giudeo. In sostanza, questa immensa vanità, mista alla grande forza di volontà - altra caratteristica della razza - generando la paura folle dii aver pattra, supplisce alla deficienza del coraggio istintivo, aggressivo, del tipo ariano. Considerate da questo punto di vista, le prove date dagli ebrei che si sono distinti in guerra non sarebbero meno meritorie di quelle dei nostri : vi è anzi maggior merito in un coraggio riflesso che in uno spontaneo. Tuttavia, la stessa estrema vanità, congiunta con 1a solidarietà razziale, a sua volta ottunde gran parte del merito. Infatti, il superstite di guerra ebreo, appena tornato alla vita borghese, •ha immediata cura di porre bene in evidenza le sue immense benemerenze : nientemeno, ha fatto la guerra come gli altri ! A lui, appare grande senza paragone il merito acquisitosi. Del resto il governo Fascista ha voluto recentemente assecondare questa mania, riconoscendo come benemerenza nazionale per le famiglie ebraiche il fatto che un membro sia stato in zona dì guerra e cioè quello stesso fatto che per ogni italiano è stato sempre considerato come un semplice dovere. Non è poi da parlare del giudeo che abbia avuto una ricompensa al valore o che sia caduto : per ciascuno di • essi si scrivono volumi su volumi, biografie, vengono pubblicati aneddoti, si innalzano monumenti fra la commozione generale: si tratta -di un giudeo, non già di un imbecille goiym qualunque! 2) Ecco riportato nei suoi veri termini il «coraggio» dei giudei : esso ha per substrato psicologico la vanità congiunta alla volontà, e per epilogo lo sfmttamento p11bblicitarioe utilitario degli atti compiuti. Ma sarebbe erroneo e vano rimproverare ai giudei queste loro caratteristiche, accusarli di non rassomigliare agli ariani. Non si può accusare t1n cane di non essere uguale a un gatto : questa accusa presuppone il fondo di ignoranza e di ciarlataneria che hanno sempre mostrato gli egualitari, discepoli dell'illuminismo settecentesco. La vera parola è detta da:un giudeo illustre: Disraeli, quando nel romanzo « Endymion » scritto alla fine della esistenza, dopo tanta esperienza di uomini e di cose, esclama: « La razza è la chiave della storia, ,e la storia è così spesso confusa perchè f scritfJ(lda uomini che igno,-ano q11estoprincipiò e tutto cio che esso racchiude.» E aggiunge: « Nè la wngua nè la religione fanno 11narazza; una sola cosa fa una razza ed è il sangue. » E' necessario dunque analizzare sistematicamente che cosa sia la razza ebraica e come si sia venuta costituendo. 3) E' noto che t~tte le razze fortemente caratterizzate che si sono costituite nel cé>rsodella storia, sono razze « storiche >> o «etniche», non razze antropologiche. La stupefacente asserzione che spesso si legge circa la esistenza di questa o quella razza «pura», da parte di pseudo-razzisti improvvisati, è altrettanto assurda come quella degli anti-razzìsti, quando asseriscono sul serio che le razze « non esistono perchè non sono pure ». Forse non ci si rende conto che una razza, per essere «pura» dovrebbe discend~re tutta da una sola ed unica coppia. Queste aberrazioni hanno invero corso perchè per molti anni antropologi, filologi e etnologi hanno disperatamente ricercato « le origini » di certe razze, perdendosi nel buio dei tempi preistorici e contendendo fra loro gustosamc;nte a proposito di ipotesi più o meno imagìnifiche, senza pensare che sarebbe stato molto più utile occuparsi, invece, di studiare e caratterizzare le razze che avevano sotto gli occhi nell'epoca contemporanea. Ora, queste razze, esistenti e ben distinte, come appunto fa giudea, derivano, all'origine, da una mescolanza di vari elementi, la quale poi, per ragioni particolari, ha subìto un lungo regime d; endogamia sì da costituire n~i secoli un popolo con precisi caratteri fisici e psicologici. Gli attuali giudei discendono da una mescolanza anticamente verificatasi fra tre tipi fondamentali: il Semita (Abramida) nomade o beduino, pastore sceso dalla Mesopotamia o.rientale nella terra di Canaan e poi trasferitosi in Egitto all'epoca Piero della Francesca - Allegoria trionfale dedicata a
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==