dai tubi uscirono lunghi getti di fuoco. la sorpresa e le fiamme fecero franare la 11ostraliMa. la vetta fu perduta. Ebbene: fu ripresa la stessa notte. Andò all'attacco anche il medico del battaglione. Dalla pianura di Monastir, dove il fiume faceva gomito, qtwta 1050 salivu come un calvario, precipitava alla destra degl'italiani, e si rialzava con certi picchi e rocce lunari, che le carte francesi avevano chiamato Picco Bruciato e Picco Roccioso. Anche là seppellimmo i nostri· pwtoni, lasciammo mucchietti di croci, con un numero e una striscia di zingo. Dal fiume fino a mezza costa, c'era la brigata Sicilia, e aveva da fare coi bulgari. la quota e i ,picchi erano tenuti dalla brigata Cagliari, dalla frrea, e da, batt,aglioni complement,ari. Lassù s'aveva da fare coi tedeschi al centro, con bulgari. e /u,rchi alle ali. Nostri eran-0 j, mitraglieri, nostra l'artigli!!ria da montagna annidate, alle nostre spalle, che ti sfiorava il capo, con una cortina fischiante e precisa, ti apriva la strada u lagliava le gambe al nemico; nostre le bombarde, quei lunghi maiali volanti. che dal fondo dei. burroni montavano diritti sul tuo capo. ed esitawno. parevci che volessero retrocedere. prima di butt,arsi col muso e andqre a crepare fra i reticolati. soffiando ca,valleui, sacchi, elmi, braccia. ·pa-Strani,contorcendo pudreUe che queste parevano ferrettini di donne. Quota 1()50 era tutta un forte di fanteria. un esempio di fortef icazione, fatta dal fante italiano con la =appa. le mine. la pa· :.ienza, e ri/aJ,t,aogni giorno. Caverne, baracchini di travi e sacclielli, baracchini muniti di travi di ferro, muraglie di sacchetti bianchi, terrapieni, camminamenti profondi, trincea, parapetti, con scudi d'acciaio a,feritoia, con stipetti, coperti da una tenda di sacco. per tenerci le bombe e i caricatori. Parallelo a.lla trincea, correva u,i camminamento maestro, ~sava innanzi alla bocca dei baracchini, che dava.no le spalle alla trincea. U11a rete di camminamenti stretti univa quelle due arterie, fra le quali comandi di compagnia, pwtoni, vedette vegliavano, combat1.evano, dormivano. mangiavano, scrivevano. Era una città schiacciata sugli abit,anti, nella quale tutto era e//imero, la co11sisten=adegli edifici, il terreno, la vit,a. Travi, uomini, mu· raglie erano so/fiati dagli scoppi. Ogni notte, c'erano parapetti franati. baracchini sventrati, camminamenti riempiti. All'alba, le talpe ricominciavano il lavoro di Sisijo; rifacevano mura, lPUi. parapelli, camminamenti. Al parapetto del secondo plotone, c'era la punta d'una scarpa, che s'af /acciava, tra i sacchetti, e se cercavi di tirarl,a, sentit1i ch'em incassata. C'erano del rPsto tanti stracci e legni e rottami. tra i sacchelti, e anche quella scarpa faceva da zeppa. Fra11at 1ano una, due. tre file di sacchetti. e la scctrpa era l,à, pareva che reggesse [,e altre fila. U11anotte, e/te i tedeschi vennero <tvanti e il tiro corto dei ca11norzieri/ra11cesi schiacciò al parapetto le mosche del s,,condo plotone, tult,0 il parapetto /u denwlit-0, e fo scarpu. rirtwse là, sospesr, in aria. Era il piede d"un uomo asciugalo ,, nero. usci11a dalla rovi11a,.Fu ri/auo il p<trapetto e i fanti cuntinuarono a combauere da quella sepoltura. Parew d'entrare in una fortezza. a quota 1050. d'essere giunti al sicuro, /inchè non vedevi i primi che s'addormentavano, come, appena vi giunsero, quei du,e pia11toni di fureria. Dovevano cercarsi e costruirsi un riparo, mo erano due ragazzi. 11011 avevano imparato a guard<irsi. Videro un muretto a secco st'micircolare, una st,anzeUa scoperta. uno di quegli appoggi provvisori delle avanzate, !-O coprirono con un telo dct tenda e ci si ficcarono. Appena c'erano entra'-i; un cannoncino so/ /iò il telo e comparvero quei due ragazzi, col pastrano, il tascapane ancora a tracolla, seduti, gli OC{:hichiusi, l'uno appoggiato all'altro, con la spalla e col capo, senza una goccia di sangue. I tedeschi avevano cannoncini ben post,ati, che frugavano il camminamento meastro e i baracchini, ed erano sempre in agguato. Non facevano ferite. divora.vano. Invece non c'era da IPmere fucili e mitragliatrici altrQ che ai posti di vedetta. I te16 deschi erano ottimi tiratori di bombe a mano ed erano ri ffl· gati con buona moneta di bombe Carbone, vere granate• della forma e gra,ule=za di una pan11occhia di gra.none. con ma11i,:o di /erro. che serviva per _impugnarle e anche pPr appenderlP al cinturino, le quali avevano appiccica/et alla base un'orecchietta di tela: strapp<tndola, accendevi la bomba. che aspe!