La Difesa della Razza - anno I - n.6 - 20 ottobre 1938

~ Nathan Rothachild (Lonc!M). Meyer Cark, Rothachild (Milano). Scdomone-Meyer Rothachild (Vienna). 58 BiblotecaGino Bianco Amache! Meyer Rolh■cild (Francoforte). Giacomo Rothachild (Parigi). Ric0rdiamo che l'ebreo Pliilipson. re.<;r11teme11te urre I DIECI SIGNORI nomica? E siamo ancora molto lontani dalla fine. Noi siamo ancora i vostri padroni! >. Non minore presunzione v'è nella seguente affermazione. dovuta ali'« American Hebrew > (6). « Quello che l'idealismo e il malcontP.nto ebraico hanno così potentemente realizzato in Russia sarà egualmente compiuto in altri paesi dal ie medesime qualità storiche dello spirito e del cuore ebreo>. Costituita nella Ru~sia sovietica una formidabile pedana di lancio per i propri principi sovvertitori, gli ebrei passarono alla seconda parte ciel pro• gramma, che potrebbe dirsi la parte tattica o diplomatica, dando vita a qu,!1lu ibrida creatura che è la Società dc!lc· Nazioni e servendo3i cli essa come di uno strumento utile ad una pacifica e ben dissimulata penetrazione in ogni parte del mondo. Da molto tempo, gia, gli ebrei preconizzavano il sorgere cli una Società delle Nazioni. « Un messianesimo del nuovo tempo deve sorgere - scriveva nel 1861 haac Crétnieux (7) - una Gerusalemme di un nuovo ordine deve guccedere al doppio impero degli imperatori e dei papi. lo non ho altro pensiero che quello cli realizzare quest'opera. La « Alliance braelitique universelle > ha appena iniziato la sua attività e già essa fa sentire la sua influenza nella lontananza. Essu non si limita al nostro culto, essa vuole penetrare in tulle le religioni, come è penetrala in tutti i paesi. Le nazionalità devono scomparire, le religioni debbono s,•anire! Ma Israele non morirà! E questo piccolo popolo è l'eletto di Dio>. L'ingiusta pace di Versaglia, da cui nacque Ginevra, fu anch'essa manipolazione dell'ebraismo. Sentite con quanto entusiasmo parla cli Wilson uno scrittore ebreo, il Doubnov (8), e con quanta e preziosa sincerità associa le utopie wilsoniane e quelle bolsceviche: « Il programma di Wilson, rielello presidente degli Stati Uniti, comportava l'intervento dell'America e la realizzazion~ cielle promes3e proclamale dall'Intesa. Questo lieto messaggio fu un conforto per le nazioni oppresse e fece soprattutto hallere il cuore degli· ebrei dell'Europa orientale, i più gravemente colpiti. Molti di essi accarezzavano anche un'altra speranza, cioè che la fine della guerra sarebbe stata seguita dal crollo dell'Impero degli Zar, e si viveva nell'attesa di una grande rivoluzione in Russia. Questa ~i produsse tuitavia molto prima di quanto si credesse, e in piena guerra. Nello sp.1zio cli qualche giorno si è compiuta !I Petersburg la più radicale e la più pacifica di tulle le grandi rivoluzioni>. Per capire, ciel resto, fino a qual punto l'ebraismo abbia influito sulla formula-. zione della pace basta tener presente che Lloyd George è di origine ebraica; che

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