Architetto Gino Aloisi. Scuola praHca di mediCU!.adi Buenos Aires Applicando tale percentuale al totale di 275.-150 aziende. comprendente anche quelle pastorizie, l'attività italiana si eserciterebbe dunque sopra non -meno di 127.000 aziende, per valori seguenti: Aziende di proprietà italiana Aziende aff itJate ad italiani Aziende amministrate da italiani Totale L. 16.500.000.000 L. 23.200.000.000 L. 3.600.000.000 L. 43.300.000.000 grato da tempo, seguila a dar utili agli inglesi per i I lavoro degli italiani. L'immigrazione di oltre tre miliorii d'italìani nelle regioni del Plata fu -accompagnata da un gran numero di uomini di studio, da un esercito imponente di ingegneri, di tecnici, di medici, di letterali, ,all'opera quasi esclqsiva dei quali l'Argentina deve quella posizione egemonica che essà occupa attualmente fra le nazioni d'origine spagnuola dell'America del Sud. Dalle e.arte mar~ne, tracciate per primo da Alessandro Malaspina, e dalJe esplorazioni e dai rilievi fatti da Giacomo Bove. dal Bossetti e dal Lucchesi, alle hon.ifiche del Cipolletti, ai porti ed alle dighe ed agli impianti di canalizzazione tracciali dal Giannini, dal Vulpiani e dal Luiggi, fino alle grandi çostruzioni che abbelliscono Buenos Aires ed i principali centri e nelle quali emersero il Morra, l'Aloisi, il Meano, il Maraini. il Buschiazzo ed il Tamburini, non c'è campo dove i tecnici italiani non abbiano lasciato un'impronta indelebile e benefica in Argentina. • L'insegnameuto e l'Università argentini ebbero poi per primi maestl"Ì gli italiani: il Carta, il Ferraris, il Mossotti, il Mora, che aprirono l'Università di Buenos Aires, e che furono seguiti da una serie ininterrotta di italiani: dal Pistonato. dal Pasquali, dall'lngegneros, dal Lavagna, dal Craveri, dal Ricci, dal Boeri, dal Dessy, ed, ebbero poi come continuatori i figli degli immigrati. Il Siccardi, il Su ini, il Palma, il Molinari. il Galliani, il Solari, il Lanari, il Maraini. il Gatti, l'Ambroselli. ed infiniti altri della nostra razza. Ma nel campo dell'alta cultura merita speciale cenno uno dei primi studiosi chiamati dal governo argentino, ed il maggiore forse degli italiani immigrati. Pietro de Angelis. nalo NU:rtlE.RO WA.ZIENDE AGBIC:OLE E LOBO DIREZIONE DATI UFFICIALI DATI REITIFICATI (Di&c:endeau italiana attribn.ita alla quota arge111in.a) (Diacendeau it•li•n• auribuita ella quota italiana) Proprielar~ Fittavoli Impiegati Italiani . . . . . 15221 34453 4593 Argentini . . . . 42993 20899 6507 Altre nazioni . 14215 20162 4092 Totali . . 72429 75514 15192 Nelle attività industriali e commerciali, riguardo alle quali non si hanno dati statistici per nazionalità, le scarse indicazioni di cui disponiamo permettono ritenere che si ripetono per lo meno le stesse proporzioni come nell'agricoJtura, anche perchè il fenomeno demografico sta alla base di tutte le attività, ed è poi particolarmente sensibile in un ambiente dove ]'iniziativa italiana è quel la preponderante. E poichè i capitali impiegati nell'industria, nel commercio e nella marina mercantile sono di 22,4 miliardi di lire, è molto prnbabile che la proprietà italiana vi figuri per 4 miliardi e che la direzione italiana si eserciti per lo meno sopra 6,4 miliardi, amministrandoli. Gli italiani ed i loro cliscendenti amministrano quindi il 37 % della ricchezza argentina e ne posseggono la settima parte, seco.Rdo una stima che è certamente iuf eri ore alla realtà. E l'ossatura economica del paese, platense ha per base l'attività italiana, senza la quale ·n~lla o ben poco sarebbe stato fatto in Argentina. E nemmeno vi sarebbe stata richiamata la tanto vantata capitalizzazione inglese che, anche quantitativamente, rimane inferiore alla ricchezza suscitata dai nostri. non solo, ma essendo stata ammortizzata ed avendo quindi emi- .44 TOTALE Proprietari Fittavoli Impiegati TOTALE 54267 29552 41420 6762 77034 70399 28662 13932 4,338 46932 38469 14215 20162 4092 38469 - 163135 72429 75514 15192 163135 a Napoli nel 1784, che era stato precettore dei figli di 1urat, e poi Ambasciatore a Pietroburgo, uomo di profondo sapere e di vastissima cultura, che ebbe una parte principale nella vita pubblica e nel giornalismo argentino, e che raccolse in un'opera fondamentale, comprendente sei volumi in folio, tutte Je pubblicazioni ed i documenti per la storia antica e moderna delle Provincie del Rio della Plata. Gran signore, dunque, ed eccezionale studioso il De Angelis - sempre saccheggiato e mai citato dagli storici creoli che .vennero dopo di lui - può esser considerato i) Muratori de1la storia argentina, che senza di lui difetterebbe di una documentazione scientifica ed attendibile. Egli conobbe tutte le amarezze che una ter.a straniera e primitiva poteva dare a~ un grande inteJletto. e ad un austero carattere come il suo, ma seppe sempre mantenere altissimo l'orgoglio deJl'italianità che profondamente sentiva. Sempre pronti a pagare di borsa e di persona in ogni en·nlo lieto o triste del paese che abitavano, gli italiani parte-·ip:.i.· rono però scarsamente alla politica argentina. Pu_ò darsi che ,non abbiano avuto molto da lodarsene, e può darsi anche che la costosa e complessa organizzazione politica
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