ricche:za, di grandr sfor::o e cli duro sacrificio, e che gli (l/tri regimi ùllermcdi. fra una barrica1u e fa/tra t.weL'OIIO a1,•uJoun Lv.dore sopraltullo transi· tori-O.Ora il irandt massacro di arisl<x:ratici e di tull~ le altre cl.assi superiori operato dalla Rirolu.:ione non. è una kOria. nè come polrtbbe credere qualcuno una. twiera=iont; è purtroppo una spaW!11tosarealtà. Anche adesso, ci~ u,, secolo e me.:::.o d0po, st 1,·oi t•ivdc u11po' a lurigo. in Frt.111cio e conoscete bf!ne la società e ~nelrate in essa abbastan.:a profondomtnl.e a un ceri.o momento ri occoriete che in questo popolo c'i qualcosa che nwnru e che prima esi.suva; è ~r fappunl-0 un'inura cla.ue di ci11,adi11irhe cht: è J/<1/a sopprcna e che accusa.la sua llSSenz.a, no11 tùì ron le tracce della sua dta passata. com.e potrebbero essere cerli polo:..u·, certe t'ille, certi mobili, e &ioie//i anlichi. che trotVJle dappertutlO, ma con lo Jquilibrio di valori che i rimoJIO Mlla compo&in~ auuole ddl.a nazione. I.A quale purt evol-,;endosi U.UraL't!rsogli anni. non è ancora riu.scila. u diffe• ren:iare una nuooo classe per sostituir,. quella scomparm. AL tempo del Jecorulo Impero ~rò una aristocrazia fitti::ia l' i.nlt!rna:ioMlc ha potulO e/are un sentimenlO nuo1,v, alle mass,, una .specie di ricordo forse di qrul che era slato irrimrdiubil· 1.'a--• da alla pittu,a:

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