La Difesa della Razza - anno II - n. 2 - 20 novembre 1938

d oe 11111e 11tazi o 11e L ' INTERNAZIONALE EBRAICA E L' Il ALIA Quanto segue non vuole essere una cocumen!azione esauriente di questo problema, ma più che altro un'indicazione di fonti. I primi movimenti i:itemazionali, non ::-ola filosofici, ma di collegamento politico prima e subito dopo economico, erano verso il 1780 di due gruppi, cioè quelli degli ebrei: A. Itzig, Gran Maestro dell'Ordine dei i-Iatelli dell'Asia, e il cabolista Hirschfeld. B. Adam Weisshaupt, fondatore dell'Ordine degli Illuminati. In un primo tempo, ambedue sono particolarmente attivi in Germania ed Austria, ma ben presto, specie attraverso i rappresentanti delle banche ebraiche, stabiliscono fortissimi legami in Francia (l'ebreo Mmtinez Pasqualis). in Italia, Londra, ed altri paesi anche non europei. Lo scopo principale era già allora sovversivo, secondo la politica internazionale ebraica, come ne fa fede l'affermazione della Enciclopedia Ebraica, russa, Val. 10, pag_ 677, edita dagli ebrei: dott. Hist. Orient. A. Gorkawi e dr. Katzenelsohn. Documentczione precisissima sull'attività degli ebrai in vari luoghi nevralgici europei. fu trovata dal servizio segreto pontificio. Si tratta di lettere con le quali si davano ordin per la rivolta in Piemonte, e particolari istruzioni all'importante collaboratore Nubis inviategli dall'ebreo dello Piccolo Tigre, da Livorno. Queste lellere, data la loro importanza, furono comunicate anche a Metternich. Le direttive politiche sovversive con esse date ai collaboratori collimano con quanto è contenuto nei cosiddetti Documenti dei Savi Anziani di Sion, e confermano che già allora c'era un piano per l'egemonia ebraica nel mondo. Le lettere sono riprodotte nel libro: ~ La Chiesa Romana e la Rivoluzione di J. Crétineau, Vol. II. Paris 1859, Honry Plon, pagine: 118-124 e 387-338. · La prima di queste lettere era dell'ebreo Piccolo Tigre; quanto in essa detto collima pure perfettamente con le idee oggi dettate dal e Komintem >. Per esempio, nel menzionato libro leggiamo: < L'essenziale è di isolare l'uomo dalla sua famiglia e di ridurlo all'immoralità> (pag. 120).• e La cospirazione contro la S. Sede non deve mescolarsi con altre cose ... La Rivoluzione portata nella Chiesa. è la e Rivoluzione in Permanenza>, ciò conduce fatalmente alla caduta dei Troni e delle Dinastie... cospiriamo solamente contro Roma... un buon odio, ben freddo, meditatissimo e profondo, vale più di tutti i fuochi artificiali e declamazioni dalle Tribune. A Parigi ciò non è compreso, ma a Londra ho visto che le persone assimilano il nostro piano meglio e si associano con maggiore successo ..., presto avremo a Malta una stamperia a nostra disposizione, e cosi potremo sicuri e impunemente, sotto la bandiera britannica, distribuire in Italia, da un capo all'altro, i libri e opuscoli, che la Venia desidererà di far circolare>. (pag. 123-124). Questo ebreo, nolo col nome Piccolo Tigre, viaggiava indisturbato da Parigi a Londra, da Roma q Berlino e Vienna, qualificandosi alle autorità banchiere e commerciante d'oro e d'argento. Un altro collaboratore, attivissimo in Italia e all'Estero, era certo Nubius, il quale (vedi pag. 131 del medesimo libro) era non solo corrispondente del Piccolo Tigre, ma anche di altri ebrei - sedicenti banchieri - in Prussia, Breslavia, Portogallo e Ungheria: spesso i suoi lo paragonavano a Mosè, come più tardi è stato fatto con Kerensky. A pagina 129 di questo libro è riportata una lettera sua del 3, 4, 1824, dalla quale risulta che da Parigi egli venne a Roma, e con quella lellera dava particolari istruzioni a certo Volpe, che abitava a Forll, rigumdanti la distruzione della compattezza e integrità morale del clero e della borghesia italiana, attraverso una raffinata propaganda, che doveva, come un sottile veleno, corrod9re, cominciando dal clero, tutto l'organismo della società e dello stato. A pagina 135-36 si menziona una lettera dell'll, 6, 1829 di un sedicente· Felice da Ancona, della quale sintomatico è questo passo, riportato a pagina 136-137: e L'indipendenza e L'Unità Italiana sono chimere, esattamente cosi come l'assoluta libertà, della quale alcuni di noi sognano nelle loro irrealizzabili astrazioni... Ma le chimere creano ben più sicuramente che le realtà, certi effetti sulle masse e sulla gioventù esaltabile. Sappiamo benissimo che cosa dobbiamo pensare di questi due principi: sono nulli, resteranno sempre nulli, però sono un mezzo per l'agitazione, di cui non dobbiamo privmci>. Nel 1835 Melegari scrive da. Londra al dr. Breidenstein (pag. 144): e Noi formiamo, su tutti i punti del mondo, un'associazione di fratelli. Abbiamo aspirazioni e interessi comuni. facciamo di lutto per liberare l'umanità. Vogliamo spezzare qualsiasi sorte di giogo, e • DOCUMENTI STORICI DAL 1800 AL 1935 n trio Warburg: PcruLMax • Felix.

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