MACHIAVELLI ...E' principali fonda menti clw ubbuw tutti gli Stati, così nuovi, come vecchi o misti, sono le buone leggi e le buone arme... sen=a avere arme proprie. nessuno principalo è sicuro, an=i è tutto obligato alla fortuna, rwn avendo virtù che nelle avversità lo difenda. E fu sempre opinione e sentenzia deUi uomini savi, quod nihil it tam infirmum aut instabile, quam fama polentiae non sua vi nixa ... Debbe adunque uno principe non avere altro obietto, nè altro pensiero, nè prendere cosa alcuna per sua arte, fuora della guerra et ordini e disciplina di essa... (Il Principe, 1513-16, capp. XII e XIV). Debbe adunque una città bene ordinata volere che questo studio di guerra si usi ne' tempi di pace per esercizio e ne' tempi di guerra per n.ecessità e per gloria, ed al pubblico solo lasciarla usare per arte, come fece Roma. E qualunque cittadino, che ha in tale esercizio altro fine, non è buoM; e qualunque città si governa altrimenti rwn è buona... (L'arte della guerra, 1516, lib. I e lib. VII). Nicolb Machiavelli B IDEALI DEI DANTE ... f: però ,wn è dubbio, cft<'il prevalere de' com.baUenli allo· imperio del mondo ~iu Latoorduwto dal giudizio divino. Il popolo romano prevalse a tutti i combattenti per lo imperio del mondo; e questo sarà mani/ esto se si considerino i combattenti: e se i consideri il premio ed il termine, certamente il premio ed il termine fu d'ai,an- :;are tutti i mortali; imperocchè questo si chiama imperio . La guerra non è che un duello e quello che s'acqui ta per duello, di ragione s'acquista... Quelli che sono per necessità di giustizia e comune conse11o raunati pel zelo' della giustizi.a, certamente sono nel rwme di Dio congregati. E se così è, Iddio ~ta nel ~==o di loro, conciossiachè nello Evangelio questo ci promette. De Mon. 1312-3, II, 9-fO (volg. di Marsilio Ficino). Antonio Genovesi 'L'orizzonte è sgombro e sulla cima estrema "i fiammeggia la volontà dell'Italia. Volontà di guerra. L'ha dichiarata il popolo al disopra della mandria parlamentare. Il Re ha inteao. La guerra c'è. Il popolo italiano si «sente» già in guerra. È compreso della solennità del momento. In queata aettimana si è purificato. Molte acorie sono cadute. Sril corpo della azione si erano annidati para11siti di specie di4'ene. Ma la Nazione - con una sco11sa - si è liberata del suo carioo molesto e insidioso. Sotto la maschera neutrale è balzata innanzi l'anima guerriera. (li ••glo 1915) __ _ MUSSOLI I GENOVESI ...Questa [l'U,u'tàJ sarebbe la wla malLieradi veder rifiorire l'ingegno e il vigore degli Italiani. Potrebbe per questa via aver l'Italia nostra delle formidabili armate nai•ali e tante truppe terrestri che la facessero stimare e rispettare, non che dalle potenze d'-oltre mare che pure spesso l'infestano, ma dalle più ragguardevoli che sono in Europa. (Dal discorso Del Commercio ;Marittimo, 1754-6). GUICCIARDIMI Chi fu autore di quella ~cnten:;a, che e' danari fumo il perno della guerra, e. clii l'ha poi seguitata, non intese che e' danari soli bastassino a fare la guerra, nè che e' f ussino più necessari che e' soldati; perchè sarebbe stata opinione non solo falsa, ma ancora molto ridicuw ... Confesso che chi ha soldati propri fa la guerra con manco danari che non fa chi ha soldati mercenari. (Dalle Con iderazioni ecc., 1527). Guiccic
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