La Difesa ddella Razza - anno II - n. 1 - 5 novembre 1938

Le decisioni del Gran C.Onsiglio del 6 Ottobre XVI, esentando l'Ebreo dal prestare servizio militare, ia in pace che in guerra, si può dire che abbiano più che creato, sancito uno stato Ji fatto e che, tra le varie limitazioni fatte, quc.sta sia stata una delle più accette da tale Jc.tcstabjJe razza, eternamente invadente, eternamente parassita. L'Ebreo d·altra parte, non è stato nè sarà mai soldato, poichè non ha nè li ico nè spirito .tdatti. Per essere soldato occorre avere corpo ed animo •ani, scevri di ogni tara, l'uno per sorportare le fatiche, l'altro per a.ffrontare le vrcissitudini di una guerra. L'Ebreo ha sia l"uno che l'altro eredilariamellle malati da tare secolari, costanti e caratteri tiche della sua razza : I) La diatesi neuro-nrtriticJ, da cui costantemente è affetto, ci dice che nei secoli non sono stati i suoi muscoli che hanno lavorato, ma il suo cervello. Questa tara lo predispone a tutto un gruppo di malattie, che colpiscono rintero organismo (pelle, muscoli, articolazioni, apparato circolatorio, respiratorio, sistema nervoso). I sinlomi premonilori di 1ale malallia, rhe ha il suo epilogo in eln .ivanzata, si ouervano fin dalla prima in/anzia, ma sono ben chiari nella prima 111etàdella vita. Si ha ipersensjbiJità, ipereccitabilità del sistema nervoso, che può interessare il sjstema muscolare scheletrico (es.: tetania infantile, laringospasmo), catarri a carico dell'apparato digerente_ respiratorio, eczemi, acne giovanile, orticaria. Verso la metà della vita, le manifestazioni si accentuano, i sintomi si raggruppano in sindromi delinite. .Appaiono anomalie del ricambio (polii:arcia, gotta, ecc.), sclero. i viscerale e vascolare (arteriosclerosi ed arteriolosclerosi del sistema nervoso). Circa que t'ultimo si osservano cefalee, esaurimenti, psicopatie. C.Olpite sono in gran parte anche le articolazioni, per deposito eh acido urico da anomalia del ricambio dei nucleo proteidi. Basla aprire ogni più ele,nenlare lrallalo di ,\fedicina, per vede,e più che citalo, coslanltmente riporlalo che I'Ebrt'IJ d,ì il pùì lar,:tJ I • • UMt comrib,110 a tale mala11ia. che lo rende un tarato, un ere i cui muscoli daranno un rendimento minimo, che sarà costrettil J v1v::-r pH• che di lavoro delle proprie braccia, d·astuzia e di furberia. 2) Tutti i testi di Medicina riportano la grande frequenza del diabete negli Israeliti. trump.11 nel suo 11 attato di Patologia Speciale Medica (voi. Il, parte l, pag. 318) nota come sia più frequente tra i maschi, e la mette in relazione con un abn rme disp izione costituzionale e razziale, con una predi posizione ereditaria alle malattie nervose, con un regime di , ita, d'alimentazione incongruo, con traumi psichici. Tale malattia rend l'Ebreo un debole, un minorato fin dalla prima infanzia, es endo reditaria. 3) Quale assertore da secoli del più feroce razzi mo, per quelrodio che gli ha impedito di accomunarsi, di fondersi nelle varie razze, egli ha da secoli tare che gli corrodono il corpo e lo spirito. C.Onsiderando le leggi di Mendel, appare che qualora una razza si chiuda in una stretta endogene i, cioè celebrando matrimoni tra consanguinei, possono facilmente perpetuarsi caratteri p.:tologici ereditari di una famiglia. E l'eredilà, malgrado quello che si è dello, e si va ancor,:1dicendo, è llna delle più ferree leggi. poichè legge di 1alura. L'Ebreo da secoli, malgrado la sua più che lodata intelligenza, che dovrebbe essere piuttosto ravvisata in una astuzia, in una furberia, comune in alto grado presso tutti i primitivi, dà largo contributo alle tare neuromuscolari t'reditarie ( tremori, corea, tassia, sclerosi laterale amiotrofica ccc.) e psichiche (psicosi, parnnoia, immoralità costituzionale, ecc.). 