degli Hiksos; I' Hillita popolazione orientale stabile in tutta la Siria a cui i Semiti hanno conquistato parte del territorio ma che si sono gradualmente fusi con essi fissandoli al suolo, dando loro il concetto e la pratica dello Stato e civilizzandoli; infine, gli Amori/i, frazione stabilita nella Palestina meridionale, di origine ariana. Tali sono dunque i tre elementi fondamentali che costituirono gli ebrei, se si prescinde da una infusione di sangue nero avvenuta molto dopo, presso gli ebrei della Diaspora alessandrina. L'elemento principale f11l'Hittita, dal quale gli ebrei hanno tratto in grande maggioranza la fisionomia: il tipico naso a forma di 6 cosiddetto « ebraico » è in realtà hittita, come risulta chiaramente dai bassorilievi egiziani. Ma dal punto di vista spirituale, di fronte ai tranquilli e sedentari hittiti pre11aiser.oi semiti, col loro gusto per gli eccessi, la tendenza alla violenza e lo sviluppo estremo della volontà in un intelletto in equilibrio instabile. Soprattutto trionfò nel miscuglio del popolo ebraico in formazione il ronce/Jo ref gioso semitico : con il suo dualismo tipico di ardente sentimento del sovrumano e di brutale, materiale empirismo, vòlto a scopi pratici. Questa duplice tendenza si compone nella imposizione di una « Legge » nel senso giuridico, la quale riduce al minimo la vita interna : chiunque obbedisce alla Legge è senza peccato, senza bisogno di star tanto a meditare. « Il gi11daismo - come è stato detto esattamente - non è religione rivelala ma legislazione rivelata. » Mentre andava lentamente sviluppandosi la influenza della religione semitica su tutto il complesso del nuovo popolo, questo era sottoposto ad una grande tragedia. Le tribù settentrionali - che comportavano per ragioni geografiche una più grande percentuale di elementi hittiti - e cioè le tribù di Israele, dopo la distruzione di Samaria (721 a. C.) furono interamente catturate dagli Assiri e scomparvero dalla storia. Restarono le tribù di Giuda le quali, fino allora, avevano vissuto nell'orbita del maggiore splendore di quelle di Israele e fu allora che si formò il popolo giudeo propriamente detto, di cui oggi vediamo i discendenti. Questo popolo deve la sua essenza ai seguenti fatti susseguentisi: 1 ° Isolamento della Giudea, debole e circondata da potenti stati protettori, prima l'Assiria, poi la Caldea, per più di un secolo; 2° Distruzione di Gerusalemme ad opera di Nabucodonosor e trasferimento a Babilonia di tutta la popolazione giudaica; 3° Rottura di tutte le tradizioni storiche locali nel periodo dell'esilio; 4° Rannodamento di tali tradizioni a mezzo di una nuova generazione nata all'estero, ma alla quale il persiano ·Ciro concede di tornare a fabbricare Gerusalemme; 5° Stato di dipendenza politica permanente nel quale vivono da quel momento i giudei. Se si riflette a questa storia cosi singolare, chiara risulta anzitutto la ragione per cui, nello stato di secolare isolamento, il miscuglio iniziale di popoli semito-siriani si sia consolidato per conJin11aendogamia e poi come il giudaismo specifico, si sia fondato in esilio, come direbbe Freud, in 1111complesso di inferiorità. Esso fu soprattutto opera dei più fanatici fra gli esiliati e anzitutto del prof eta Ezechiele, prete uscito da una grande famiglia sacerdotale. La fede di questo popolo in captività non è queJ/a di un popolo sano e libero che lotti apertamente pe,· il proprio sviluppo; essa respira l'impotenza e il rancore vendicativo e si esprime con l'invettiva più atroce : essa cerca di ingannare la miseria presente con il miraggio orgoglioso di un avvenire impossibile. Quando dunque una parte degli giudei tornò - per la liberalità abbastanza ingenua di Ciro - a fabbricare Gerusalemme (l'altra parte era già installata in buona posizione economica a Babilonia e non si mosse), il giudeo era già divenuto il campione di ogni intolleranza religiosa, di ogni fanatismo spinto ai più sanguinosi eccessi ritualistici; l'uomo che ha invocato la tolleranza solo quando si è sentito oppresso ma che non l'ha applicata mai agli altri, nè potrebbe applicarla, perchè la legge glielo vieta. 