La Difesa della Razza - anno I - n.6 - 20 ottobre 1938

030 lì l~ -BOLSCEVICO Biblo ~ ella seconda metà del secolo XIX Baruch Levi, scrivendo a Carlo Mane, affermava che per raggiungere la signoria d'Israele suI Mondo era indispensabile unificare prima le altre rane, distruggere le frontiere e le monarchie, istituire su questo mucchio di rovine una repubblica mondiale. Veniva così per la prima volta esposto il programma. che oggi l'Internazionale ebrea cerca di realizzare, sopraUutto con la propaganda e la diffusione fra le masse del!&dottrina comunista. Non può quindi destare meraviglia, se anche la rivoluzione rossa., che ha tentato, con l'esito che ben conosciamo, di applicare le utopie marxiste, sia stata voluta, preparata ed effettuata dagli ebrei. Il proletariato russo che l'otto marzo del 1917 saccheggiò i forni di Pietroburgo, dando inizio ad uno degli episodi più sanguinosi della storia dell'umanità, non fu cl:ie il cieco strumento nelle mani adunche dei banchieri israeliti. Tale triste verità, che per molti anni il mondo ritenne una leggenda, può essere ora dimostrata. Da un documento fornito dalla polizia Segreta Americana (Secret Service: e Documentation > . Parigi 6 marzo 1920) e pubblicato io Italia per la prima volta nella Rassegna Mensile di Politica, la e Vita Italiana> (settembre 1920), risulta in modo inequivocabile che, se si esclude Lenin (anche lui aveva però la madre di razza ebrea), i maggiori autori del dramma bolscevico - Trotzki, Kamenew, Zinowiew, Parvus, Cario, Martinow ecc. - sono ebrei, che iJ finan. ziatore della rivoluzione è staio .un han• 52 e Gino Bianco Bolscevismo di marca ebraica "Tutte le forze antifasciste fanno capo ad elementi ebrei" chiere ebreo di nome Jakob ScrifT e che tale banchiere era in streua relazione con il rabbino Judas Magnes, ardente propagandista del giudaismo internazionale e deus ex machina dell'organizzazione sionista e Poale >. Altre prove ugualmente interessanti si potranno trovare leggendo gli articoli a sapore antisemita, pubblicati nel dopo guerra sul giornale inglese e Morning Post> ed il libro di H. De Vries de KeekeHngen e lsrsel, son pa!eé, son avenir >, (Parigi, Ed. Penin 1937). Del resto che il bolscevismo sia di natura giudaica è stato anche affermato dagli ebrei stessi. . Sul e Jewisch Cronicle > (1920) si leg• ge: e E' molto importante per il bolscevismo stesso che tanti ebrei siano bolscevici, e che gli ideali del bolscevismo in molti punti concordino con i più belli ideali del giudaismo>. E sull'organo ufficiale bolscevico della città di Kharkow e Il Comunista> troviamo un manifesto intitolato e I meriti «!ell'Ebrai5mo verso gli operai > con questa confessione: e Noi possiamo dire, senza alcuna esa· geruione, che la Grande Rivoluzione Sociale in Russia è stata organizzata e compiuta dagli Ebrei. Avrebbero fonie, le masse operaie e i contadini così poco illuminati, osalo di spezzare la catena della borghesia? No, certamente. Sono dunque gli ebrei che banno condollo il proleta· nato russo verso l'aurora dell'Internazionalismo, e che continuano a farlo, perchè tutte le organizzazioni sovietiche sono in nostra mano >. Carlo Radei<. IL CRAN CONSIGLIO (Cfr. • Vieille France>, n. 169, 22-29 aprile 1920, e La Vita Italiana>, 15 settembre 1920). Tutto questo potrebbe però essere preso in una relativa considerazione se ad avvalorare la documentazione non vi f05se il fatto inconfutabile che in Russia dal 1917 ad oggi quasi tutti i posti di respon-

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