La Difesa ddella Razza - anno II - n. 1 - 5 novembre 1938

0 Ebreo "iennese. ~ esame anche superficiale dello spmto Ma un fatto è chiaro : che i due elementi ebraJCoce ne rivela due caratteristiche, due negativi che caratterizzano il mondo ebraitratti fondamentali che soprattutto lo con- co non sono antitetici e neppure in parte traddistinguono dal nostro spirito italiano distinti l'uno dall'altro, come a tutta prima come quasi da ogni altro: potrebbe sembrare, ma sempre intimamente 1) l'assenza di vita agricola; legati. 2) l'assenza di uno spirito militarista. Nei più lontani tempi gli eserciti invaE ciò risulta dall'indagine del compor- sori erano sempre, necessariamente, anche tamento della massa ebraica in qualsiasi eserciti coltivatori, ma il fatto non è circoambiente etnico e in ogni momento storico. scritto ad epoche preistoriche. E' necessario dir subito che non ci si In ogni tempo spirito militarista e posdeve perdere nel ricercarne l'origine per- sesso agricolo della terra sono fatti di inchè ci si trova di fronte a un vicolo chiuso negabile interdipendenza. rappresentato dall'attuale sistema di vita Soltanto il possesso e il lavoro della degli ebrei che sembra essere a un tempo terra possono creare l'ardimento della dila ragione o la conseguenza delle due ben fesa, il concetto di una frontiera, un esernote negative dello spirito ebraico. cito capace di qualsiasi sacrificio. Può essere infatti tanto la struttura so- Lo spirito militarista si è sempre aflerciale del mondo ebraico che non ha mai mato e si è più sviluppato là dove, a buon avuto bisogno e quindi ha atrofizzato nel- diritto o no, c'era una terra e un lavoro l'ebreo lo spirito agricolo e lo spirito mi- da difendere. litarista; e può essere anche l'assenza prima Sono proprio le popolazioni montane le di militarismo e di agricoltura la ragione prime a comprendere il valore di una terra della attuale struttura sociale degli ebrei. duramente sfruttata e aspramente difesa 32 POLO mentre il concetto della frontiera tarda a imprimersi nelJa mente delle popolazioni di pianura, cosl le popolazioni nomadi hanno delJa guerra un concetto assai differente dal nostro. Un popolo senza frontiere e senza aratri sarà sempre un popolo senza eserciti. * * * In ogni epoca come in ogni ambiente gli ebrei hanno sempre dimostrato una viva predilezione per determinati mestieri, e sempre gli stessi, nei quali riescono ad eccellere o si sono particolarmente perf ezionati in virtù di una predisposizione naturale e istintiva o atavicamente acquisita. Innumerevoli gli esempi di questa uniformità persistente nei vari tempi e nei vari paesi, per cui gli ebrei dediti ad altri mestieri che non siano quelli atavJCt, sono vere eccezioni. Così gli ebrei dediti a servizi domestici. A parte i paesi dove esistevano speciali restrizioni legislative, la percentuale degli ebrei nell'esercito e nella marina, per quanto sempre limitatissima, è in ragione del grado di assimilazione locale. Anche in Palestina ( 1931) su 100 ebrei lavoratori appena 8 appartenevano alle forze armate : esercito, uiaziaoe,. marina e polizia. E' interessante il raffronto fra ebrei e non-ebrei della stessa città (dove quindi è esclusa la differenza fra gli appartenenti o meno all'agricoltura), dediti al commercio o alle armi. Così a Budapest (1925), mentre su 100 lavoratori non-èbrei la voce « Commercio e Banca » ne assorbe appena il 7,5 %-, e 1'1,4 % appartiene alle forze armate;· su 100 lavoratori ebrei, la prima di queste due caratteristiche percentuali sale a 31, 5 mentre la seconda scende a oltre cento volte meno che per i non-ebrei: 0,01. Ma è necessario scendere ad una precisazione maggiore; e allora vedremo una forte discriminazione quantitativa fra ufficiali e semplici soldati rispetto ai non: ebrei. Infine anche i Paesi che hanno dato, negli ultimi anni, maggiore ospitalità agli ebrei nell'esercito, come la Polonia (e il fatto è ben comprensibile per la ragione che gli ebrei vi sono la decima parte della popolazione), hanno, a questo riguardo, percentuali minime: appena l'l,6%- degli ebrei lavoratori polacchi apparteneva alle forze armate del Paese (1921). * * * Un ebreo - Josef Kastein - ha affermato che per gli ebrei la guerra significa

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