La Difesa ddella Razza - anno II - n. 1 - 5 novembre 1938

ANNO II - NUMERO 1 5 NOVEMBRE 1938 -XVII ESCE IL 5 E IL 20 DI OG I MESE UN NUMERO SEPARATO LIRE 1 ABBONAMENTO ANNUO LIRE 20 ABBONAMENTO SEMESTRALE• 12 ESTERO IL DOPPIO Direttore: TELESIO I TERLANDI Comitato di redazione: prof. dott. GUIDO LANDRA prof. dott. LIDIO CIPRIANI • dott. LEONE FRANZÌ - dott. MARCELLO RICCI · dott. LINO BUSI CO Segretario di redazione: GIORGIO ALMIRANTE SCIENZA• DOCUUENTAZION POLEUIC! • OUESTIONJ\810 EROICA e i egne fasciste hanno l'aquila, come già le insegne di Roma. Le nostre Vittorie sono alate, come le Vittorie dei po.J!.oliguerrieri. Questa simbologia eroica e solare (l'aquila è l'uccello che vola più vicino al sole) è la testimonianza del persistere, nella nostra razza, dei valori eroici che ci• fecero nei millenni protagonisti della storia del mondo. Sono questi valori eroici che bisogna di/ endere, nel di/ endere la purezza della razza. Due concezioni della vita si dividono il mondo: la concezione eroica e quella remissiva, la guerriera e la contemplativa, l'attiva e la passiva. Ci sono popoli che hanno per norma l'accettazione del destino, per morale la so/• ferenza, per ideale la rinuncia e l'annullamento. Altri popoli combattono contro il destino, si sforzano di costruirne uno che sia sempre più adeguato alle loro speranze; hanno per morale l'eroismo, per ideale la vittoria sulle forze ,a,vversarie, naturali o umane. Le razze che hanno contribuito alla civiltà sono combauive, guerriere, e1~oiche;l'ideale della rinuncia e dell'annullamento è estraneo ai popoli che hanno fatto la storia. Può accadere che i valori eroici d'una razza combattiva vengano manomessi ie debilitati dall'intrusione di elementi estranei e deprimenti. E' il

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