4) Il suo volto deforme (il naso enorme, 1 icurvo io una vana ricerca dell'arcuato mento, i suoi occhi protrudenti dalle orbite) la sua J acies ci rivela una costellazione endocrina, un iperpituarismo, un distiroidismo, una vagotonia che lo rende predisposto aJla spossatezza muscolare, alla depressione psichica, all'arteriosclero i, all'ipertricosi, aJ diabete mellito. 5) Per essere soldati, come abbiamo detto, ccorre animo e corpo sani, avere inoltre, oltre che un ideale celeste, un ideale terreno, up.i Patria: questo divino dono, il pi:, grande fatto da Dio agli uomini, che manca all'Ebreo. 6) La mentalità del Giudeo nella concezione della morale, delle leggi, dell'arte, delta Patria è nettamente antitetica a quella del1'Ariano. Greci e Romani - dice Eugenio Castelar - a\'evano un attaccamento pièno di entusiasmo .illa loro patria. La « urbs ,. Romana, la « polis ,. Greca costituivano un mondo sia per i Romani che per i Greci. I primi consideravano che uno dei mas imi onori da concedere ad una nazione fedele era la concessione della cittadiranza della « civitas Roman.t », i Greci non si paitavano di chiamare barbaro ogni straniero. Gli stessi ordici che più tardi trasmigrarono nel mondo Romano, erano attaccati alta persona dc: loro capi: al posto dell'antico patriottismo uel Medio Evo gli .Ariani sostituirono la fcd ltà del vassallo e l'attaccamento ai loro principi. Ma gli Ebrei fin dal principio non s'atttnnero che alla Legge, al pensiero astratto, e wme gli o1ierni anarchici non stimavano cose ).·ne nè la ;,atria nè l:i mi1t"Stàdel Re. li cosmoi;olitismo, l'inter:-iazionalismo si può dire, senza tema di errore, essere nato nel suolo della Giudea. Giuseppe Flavio riporta (Storia della 1.uerra Giudea viennese Giudeo viennese giudaica), che in Gerusalemme divisa da vari partiti, vi erano alcuni che si opponevano a coloro che avevano sentimenti patriottici, che odiavano l'assolutismo ed il patriottismo romano, ferocemente, essendo la loro religione la libertà e l'eguaglianza. 7) L'ebreo è l'eterno egoi ta, che resiste, poichè, sotto l'incubo di un'idea fissa che lo tormenta da ecoli. attende in una vana attesa, con un odio che mai si è spento tra i ecoli. E la milizia non è odio ed egoismo, ma amore e dedizione, in quanto si amJ e si difende, anche facendo olocausto della propria vita, lJ terra che ci ha dato i natali, che custodisce I nostri morti, ov'è il focolare, la famiglia, la Patria. 6) « Quest'altro inr·erno non piÌI i,i trince.i ! it. « Amnistiamo i dise,tori.' 1>. Queste no le voci di guerra dei guerri ri di Israele... In Germania il primo segno del disfacimento delJ'esercito tedesco, fu l'invito Jd Hindenburg di una c mmissione in nome di 400 mila soldati. Oratore, che parlò in nome di questi eroi, fu un soldato di 20 anni: l"ebreo Levy. 9) Ruppin, giudeo, cita nel suo libro Gli ebrei di oggi, che per renitenza agli obblighi militari gli Ebrei superano gli .Ariani di due, tre volte, dicendoci chiaramente che l'Ebreo oltre che essere un degenerato, è un vile. Ma questo noi lo sapevamo. Ce lo aveva detto qui, un altro giudeo, Lombroso, che conosceva bene i suoi polli: « .. .A f uri.i di piegare la schiena, gli è ri111as1aI.i piega.... VEbreo speuo sacrificò all'utile nella vita l'onore e la ,ouunza. 10) Si legge nel Talmud (Ghemara ti, Gerusalemme): « ...la poten:!4 dei popoli fu al mio valore ( di Israele), come u11anidiata di 11,- ulli ... Tuili i popoli s«r.inno incaJe1taJi aJ trono di Israele». E' meglio ridere. Molti secoli or sono fu Cesare ad eliminare gli infidi Ebrei dalle truppe ausiliarie. Questa coincidenza sembra qua ·i, più che un ricorso, una continuità storica, un risorgere dai secoli di que tJ Roma nostra. immortale. GIUSEPPELUCIDI

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==