36 4) Dopo la cattività babilonese gli ebrei non costituirono più una nazione indipendente. Herder dice giustamente: « Il popolo ebreo si guastò mentre si educava, perchè non gi11nsemai a 111at11rare1111acultura politica sul proprio suolo e q11i11dinon gimur: mai nemmeno ai veri sentimenti di onore e di libertà. » Può essere che questi sentimenti di onore e di libertà non abbiano mancato inizialmente e congenitamente, ma certo le circostanze storiche e la stessa religione contribuirono a creare questa grave deficienza nel popolo giudaico. Infatti, la sua fede non riconosce all'individuo libertà alcuna, sia pure in grado minimo, ed estirpa dalla sua coscienza il sentimento dell'onore concepito arianamente, in quanto nega ogni onore a tutti gli altri popoli. Poichè ogni popolo ha la religione che deriva direttamente dalla sua psicologia razzista, il ragionamento precedente sarebbe chiuso in cerchio, se non si tenesse conto subito di un fatto decisivo, e cioè che, quando il popolo fu tornato a Gerusalemme ove, in condizioni di autonomia se non di completa indipendenza politica, avrebbe potuto svilupparsi in un senso meno costrittivo di quelJo prescrittogli da Ezechiele durante il periodo babilonese, questo sviluppo gli fu tassativamente vietato dalJa reazione sacerdotale alleata alle forze politico-militari persiane. Il partito sacerdotale, con alla testa Esdra, stabilì infatti la Legge nuova, la quale venne imposta e dovette essere accettata da ogni prete levita o notabile con impegno scritto. Gerusalemme fu poi cinta di alte mura e venne scacciato chiunque non appartenesse alla pura fede o non avesse sposato una ebrea. In tal modo i sacerdoti, con l'appoggio di Artaserse, costituirono definitivamente il gi11daismo; quello che Ezechiele aveva fondato, essi lo compirono imponendo al popolo una Legge precisa e .complessa ( 13.600 prescrizioni) dalla quale esso non poteva in alcun modo sfuggire. 5) Ecco le condizioni per cui, da un miscuglio semitico-siriano invero non molto felice per la dissimiglianza dei due ,tipi principali, è sortita la razza ebraica ed ecco le circostanze con cui si è andato determinando il suo spirito. Ci meraviglieremo ora se questo popolo non concepisce il coraggio e in genere i valori eroici allo stesso modo come i popoli ariani? Le particolari circostame storiche hanno agito sensibilmente sull'indole del miscuglio etnico in formazione, e questo non già alterando il carattere· della raua (qualsiasi circostanza esterna è assolutamente impotent~ a modificare direttamente tale carattere) ma bensl in quanto tali circostanze, determinando una certa selezione sociale, hanno portato al sommo della società determinati caratteri, lasciando disperdere, annientare, affondare nella miseria, i caratteri opposti. Non solo il giudeo non può avere più - nella grande massa - nè capacità politica nè sentimento guerriero e militare, ma nello stesso ebreo « moderno » e cioè che si crede liberato dalla Legge, si riscontrano alcuni caratteri che derivano invece direttamente dalla precisa mentalità della Legge medesima. Ad esempio : tendenza a prendere per fatti positivi, asserzioni scientifiche qualunque date come ipotesi o come costruzioni provvisorie; incapacità di elevarsi a visioni generali, capacità di creare immaginazioni messianiche nel campo economico, convincimento puerile di poter trasformare il mondo e gli uomini a colpi di decreti; incomprensione di tutto quello che è veramente grande nella storia dei popoli e, per contro, esaltazione frenetica di qualsiasi sciocchezza che esca da mente ebraica. Tutto ciò è accompagnato dal continuo istinto di corrodere, danneggiare, rovinare o sporcare comunque l'opera degli altri popoli presso cui si trova ospitato e che cerca di sfruttare senza il menomo scrupolo. -". Ma se il giudeo fosse posto in condizioni favorevoli, potrebbe compiere opera positiva? La risposta non può essere che quella data dal grande genealigista berbero Ibn Khaldun seicento anni or sono: « .il Semita non ha la menoma altitudine a creare q11alcosa di durevole». EMIIJOCANEVARI
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==