La Difesa della Razza - anno II - n. 3 - 5 dicembre 1938

ANNO II - NUMERO 3 5 DICEMBRE 1938-XVII ESCE IL 5 E IL 20 DI OGNI MESE UN ~UMERO SEPARATO LIRE l ABBÒNAMENTO ANNUO LIRE 20 ABBONAMF.NTO SEMESTRALE• 12 ESTERO IL DOPPIO Direttore: TELESIO INTER LAN DI Comitato di redazione: prof. dott. GUIDO L~NDRA prof. dott. LIDIO CIPRIANI - dott. LEONE FRANZI - dott. MARCELLO RICCI • dott. LINO BUSINCO Segretario di redazione: GIORGIO ALMIRANTE SCIENZA• DOCUUENT!ZIONE POLEUIC! • OUESTIONARIO finge di sacrificarsi per una idea o per un'altra da far credere di essere caldo patriotta, mentre ch'egli non mira ad altro che al proprio interesse. Il principe di Bismarck pronunciava in un suo discorso nella seduta di Francoforte del 17 giugno 1847 le seguenti parole : « Mi farebbe male vedere un ebreo in un parlamento disporre dei destini della nostra nazione, perchè mi sembrerebbe un commediante; a genti, la cui esistenza consiste nel succhiare il sangue della classe lavorante, non si può mai affidare il destino de11anostra nazione ». L'ebreo Disraeli primo ministro dell'Inghilterra, scrive : « E' una pazzia il credere che siano i ministri o gli altri diplomatici che abbiano influenza sulla politica; le genti che hanno questa credenza non hanno mai fatta osservazione sulle cose che avvengono dietro il sipario. I ricchi banchieri e fra questi anche. quelli, che portano i loro peas e caphtan nazionali, governano il mondo. Essi sono quelli che provocano la guerra fra una nazione e l'altra, che conchiudono la pace, essi sono quelli che cambiano i ministri e che li rendono oggetto o dell'odio o dell'amore del popolo a seconda dei loro interessi finanziari». Infatti gli Ebrei si studiano colle loro maschere di ordinare ogni cosa in modo che sia più vantaggiosa per le loro finanze. 1, A seguito di varie riunioni che, d'ordine del Duce, hanno avuto luogo al Ministero degli Esteri sotto la presidenza di S. E. Galeazzo Ciano e alle quali hanno preso parte S. E. il Segretario del Partito, S. E. il Ministro delle Corporazioni, i Sottosegretari agli Esteri e all'Africa Italiana, nonchè i Presidenti delle varie ConJederaziooi interessate e i Titolari dei più importan_ti Consolati all'estero è stata decisa la costituzione di una Commissione permanente per il rimpatrio degli Italiani dall'estero il cui scopo sarà quello di ordinare e facilitare le numerose correnti di Italiani che hanno manifestato l'intenzione di rientrare in Patria, soprattutto dopo la conq.uista dell'Impero. • La Commissione avrà sede presso il Ministero degli Affari Esteri e inizierà immediatamente i suoi lavori. Il :Rabbino Majer scrive: « L'Ebreo si priva qualche volta di Farecchie migliaja di lire col pretesto di beneficare i cristiani, ma egli non lo fa se non è persuaso che questa macchinazione gli produrrà il c~ntuplo ». Anche il codice rituale degli Ebrei insegna : E' un gran peccato il fare il bene a un cristiano, ma però è permesso di abbindolarlo e regalargli denari per i suoi istituti di beneficenza e fargli credere in questo modo che gli siamo amici; perchè operando in questa maniera possiamo guadagnare più di quello che abqiamo sborsato ». Da tutto questo appare come l'Ebreo fa il ministro, il diplomatico, il deputato, il professore, il giudice, il giornalista e l'usuraio tutto per un solo scopo cioè per la propria saccoccia. Quando Napoleone I concesse l'emancipazione degli Ebrei, un ricco banchiere ebreo, Mosè Levi, di Parigi, diceva : « A noi ebrei non importa l'emancipazione e la nazionalità, ma ci im. porterebbero piuttosto pi:ivilegi nel commercio e nell'industria». Gli Ebrei non dissimulano neppure oggigiorno di formare una nazione distinta dalle altre recitando ogni giorno nelle loro preghiere : « O Dio raduna tutti gli Ebrei dalle diverse parti del mondo e dà loro il regno su tutto l'universo». « Noi non riconosciamo nes. sun re». 7

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