La Difesa della Razza - anno II - n. 2 - 20 novembre 1938

La Chenessa, tempio caraimo. cristiani, musulmani ai musulmani, e così via. Perchè è bene ricordare che qui, come in tutta una vasta zona dell'Europa orientale, avviene che praticamente il concetto religioso si confonde con 'quello nazionale, fatto che non si verifica in occidente. I casari caraimi invece non trovano caraimi presso alcuno dei popoli assimilatori e rimangono quindi isolati in un nucleo che non è soltanto più una comunità in uno Stato, ma l'ultimo residuo nel mondo di. una stirpe sommersa. Nel 1398, entra in scena la Polonia. Il granduca Vitoldo·, di ritorno dalle campagne d'oriente, riporta prigioniere dalla Crimea 500 famiglie caraime, per colonizzare - dicesi - vasti territori abbandonati. Da questo momento la storia di queste famiglie, alle quali più tardi altre se ne aggiungeranno, ha una lunga esistenza di pace e di buon accordo con le autorità, pur rimanendo sempre vivo un legame che le avvince alla terra d'origine. Nel palazzo Ducale di Venezia, un antico disegno geografico della penisola taurica reca questa iscrizione : « Casarea aut Crimea » : e ciò a dimostrazione di quanto fosse unito il concetto della Crimea con quello del popolo casaro. Le 500 famiglie si stabiliscono a Troki, presso Vilno, e più tardi alcune si distaccano dal gruppo per colonizzare nella vicinissima Vilno e in Galizia orientale, a Halicz e a Luck, essendo note, fin dall'origine della loro forzata migrazione nel nord della Polonia, le loro attitudini rurali e le loro specifiche qualità agricole. 14 o L'arrivo di nuovi contingenti dall'oriente fa sl che nel XVII secolo si contino in Polonia 30 comunità caraime, stabilite in speciali quartieri di borghi e città (detti Caraimsrezisna). Interessante è la considerazione della loro vita dal punto di vista militare, poichè i Ca.caimi formavano due reggimenti speciali, nei quali caraimi erano non soltanto i soldati ma anche gli ufficiali. E ciò non fa che precisare il contrasto che li separa dagli ebrei, contrasto che si manifesta nelle più intime espressioni di vita. Il granduca Casimiro Jaghellone accorda ai Caraimi speciali privilegi, riconfermati successivamente dai re di Polonia. Degno di attenzione è il privilegio accordato da Ladislao IV nel 1646 per non confondere 1 Caraimi con gli ebrei ai quali era stato interdetto l'acquisto di terre. Più tardi, quando la penisola di Crimea passa alla Russia, anche i Caraimi là rimasti - è da tener sempre presente che si tratta di caraimi casari - godono privilegi notevoli : Caterina II firma per loro un rescritto l'8 giugno 1795. Non stupirà quindi che l'impero russo abbia rispettato i privilegi di Casimiro Jaghellone durante il periodo della dominazione russa sulle provincie orientali della Polonia. Anzi, nel 1837 i Carainù ottennero di eleggersi un capo della comunità religiosa, un « Hachan », e nel 1863 la conferma di privilegi precedenti. Tuttavia l'autonomia dei Caraimi in Russia era ancora limitata dal fatto che l'elezione del Hachan doveva essere confermata dal governatore del distretto. Inoltre era ammesso l'intervento dell'autorità amministrativa in caso di lagnanze di interessati contro il Hachan o nel caso che il Hachan stesso nelle sue decisioni sconfinasse dai diritti concessigli. In seguito alle diverse vicende subite dalle varie comunità caraime sparse in oriente, e l'ortodossia religiosa che ha imposto il principio di purezza di stirpe, si può calcolare che attualmente i seguaci della religione caraima non siano in tutto · il mondo che in numero estremamente esiguo, sebbene di difficilissima precisazione; ripartiti in tre gruppi distinti : 1) Nel levante, particolarmente a Gerusalemme, presso Bagdad, in Egitto e a Costantinopoli. Questi caraimi, di origine ebraica, sono forse i più numerosi, ma sono anche i meno importanti dal punto di vista storico di sviluppo sociale come dal punto di vista etnico. Vi si aggiunga la difficoltà di dare a questo gruppo confini precisi, sia per quello che riguarda l'estensione geografica della loro diffusione entro i connni dell'antico impero ottomano, sia soprattutto per quanto riguarda il rapporto che queste comunità lontane da un centro spirituale hanno con la religione ebraica o con le sette di questa, con le quali L'archivio storico dei Caraimi. ultime si confor sissima entità se nei pressi di C tenenti sono di Eccettuati qm questo primo g1 largo uso della 2) Sulle riv sfocia nel Mar taurica, e nella Caraimi, dei qua modo, la attuale cosacchi, quindi 3) In Crimea nucleo di Carai portante, sia per ligiosa, sia per zione di un elerr i Casari. mo facilmente. Di scar- , due minime comunità antinopoli i cui appargine greca. ultimi, i Caraimi di 1po fanno naturalmente gua ebraica. del Cubao, fiume che 'ero presso la penisola :ione del Volga. Questi ignoriamo, anche gro so :1sistenzanumerica, sono i spiccata stirpe slava. in Polonia. E' que to il assolutamente più imevoluzione storica e refenomeno di conserva• to etnico ormai estinto : Dei Caraimi al a.!mente ancora rcs1dent1 in Crimea non ssiamo valutare: rentità numerica per La ~ ersecuzione a cui sono stati soggetti durante la rivoluzione e d1. parte del regime sovietico, che ha imposto la chiusura delle chenesse, dando così luogo a numerose dispersioni per graduai<: ir.filtrazione di' elementi caraimi, sia pre. so popoli di altra religione e di altra stirpe. sia in altre regioni. Crediamo però di non commettere trop-. po grave errore calcolandoli approssimativamente di numero inferiore ad ogni modo al complesso dei Caraimi di Polonia CARLO MAGNINO

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