La Difesa ddella Razza - anno II - n. 1 - 5 novembre 1938

)STRI GRANDI C. BALBO ...tra le operosità, qual più 11wrale e p1u anu di nuoco, quelle puramentt• 111 1/. leuuali, sedentarie, che riducono corpo ed anim.a inevitabilmente a debolezza ed insieme ad una irritabilità, una sensività ~cessiva e malaticcia, ovvero quell'altre operosità, che esercitano a vicenda le facoltà del corpo e dell'animo, le mantengono in quell'equilibrio, in ,quella forza vicendevolmente data o ricevuta, che è sola sanità all'uno e all'altro? Ora niuna operosità riunisce questi due vantaggi al paro della militare... io il dico con ,sincerità, periscano le lettere, siano abbandonate, negate del lutto ... se è necessario cii>a serbare... la gloria delle virtù militari pasate. la speranza dall'avvenire. lo crede stolte:;za ed ignoran:;a e falsa deduzione dalla storia antica, quest'incompatibilità che si pone tra le arti di pace e quelle di guerra (dai Pen ieri sulla -toria d'It!llia, opera postuma, 1858. /, 27). cuoco ...tra tulle le uirtu qw l/e tlelfo guerra tengono il primo luogo, perchè sono le più necessarie e perchè senza di esse, tutte le altre non. bastano a salvar la città. (dal Platone in Italia, 1806, XXXVI). GIANNONE ...l:J1sognariportare indietro Lu no:,tm attenzione... [i Romani] soprattutto avemno cura della miliria, nella quale tutti e quasi sempre si esercitavano... Fra i popoli ond'era allora l'Italia divisa, certamen1e i Romani, e sotto i re e poi sotto i consoli, erano i più agguerriti ed esercitati nella milizia, e nelle occasioni di guerra, sia offensiva sia difensiva, davano volentieri i loro nomi per e sere arrolati nelle centurie, ciascuno militando sollo i tribuni, e questi sotto i consoli o pretori eh'erano destinati per supremi duci. Così in breve formavasi un numero o esercito... La milizia è per natura at rersa alla vita morbida ... (dai Di cor i torici e politici sopra gli Annali di Livio. 1739) Vincenzo Cuoco Questa guerra ha ri"elato di quak tempra siano i combattenti italiani. Vi sono pagine di eroismo incomparabili, pagiM di eroismo kggendario, tanw nella guerra terre&tre quanto nella guerra del mare e Mlla guerra del cielo. Dopo la grande Vitwria ci fu un periodo di incertezza cl-..eci ha fatto molto soffrire; ma a un certo momento un ,nanipolo di uomini che venivano dalla trincea ripre&e nel pugno il vessillo della Vittoria e la Vittoria, Mll' ottobre del 1922, fu riscattata e per sempre. MUSSOLINI Cescne Balbo FOSCOLO (a apoleone I)... E quando ottime, e~ ne fossero Le Leggi, nulle per noi tornerebbero senza La milizia, principio, si/:ure==aed ingrandimento degli stati: però niun'arte permetteva a' Lacedemoni il di110 Licurgo che appartenente aUa guerra 1w11. /osse. Ben tu sul tu.o dipartire, alla nostra salute provvedendo, principale consiglio a noi davi le armi: nè sperse andavan tue voci, chè anime italiane sopite sì, ma non morte, percoteano; e a grandi fatti dal tuo esempio spronati e dalle avite, gloriose, incal=ami memorie, armi, armi i giovÌ!teUi esclamavano, e di armi era splendida e forte in que' giorni la repubblica tutta . aiutare veracememe fu quella istituzione che, tutti armando i cittadini., a non compre mani ed a petti amorosi a/fidava la quiete della città, assue/acendcli a un tempo alle arti guerresche, all'ardore di gloria, ed aUa santa carità per la patria... (Da l'Orazione a Buonaparte 1802, V). Ugo Foscolo

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