· t,ava qualche minuto, prima di scoppiare. Il jante non si emo- =ionava, non at·eva /retta. e i migliori tiratori la scagliavano, che ,scoppiava in aria. Al Picco Bruciato invece non ti pot,evi muovere sen:.a dare nell'occhio. scoprire il plotone, bus,carti una fucilata. chiamare· le bombe sui tuoi uomini. Anche il ca:.mbiodPlle ved,•ttp succedeva con quella padronanza del terreno, eh,, i vecchi fanti avevano acquistai.o. ·Non do,1evi ceri-Oesser lu a n.wntar,· la sentùiella. ma non .potet·i fare a meno di cercarti un punto d'osserva=ione, imparare a conoscere ciò che stat,a in jac<'ia al tuo plotone. Dovevi a.bituarci l'occhio guardare e guardar<' qu,el grodglio: t-i scoraggia.vi. rinunziavi. ricomincicwi a guardare, scorgevi qualche oscillazione. ti cor,cP.ntravi sopra un punto, vedevi sparire la can11Ctd'un fucile, la cupola cl'u1_1elmo. riconoscevi un sacchetto, una puJ,rella. e a poco a poco leg• gevi quel geroglifico, tentat1i di farne lo .~ch/==o,parago,w ,·i hi lua con la posi=ione nemica. La nolte era più facile andare da una vedetta. portare coi caporali. cercare il sergente, e non ti facevi sorprendere da.lla luce dei razzi allo scop.erto, se avet i capito il terrt.'no. A v,•vi la pistola d'alluminio, per chiamare l'artiglieria, per dirle, con quei garofani rossi, che si spalanca,,ano in ciew, d'ullungare il tiro; per dirle . d'accorciarlo. con quei /iordalisi turchini. Il ra==odi tri:ncea lo lanciavi quando non c'era la luna, e ci volevi veder chiaro. Lo lanciava il sergente, lo lanci.am un caporale, se 11,11avedetta aveva avuto un sospetto; lo lan• ciavq il tuo e il plotone dei bulgari, che ti stava in faccia; il tuo bat.t,aglionee il battaglione nemico, la tua brigat,a e quella tedesca, sulla quota, ,illuminando anche la sella, P i picchi. Ma tu non dovevi accenderlo per ogni piccofo cosa; se eri impu· =iente, nervoso, penavi a farti un carattere di fanteria. Col ra=zo ti guardavi dalle pattuglie, da un colpo rii rruuw. un attacco improv~iso, e vedevi il terreno dare rilievo a cose trascurate dal sole; an{:he /,a luna ti svelava qualche sel{rP.to; ma 110nbast,ava capire il terreno. Dovevi imparare ui musica. La musica generale e quella che .ti riguardava da t icino. Devi confessare che al principio non distinguevi altro cl,,, i violini d'artiglieria da monta,gna e quel fabbro che me,wn, nw==ate sull'incudine ·della tua roccia. Sentivi le mitragliatrici e non ca,pivi ,se erano nostre, se erar,o nemiche; non distinguevi una mina da una cannonata, una bomba da uno spe:.- =on.e, una granala da una, bombarda, un centocinque da un settantacinque. un colpo che arrivava. da uno clw partiva. Se una wcornotiva forava l'aria. il fante sapeva che cos'era. dove era diretta; tu st,a1 1i come l'asimo in mezzo ai suoni e non domandavi nulla. La guerra .te la devi imparare da te. Comi11ciavi a capire i colpi di passaggio, quelli che ,w,, ti riguarda,• vano. e ti alleggerivi di un peso; cominciat•i a distinguere i nostri dai colpi nemici; li restavano da capire i proiettili coi quali avevi maggiormente da fare; non tardavi a riconoscerli dalla voce. Arrivavano a casaccio? Battevano lo stesso punto? Tutti certo miravano alla /ronte e alle spalle • del plotone. Pppure ogni arrna,aveva le sue preferenze. le bombarde, i ca.11noncini, le mitragliatrici; capiti clove andavano le bombe '.1 mano. dove allignavano le /ucilate; ti facevi un'idea del metodo e quasi dello scacchiere dell'artiglieria tedesca, e dell'imprevisto, con cui t'ammoniva. Così imparavi a ,wn fracassarti subito le ossa e cominciavi a diventare fante. Quando facevi l'avanzata capivi il terreno. I ragazzi invece cascavano com11 Le mosche. La maggiore probabilità di giungere alla trim:,.,, nemica, l'avet1ano le vecchie talpt•. MASSIMOLELJ
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==