bianca sopra Il letto bianco rmi. Chi sul volto ti compose dolor pago e quel sorriso stanco? rru dormi: intorno al languido origliere tutto biancheggia. Intorno a te le cose fanno piccoli cenni di tacere. tutto aleggia e tutto tace. Il fine questo, è questo il cominciar d'un rito? tra un silenzio candido di ·trine la il mistero in suono di vagito. 36 L'ainore della p::Itria è in potenza in ogni fanciullo, vene della tradizione e della storia: poichè un uomo non può vivere senza una storia anteriore alla sua, un sangue anteriore al suo. E allora basta una semplicetta parola della madre, perchè, come una piccola scintilla per un grandioso incendio, la suo dignità italio~a, il suo orgoglio e il suo onore siano già accesi. GRAZIA DELEDDA (ln"OuadrlYlo"',2\dlc.1933) Cletolonl• Preti: La lattante (Parma• R. Galleria). ---~---~-------- A letto. il buio li laaciò. gremilo d'ombre più dlenae; vaghe ombr•, che pare che d'ogni cmgolo al labbro alzino il dito. Via via fece più grosse onde e più rme il lor singhiouo, per non so che nero chf nel silenzio si sentia passare. L'uno si volse. e l'altro ancor, leggero: nel buio udl l'un cuore, non lontano il calpestio dell· altro passeggero. Dopo breve ora, tacita. pian piano, venne la madre. ed esplorò col lume velato un poco dalla ro&ea mano. Gumdò sospesa; e buoni oltre il c0&lume dormir li vide. l'un all'altro stretto con le sue bianche alucce senza piume: e rincalzò. con un aorriao, il letto, cP.uèou . •• - -·· la -- -"I
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