o LA RAGIONE NEMICADELLE GRANDI AZIONI La natura, come ho detto è grande, la ragione è piccola e nemica di quelle grandi azioni che la natura ispira. Questa nimicizia di queste due gra n madri delle cose non è stata accordata se non dal la Religione, La qual sola proponendo l'amore delle cose invisibili di Dio ecc. e la speranza di premio nella vita futura ha conciliato con mirabile armonia la grandezza generosità sublimità, apparente pazzia delle azioni (come son quelle dei martir i, il distacco dai beni terreni da' parenti dalla patr ia ecc. il disprezzo della morte, il sacrifizio de' piace ri . ' e di tutto all'amore di Dio al dovere ecc.) col la ragione: armonia che fuor della religione non si o rI può trovare se non a parole, perchè tolta la sp eranza della vita futura, l'immortalità dell'anima, l'esistenza della virtù della sapienza della veri tà della beltà personificata in Dio, la cura di ques to essere intorno ai portamenti nostri ecc. l'amor di lui ecc. non ci sarà mai si può dire, azione eroi ca e generosa e sublime, e concetti e sentimenti al ti, che non sieno vere e prette illusioni e che no n debbano scadere di prezzo quanto più cresce l'impero della ragione, come già vediamo e che sono illusioni quelle grandezze anche presenti nel le quali la religione non ha parte, e che collo ind ebolirsi la forza della fede negli animi, sceman o presentemente quelle azioni sublimi, delle qua li erano molto più fecondi i secoli passati ignoran ti che il nostro illuminato. Similmente ·si può di re della dolcezza e amabi_lità di tapte idee ed op inioni che senza la religione soto chimere, e col la religione sono verità, e alle quali la ragione p er sè ripugnerebbe, la quale com'è nemica della gra ndezza così è nemica della profonda e vera bellezz a, e con lei, come tutto è piccolo così tutto è brut to e arido in questo mondo.
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