MORTALITA PfRWAUTTI( l>EWGRAVIDANZA PARTO E PUERPERIO MEDIA 1933-34 HlltlSftlO MlflffUIIO ISTITUTO01 UMIU." PVHLICi. Non meno significativi fu.rono i risul• tatì ottenuti, sempretra \e cavie,hccndo unire un gruppo di muchì normali con un gruppo di femmine alcoolizzate. La prole di questo secondo cspttimmto risultò costituita dal }O per cmto di 6gli sani, mentre gli aJtri anda\'anO persi in aborti o gravi de6ciem:c organiche. Un altro studioso, il Toddt', indagando sull'aiionc dell'alcool sopra i galli ha po· tuto osscn·arc che l'intossicazione cronica da alcool agisce direttamente sopra le cellule seminali degli organi genitali provocando ipofunzionalilà di questi o addirittura azoospermia. Molti altri e a$5ai probati,•i sono gli espc. rimcrui comptuti in questo wnpo, n~ ,·aie l'obbiezione che si tratta di studi di laboratorio. Lo studio di quanto avvime nell'uomo non fa, purtroppo, che confennare quanto sopra si è detto. Il prodotto di concepimento di ~'fflitori akoolinati difficilmente giunge :tlla lu«. 38 □ ..... ,s_. □ ... 1s1' 200 ~ . 201: 25.o Wil . 25.1 • 30.o 1111 . 30.1• 35.o • • 35.1 • 40.o • .11,. 40.o MEOIAOU RcrMO 27,o E' infatti noto che tra gli alcoolisti il numerodegliaborti è usai spicato. la pio\, super5tite rappresenta un ramo debole nel grande ceppo della nzu. Un ramo che dif - ficilmente potrà reggere alle dure vicende della vita e che non tarderà a intristire definitivamente. Coocctti, Boumeville, Calot e molti altri scienziati hanno segna.lato nelle loro stati-~ stiche che ua i figli degli alcoolisti si incontra spccialm,:ntc una notevole qua.ntitl di individui affetti da epilessia, idio.zia, nchitismo, mixcdcma, mostruosità, ccc. E" questo un quadro abbutanu sconfortante che - è bene precisarlo con molta chiarn:za - \'J. rifnito ~plicffllfflte e soltanto all'intossicuione derivante da un abuso notcvole e sistematico di bevande alcooliche. li vino delle nostre colline è fuori causa. Va tutta.via rimarcato che i danni dell'intossicazione alcoolK'l non si ri8ettono sanplicementc in un settore economico od dico, bcnsl proprio sulla funzione riproduttìn. intesa nel senso più nobile della parol:I, come fiaccola viva della rana. Un'altra grne minaccia contro il gcrmo. glia.re della famiglia è costituita dalla sifi. lide. Anche qui troppo Spc5SO 1·imenzione della irandc musa è polariua.b. sopra i danni immediati di quC$ta malattia, senu che s1 ,·olga l'aumz.ione, o la preoccupazione ver. so IU.nni più lont1.ni e socia.Jmente più gravi. Si tggiunga poi quella certa aria di tra• scurar.ginc., di con.6denza che. oggi si è so- ~it:.iita. ne, riguardi di ques1a malattia, al terrott che invece ieri essastessa ispirava. Esagcr:.zioni in mtrambi i casi. Perc.hè se è vero che oggi la terapia po"icde negli arscnobcn20li, nel bismuto, nell'iodio, nel mercurio armi efficaci"imc, specia.Jmcntc nelle mani di chi sa dosarne.l'uso, è pure. ugualmente vero che il problema del matrimonio per un si6litico va accurattmente va&liato sovrattutto in vista dei danni considncvoli che possono dc.riva.me per i figli. La sifilide è una terribile devastatrice del _prodotto del concepimento. _Duaodo la malattia riesce.,. raggiungere il7eto entro J'a.J. vo materno lo aggredisce inC'$0Cabilmente penetrandogli nei centri vitali portandovi la sua aziOl'levenefica che quasi sempre finisce col provoare la morte del nuovo essere. e di corucguenu l'aborto. Se poi la malattia non ha :tvuto facile. strada cd è riuscil'1.a raggiungc:re soltanto tardi il feto, qucsci vede la luce, ma purtroppo, in così tristi condizioni fisiche da non COCUCDtirg li di poter vivere. che per qualche anno. Dccimatricc. di giovani vite, inesorabile cesoia dei frutti della ruu, questo è l'aspetto più fo,co della sifilide, questo il pericolo che non bisogna stancarsi di additare a chi, incoscimtcmcnte, si apptcsta. a aeue uni famiglia sventurata, Il Fournier, che. ha dedicato gran parte d, ,. st"50 ,Ilo studiodi questi problemi, 2.fferma.attraverso notevoli statistiche che. la sifilide dd padre provoca nella prole una morta.li1l del 28 pcr cmto, mentre qudla della madre giunge.: :al 60 per centO. Se la malattia è di entrambi i genitori la moralità tocca i.I 68 per cento. Considerando i: fenomeno nella sua com. plessiva gravità può dirsi, anche innanzi :a queste cifre che la morte è qui più umana dell'uomo stesso. Infatti i bimbi che sopravvivono re.stano in gran parte colpiti da ecciti, sordomutismo o da gravi disturbi della ~fera neuropsichica (eptlcssia, demenza, ccc.). Nel caso della sifilide il danno che deriva al ceppo ruzi:ale è soJtulto contingcn. te, pcrchè come è ben facile intendere, non si tratta di materiale umano che. abbia in un modo qualunque la possibilità di perpetuarsi. Tuttavia il danno re.sta sempre, e gr-ave, nella grande mass.a delle vi1e mancate all:i
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