La Difesa della Razza - anno II - n. 3 - 5 dicembre 1938

]La stori·a del la emigrazione italiana è tutta compendiata .Una storia di umiliazioni e di dolori Il popofo italiano portò. un contributo prezio o ed eccezionale a questo confuire di forze e di vita verso l'America del Nord. nel suo dolore e nei suo splendore - nella· storia d'America. La scoprì Colombo, emigl'ato italiano in terra spagnola, come un emigrato da Venezia era Giovanni Caboto che portò la bandiera inglese al Labrador e a S. Giovanni di Terranova. Sebastiano C a b o t o che corse esplorando la co ta atlantica del nuovo continente, da Terranova ino alla Florida, era figlio di emigrati italiani. ITALIANI Già attualmente -- secondo calcoli approssimati - di circa 10 milioni di italiani re identi all'estero, il 41,4 % si trova negli Stati 'Uni• ti. Ma prima della guerra le no tre statistiche davano, tra il 1876 e il ]914, ben 14 milioni di emigrati, numero che le statistiche strani ere aumentavano fino a far raggiungere i 1718 rnilioni_. La massima parte di questa corrente migratoria era diretta negli lati Uniti, tanto è vero çhe ci fu un momento che New York era la città del mondo più popolata da italiani; più popolata dalla nostra gente di una qualsiasi città d'Italia! NEGLI ·STATI UNITI Poi ancora un e~nigrato italiano in terra di Francia, Giovanni V errazzani, s b a r c ò per primo nella Carolina e spostatosi a Nord entrò nelle baie che più tardi si chiamarono di ew-York e ewport. Infine quasi a suggello della gloriosa serie un emigrato d'Italia dette il nome al continente che per Amerigo Vespucci fu chiamato America. Prima che gli Stati Uniti raccogliessero i Scoperta dell'America per opera di Colombo e Vespucci: allegoria di Giovanni Stradano. La cosa si spiega pensando che nel 1880 dai nostri porti partirono più di 200 mila emigranti, e che questa cifra era la più 4/10 dell'oro di tutto il mondo le correnti di emigrazione erano confluite in questa terra. ew-York che nel 1800 contava appena 32 mila abitanti, oggi ha raggiunto i 6 milioni, e complessivamente la popolazione degli Stati Uniti è salita, in meno di 150 anni, da 3 milioni a 120 milioni. Dal 1830 al 1930 sono entrati in America 40 milioni di emigranti; dal 1900 allo scoppio della guerra mondiale ne entrarono 13 milioni con una media di un milione all'anno. Cifre spaventose e meravigliose insieme di cui un compendio ci offre la statistica americana del 1920. A questa data nello stato di ew-York vivevano ben 2.800.000 einigrali nati in Europa; 1.400.000 nella Pensilvania; 1.200.000 nell'Illinois; 1.100.000 nel Massachusetts; e così via. Fra i tanti episodi che dimostrano come gli" emigrati italiani d'anteguerra fossero trattati negli Stati Uniti, si può citare il seguente: < Nel 1907, a Black Diamond, California, vi fu un'esplosione: fra molti americani e. di altra nazionalità ci furono 4 morti italiani: assuntrice dei _lavori la Pacific Coast Co. Gli americani ebbero dollari 1200 di indennità; gli italiani dollari ISO.» [da Amy A. Bernardy: « Italia randagia attraverso gli Stati Uniti >.] alta regi,trata in tutto il secolo. Ma doveva aumentare paventosamente al principio del 1900: nel primo quadriennio si raggiunse una cifra che salì a 400 mila nel 1905, toccando il mezzo milione nel 1906 e che continuò ad aumentare sino al 19l3. Tristi le ragi~ni che spingevano il nostro popolo fuori della Patria a dissodare terre, scavare miniere, costruire città per gli altri, nelle regioni atlantiche di ew-York, di 1ew-Jersey, della Pensilvania, e in quelle centrali e degli stati de] Pacifico di Illinois, Colorado, California. Questo movimento di emigrazione cominciò, contrariar~ente a quanto si· può pensare ,dai l'Italia Settentrionale e si propagò rapidamente al l'Italia Meridionale. Si sono assai spesso accusati gli emigrati italiani di alimentare la criminalità americana. Ecco, invece, quel che dice la statistica: « L'indice percentuale degli arresti in Chicago nel 1903 (statistica americana) fu del 35,3% tra gli stranieri, del 57.9% tra gli americani. In testa agli stranieri furono i Russi (8,6%), poi i Tedeschi (8%). poi gli Austriaci. Gli Italiani non rappresentarono che· it 3,2%. » [Brenna: « L'emigrazione italiana nel periodo antebellico.] 39

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