Ragaue magiare. Si può dire anzi che nel corso dei secoli l'aspetto anlropolo- ~ico della no tra nazione sia diventato empre più armonioso >. · E' a tutti noto come il trattato del Trianon mutilò l'Ungherid del 71 'ft del uo territorio e del 61 % della ua popolazione. Questa prova tremenda avrebbe dovuto costituire il principio della fine della nazione ungherese, ma chi commi·e imile iniquità, dimenticò che esisteva una razza magiara a formare sempre una realtà concreta. La razza magiara appunto per la sua perfetta individualità hiologica non ha mai potuto parire, anzi ha potuto empre progredire e imporre ai popoli vicini la propria cultura. Si a infatti con quanta facilità i gruppi etnici che in pa salo sono venuti in contatto con gli Ungheresi sono stati facilmente magiarizzati da questi; anche oggi del resto nei territori strap• pati alla madre patria ungherese, dove vivono compatti nuclei di magiari, è ben difficile che es·i non continuino ad influenzare gli attuali dominatori. Il confronto tra quello che è tato il destino fatale dell'Ungheria e quello non meno fa tale della Cecoslovacchia deve essere di monito a chiunque. La Cecoslovacchia, creazione puramente artificio a, non ha superato )a prova di venti anni di toria·; non poteva essere altrimenti data la ua eterogeneità razziale, eterogeneità che è molto più profonda di quanto non possa apparire da una carta geografica. Si pen i per esempio ai Ruteni che i sono tabiliti in piccoli gruppi u urpando una quantità di distretti che non erano i loro, che non hanno mai avuto pretesa di autonomia, e che prima dello smembramento dell'Ungheria i la ciavano tranquillamente magiarizzare al punto che in molti di tretti popolati interamente da Ruteni non i parla che ungherese, e in molte chiese dove la liturgia è tuttora paleoslava, le prediche ono fatte in magiaro. L'Ungheria invece, attraver o mille anni di toria tempesto a, continua a volgere il uo compito di sentinella avanzata dell'Europa. L'Ungheria, che è risorta dopo i) crollo deJJ'Impero dei Tatari e la sconfitta definitiva dei Turchi, risorg~ ora una terza volta, n Principe Bacoc:zi, eroe nazionale ungherese. per continuare la m1s ione che fu sua dai tempo della Ca a di Arpàd e di Luigi il Grande, re di Ungheria e di Polonia. Que la mi ione durerà sempre finchè aranno uomini di razza e di sangue magiaro ! G.L
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