n ad1·i e faneinlll Dal 17 no"cmbrc 1917 l'immcnsa Unione delle Repubbliche Socialistiche So,·iclichc è teatro J.cllc più spa\'cntoS\! tragedie. In 1111 articolo del «PoJ)olo d'Italia, era detto che le \'ittimc del bolsec,•ismo. e cioè del giudaismo, nella sola Russia si po:e,•arlO anno,·c:rare tra i dicci ed i quindici milioni. L'l cifra \'Cra, che può anche essere superiore, non si saprà mai, csscndochè la più p.arte dei drammi è rimasta a,•,·olla nell'ombra, causa le distanze e la cura che la polizia ha messo nel circondarli di mistero e cancellarne le traccie. Ma i fanori che concorsero alla 11iùgrande strage della storia, poichè per numcrn ha superalo anche <1uclla della grande guerra, le soppressioni "iolcntc, le carestie, le epidemie, sono sempre in atto. :,,;'ulla impiNosiscc tanto lo straniero e particolarmente l'italiano, che abbia 1'01)- portunità di soggiornare o anche solo di attra,•ersare l'U.R.S.S. quanto la condiliù• ne della donna e del fanciullo. E' noto che la propaganda SO\'ie1ica ripete incessante• mente di a"ere ele,·ato la condizione so• ciale della donna e dedicato ogni cura al fanciullo. Usa dunque affemia che la don. na russa prima del ri,·olgimento so,·ietico era una schia\'a sottoposta al dominio più incontrastato dell'uomo e obbligata alle più umilianti fatiche. Ora ciò non risulta SIO-- ricamcnte ,·ero, mentre i1l\'Ccc è <locmnen• tato il miserrimo staio sociale della ·don• na in regime bolscevico. Prima della guer• ra la donna russa, in maggioranza, data la natura del paese prevalentemente agri• colo, collabon,·a coll'uomo ma solo tK't necessità \'Ìlalc al la,·oro dei cam1>i,senz.:i forme di costrizione. JI suo li,·cllo culturale era più basso che in altri paesi d'occidente, causa soprattutto le distanu fra i centri abitati di qualche importanza, ma era una madre molto prolifica tanto che la popolazione dclrimprro cresce,·a ogni anno di più che tre milioni. ,\nchc nella classe conta.dina si face,·a strnda via \'ia 1111 sufficiente bcnessert, fa ,·orito dalla di• minuzionc del latifondo, dalla industrializzazione rapida del pa.ese, d31lt sue immense risorS4'.:.Il tristissimo fenomeno del· la fanciullezza randagia \'i era completa• mente sconosciuto. La donna tra dunque in Russia oome ahro\'e il fattore essenziale dell'economia familiare agricola, c.d il contadino pote:,•a dedicare alla terra che colti"a"a in proprio o per conto di terzi tutte le: sue tne:rgi.: incoraggiato,•i dal reddito che era in relazione: dirt-tta col la,•oro compiuto. Il culto religioso cos1ituh·a un gr:.ndc freno morale si chè si anda\'a sviluppando una raz• za forte e: promtttente. Anche falc01,J1. srno, caratteristica dei climi freddi, tendeva ad attenuarsi. Coll'a,•\'cnto del bolscc,•ismo, disfatta la famiglia, statizzata la proprietà, nani1a l'intimità della casa rolla coabitazione forzata con persone estranee e dtl più disparato temperamento, istituita persi1-.o la cucina in comune, soppresso ,,tolentcmcntc in gran parte l'elemento culturale:, disor• ganizzati i servizi pubblici, enonncmcnte svilita la mpnçta, diffuscvi le epidemie, la donna viene posta con incoscentc brutalità alla pari dell'uomo in <111alsiasimansione, è di,·enu1a la grande e misera \'ittima di quell'assurdo regime . .Bisogna averle ,·e• dute le donne delle campagne e delle offi. cinc so,·ietiche, in ogni stagione infagot• tate in abiti stinti e sudici, emaciate nel ,•olto, s1ranite nello sguardo, 11cr un insic- ·mc di SJ)irito seh·atico e di J>aura, atten• dere J)cr ore ed ore coi ))i«li nella nc\'e, il pro1,rio turno, da,•anti ad un negozio di commestibili, o attorno a bouicdlc in legno che distribuiscono il petrolio ad uso dome• stico somministrato ad un litro per ,·olla. In 11111indistintamente gli stranieri da quahm<1ue parte &lro,•engano le condizioni dcJla donna in regime sc:>\'icticohanno dc• stato il pili 1>rofondo senso di pietà. E le descrizioni del .suo stato sono tanto piit espressi,·e quando sgorgano dalla penna di semplici operai che hanno a,·uto giorno per giorno la ,·isione della realtà. Ecco il quadro che ne ha fatto il minatore francese Klébcr Legay che ha la,·orato nel• ru. R. S. $. ,•ari anni: « Una cosa che mi ha profondamente urlato laggiù e che vo-- glìo far conoscere subito, sono i la,·ori im. posti alle donne. Noi le abbiamo tro,·a numerosissime a lavorare nel fondo dc abbiamo deuo ai responsabili. Ho tenuto, senza attendere il resoconto che farò dN• tagliatamentc ai militanti del mio sinda• r miniere a dei Ja\'ori e lcggcrìssimi > ci _,,_,,.,,,.~ dice,·a, ma invece le abbiamo tro"ate a rompere la roccia col llicconc. Ne abbiamo l'Cduto di notte, di giorno, dap1>ertut10, an• che nelle officine:, a )a\'Orarc ai forni Martin, nelle fabbriche servendo i muratori, zappando e spalando nella costruzione del• le strade, occupate al restauro delle stra• dc ferrale, portando ro1aie sotto il coman• do di uomini. Ne abbiamo vtduto accudire a laYori stradali nella stessa l\losa. Questo ci ha profonda.mente mera\'igliato e lo
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