La Difesa della Razza - anno II - n. 3 - 5 dicembre 1938

COME GLI EBREI SFRUTTAVANO GLI EMIGRANTI In una circolare diramata nel 1909 dal Commissariato Generale dell'Emigrazione - e riportata in D. G. Curti: « La chiave della fortuna, ossia manuale pratico del1' emigrant~ e dell'emigrato italiano in America>. Torino, tip. Salesiana, 1909 - si legge: da sè che assai di rado tali banchisti adempivano scrupolosamente ai loro obblighi; quasi sempre, infatti, il banchista si dileguava con la cassa e gli emigrati vedevano sfumare il frutto del loro lavoro e il sostentamento per le loro famiglie lontane. Chi erano precisamente questi speculatori? E' possibile, oggi, trarli dall'ombra e denunciarne apertamente i nomi, perchè vengano ricordati tra quelli dei più infami nemici della nostra Patria e della nostra razza? Purtroppo non è possibile fare luce completa sulle infinite tTagedie che si svolsero all'ombra di quello che gli economisti dell'epoca chiamavano con disinvoltura il « benefico fenomeno dell'emigrazione>. Ma è possibile tuttavia elencare alcuni nomi di agenzie clandestine per la emigrazione, funzionanti nel 1909. L'elenco è stato pubblicato nel libro già citato di D. G. Curti. Eccolo: 1) Corecco e Brivio in Bodio (Svizzera). 2) Berta e C. in 'Giubiasco > 3) Ludwig in Chiasso > 4) Ivat Feiise in Chiasso > 5) La Svizzera > 6) Pellegrini Nicola in Chiasso > i) b"ceania in Chiasso > 8) Zurcher in Chiasso > 9) Corecco in Briga > 10) Iorio Desise in Modqne (Francia) 11) Ems Charvor in Modane > Era facilmente prevedibile che gli ebrei sarebbero saltati fuori in questa indagine, come saltano fuori in tutte quelle che concernono le speculazioni compiute ai danni del nostro paese. Infatti i nomi ebraici non mancano, nell'elenco citato; anzi abbondano; poichè, anche senza tener conto del fatto che vi sono due società citate con un nominativo generico, e nelle quali la presenza di ebrei può essere facilmente sospettata, cognomi ebraici figurano in altre tre, con urla percentuale che va dunque dal 30 al 50% delle società citate. Il fatto non ha certo bisogno di essere commentato da noi, che andiamo giorno per giorno ·documentando l'infinito danno che gli ebrei, spiritualmente e materialmente, hanno fatto all'Italia. Ha bisogno piuttosto di essere ricordato dagli italiani, assieme ai molti altri che li ammoniscono ad accentuare sempre più la netta loro separazione dall'elemento ebraico. FRANCESCO CÀIJ.ARI e: L'artificio maggiore usato dagli interessati in questa emigrazione clandestina è di far propaganda di notizie false che si fanno credere pervenute nel Regno da emigrati già stabiliti nelle regioni meridionali della Confederazione Nordamericana, con le quali magnificano la salubrità dei luoghi e la elevata misura delle mercedi, e si fa credere che gli emigrati chiamano dall'Italia i loro congiunti ed amici inviando loro i biglietti già pagati per il viaggio. In realtà avviene che l'emigrante, il quale dà ascolto a tali lusinghe, spesso è condotto a lavorare in luoghi malsani donde, anche volendo, non può allontanarsi, perchè deve scontare con il lavoro l'importo dei biglietti prepagati e perchè la legge di detti Stati dà diritto al proprietario creditore di fare arrestare i lavoratori indebitati e detenerli fino a che non abbiano scontato con prestazioni personali l'intero debito. Parecchi casi di fuga da parte di connazionali ·per non poter sopportcre le condizioni di esistenza da essi imposte e. quindi di arresto e di maltrattamenti sono venuti senza che le leggi potessero dare ragione ai nostri emigrati, vincolati agli obblighi del contratto estorto dal clandestino arruolatore >. Emigrazione dalle diverse regioni nel periodo 1910-14 d'Italia La circolare che abbiamo riportato dipinge uno degli aspetti più tragici e, spesso, rivoltanti, .della nostra emigrazione alla fine del secolo decimonono e nel primo quindicennio del ventesimo. Prima ancora che gli emigranti italiani fossero vittime dello sfruttamento esoso dei loro padroni di America, essi venivano sfruttati in Patria da una folla di piccoli trafficanti, parassiti viventi senza scrupolo del sangue del nostro popolo. La legge dovette intervenire più volte per frenare l'opera rovinosa di costoro; anzi, la prima volta che il problema emigrazione fu portato alla nostra Camera, ne'r 1888, ciò avvenne .proprio per gli incredibili abusi a cui gli speculatori della emigrazione si erano spinti. Fu allora affidato ai cosiddetti < vettori > il compito di occuparsi degli emigranti dalla loro partenza dal paese di residenza fino al loro arrivo nel luogo di destinazione. Ma ciò, se da un lato frenò considerevolmente gli abusi, dall'altro non valse a sopprimerli; poichè l'emigrazione clandestina prese consistenza sempre maggiore. Inoltre, rimasero impuniti e non frenati gli abusi compiuti dagli speculatori nei paesi di destinazione, ove, cessato il compito dei vettori, gli emigranti erano lasciati a se medesimi e al beneplacito dei loro nuovi padroni. Sorsero ben presto, specie nei centri americani, i cosiddetti < banchisti >, cioè piccoli agenti di cambio, che si incaricavano di trasmettere in Italia i Tisparmi degli emigranti. Va M A Il ,., D A ,.. o 1::.::~:::::J 3~ -500 ~ 501-100 ,~~~;•.1 0/-/000 ~ /00/-3000 é?l•)';i 3 001 - sooo i;t;m:~ soo1-aooo ~ 800/-/1000 ... /IOOl-15500 o o 19

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