La Difesa ddella Razza - anno II - n. 1 - 5 novembre 1938

porta via i mobili e la donna sola nella muta angosàa, avvinghiata dai bambini. Film che rispecchia una mentalità da condannare, dannosissima nel tormentato periodo del dopo-guerra. Allo stesso livello si può giudicare « Femmine folli » del 1922, diretto da Erich von Stroheim, anche attore, con Miss Du Pont, Cesare Gravina e Maude George. Basta per tutte la scena dell'incontro tra l'ufficiale e la ragazza. A costei cade la borsetta; l'ufficiale non gliela raccoglie; ella deve chinarsi; mormora per la poca cavalleria dell'uomo. Quando all'ufficiale cade il mantello, si scopre che è cieco e mutilato delle braccia. Erich von Strobeim, ermetica maschera di barone viennese, ha posto spesso, fra i personaggi dei suoi .film, minorati di guerra costretti a fare i portinai d'albergo o mestieri molto umili. « La grande parata » è del 1925, regista Kiog Vidor, scenario di Laurence Stallings, con Jobn Gilbert, Reoée Adorée, Karl Dane. E' il film di guerra che ha ottenuto il più largo successo io tutto il mondo. Non si può fare a meno di lodare il suo spirito chiaro, sereno, cristallino, la sua narrazione semplice e avvincente, i motivi così sentiti e sani. Ottimismo vi è in « Ferro e fuoco » del 1926, diretto da Alfred Santell, e ancora maggiore io « Gloria » dello stesso anno, diretto da Raoul Walsh, tratto da una commedia di Laurence Stallings e Maxwell Anderson, « Rivali », rappresentata anche in Italia, con Victor Mac Laglen, 1 Edmund Lowe, Dolores del Rio. Qui l' ottimismo è diventato umorismo e qualche volta anche presa in giro della vita militare. I casi dei due mattacchioni, il tenente e il capitano, incontrarono successo e il film ebbe il suo seguito nelle avventure di Flagg e Quirt : « I due rivali » e « Sempre rivali », il primo del 1927 con Lily Damita e il secondo del 1931 co.n Greta Nissen. Al periodo 1925-1927 appartengono tre film rifatti poi col sonoro: « La suora bianca » diretto da Henry King, con Lilian Gish e Richard Barthelmess, film ipocrita nelle intenzioni, amorale, in cui l'Italia è mal rappresentata e mal ricostruita; « L'angelo delle tenebre », diretto da George Fitzmaurice, con Ronald Colman e Wilma Banky; « Settimo cielo » diretto da Frank Borzage, tratto dal dramma di Austin Strong, sceneggiato da Benjamin Glazer, con Janet Gaynor e Charles

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==