Herbert Samuel, già Alto Commisaario per la Palestina. Le banche ebraiche d'Inghilterra e d'America contro durante la libica l'Italia guerra Caricatura di Rothschild. 22 Ecco la parola nostro Risorgimento: d'ordine degli ebrei durante il "Agite silenziosamente, in1'opinione pubblica, controllate il ed anzitutto non emergete mai" quinate . commercio c'è nè uno che che non si vede, che appena si percepisce, e che pesa su di noi :t. Sia questo Melegari, come nel 1836 Mazzini, si pongono dunque il quesito, che cosa sia questo ultimo scopo e mèta di questa vasta. e segreta associazione, che sta al disopra delle organizzazioni nazionali, e che lotta per la rivoluzione mondiale (pag_ 144-145). Mazzini voleva vederci chiaro, voleva conoscere i veri capi, ma < i veri capi rifiutano > di rivelarsi e rivelargli i piani segreti. Da una lettera del 7, 4, 1836, che il misterioso Nubius scrisse a certo Beppo, risulta che egli rifiutò decisamente di introdurre nei superiori gradi Mazzini, che conosceva personalmente. In questa lettera, l'ebreo descrive Mazzini come un buffo e melodrammatico cospiratore, un < ridicolo Giuseppe>. < Faccia pure quello che vuole, organizzi la Giovane Italia, Giovane Germania, Polonia, Francia, insomma quello che vuole>, ma non s'immischi negli affari di Nubius, altrimenti parlerà il pugnale. Comunicate ciò a Mazzini • aggiunge Nubius. C'era dunque da una parte l'onesto Mazzini, italiano e patriota, < nazionale e amico del popolo>; dall'altra Nubius e._i suoi satanici cospiratori della rivolta <Internazionale>, amici di una cricca di banchieri senza patria. Un certo Vindice, in una lettera. inviata da Castellama:re il 9-8-1838 a Nubius, diceva quali dovessero essere la base e i mezzi della rivoluzione internazionale, e in sostanza, erano, come oggi, la corruzione e il vizio sapientemente inoculati nelle masse popolari. Tutti nelle loro lettere davano le seguenti istruzio::1i ai loro affiliati: < Agite silenziosamente, inquinate l'opinione pubblica, controllate il commercio ed anzi- !utto non emergete mai. Lasciate cadere quasi distrattamente, involontariamente certe frasi e allusioni disfattiste, iniettate il velend a piccole dosi, quasi inosservatamente: poi ne vedrete gli effetti strabilianti. . < Una parola ben inventata, rness~ in circolazione attraverso qualche famiglia stimata, passa di là ai caffè, poi nelle strade e può spesso anche uccidere una persona >. Si legga l'articolo dell'ebreo Litman Rosenthal, pubblicato nella < American· Jewish News > del 19-9-1919, pagina 464, sotto il titolo: < Quando parlano i Profeti>. Vi è riferito il pensiero dell'ebreo Max Nordau riguardo alle dichiarazioni fatte al 6° Congresso Sionista, tenuto da Herzl a Basilea il 6-8-1903. L. Rosenthal cita le affermazioni fatte un mese dopo d Parigi dal M. Nordau, che allora, cioè nel 1903, espose la necessità delle trattative con l'inghilterra per la creazione di uno Staio Sionista, facendo questo ragionamento: L'Inghilterra ci offre l'Uganda, per creare lo stato ebraico, ma noi vogliamo la terra dei nostri padri, cioè la Palestina; però Herzl sa e afferma che stiamo alle porte di una; conflagrazione mondiale, presto quindi sarà convocato un Congresso Mondiale (S.D.N.): dunque bisogna continuare queste trattative, poichè anche se l'Uganda non c'interessa, ecco le tappe da seguire nel nostro cammino: < Herzl - Congresso Sionista -- Progetto Inglese Uganda - guerra mondiale - Conferenza della Pace - alla quale coll'aiuto inglese sarà creato lo Stato Palestinense ebraico>. Di pari passo, nel 1911, si pensa alla monopolizzazione ebraica delle materie prime, nasce il gruppo industriale e bancario tJDlericano, e quello tedesco collegato: Rheinisch Westphaelischer Konzern, e il progetto per riorganizzare l'ordinamento industriale russo. Il Presidente degli S. U. A. Taft, il quale non approva, si. vede insultato da Schifi, siluralo il suo progetto, ed è costretto a tollerare le macchinazioni di quello Schifi, che sarà poi della Banca Kuhn Loeb und Co, che ha il parente Schifi a Milano, al giornale rosso, l'< Avanti>, e che finalmente invierà Lenin e Trotzky a Pietrogrado, munendoli di un pinguissimo conto bancario a Stoccolma. L'Italia, finalmente unita, pone in atto le prime aspirazioni coloniali: 1912, guerra di Tripoli. Chi contrasta allora a noi la strada? Casse!, a Londra, at1raverso le sue banche legate alla Kuhn Loeb e Co. di New York, e la sua agenzia giornalistica, la < Reuter >, che già allora prodiga notizie allarmistiche, false, diffamatorie. Questo <Casse!> è intimo collaboratore dei tre fratelli < Warburg: Paul, Max e Felix. Nel 1895 Paul Warburg aveva sposato la figlia del banchiere ebreo Loeb, l'associato della Banca Kuhn e Co. a New York, e si stabLll nel 1902 a New York. Nel 1911 presentò al governo americano il progetto di centralizzare, nella Federai Reser• ves Board, tutto il movimento del denaro, con un controllo di tutte Je· banche. Il progetto fu accettato e Paul Warburg nominato direttore del nuovo Istituto. Naturalmente ollorà, in piena e apparentemente serena pace, una simile organizzazione era un assurdo, e non aveva nessuno scopo immediato, però a « chi gli obiettava ciò>, Warburg rispondeva, nel 1912: e Ho creato questa banca per il caso di una guerra>. Di questa banca faceva parte lo stesso Schiff, che il 21-12-1917 mise a disposizione di Trotzky molto denaro, e che salutò il costituito governo comunista con un caloroso telegramma. La Internazionale dell'oro, dette il primo controllabile risultato. Non si dimentichi che nel tempo delìa guerra mondiale Paul Warburg era a New York, mentre Max Warburg restò in Germania (ora è a Londra\ e Felix fungevc( da corriere. Ma il colmo fu quando alla conferenza.della Pace, 1919, a Parigi, gli <esperii finanziarli> per la ricostruzione dell'Europa furono i fratelli Wmburg. Mr. Anthony Eden è legato alla banca Warburg, attraverso il suo cugino germano, William Wisemann, che ne è socio. Per completare il quadro di quelli che dietro le quinte manovrano, va menzionato un altro personaggio: Ginsberg-Achad Haam (1856-1927), nato a Skwir, Porv. Kiew, notissimo Talmudista. Fu nel 1882-84 a Vienna, Breslavia, Berlino, poi nel 1884 andò a Odessa,
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