La Difesa della Razza - anno I - n.6 - 20 ottobre 1938

1111 1· 1111 "L'ebraismo è stato in taluni periodi culminanti, come durante la guerra etiopica, unanimemente ostile all'Italia" IL GRAN CONSIGLIO , ~ pecie dopo l'abolizione della massoneria, l'avversione degli t, >rei contro il Fascismo divenne irriducibile. Da allora, quelli di fuori sono nelle prime posizioni nell'osteggiare. con ogni potere e mezzo, qualsiasi iniziativa in campo internazionale che partisse dall'Italia, facendosi merito e vanto di ciò; quelli dell'interno, invece, mascherando - si capisce - le vere disposizioni d'animo sotto le opportune forme di osservanza e ossequio: ma gli uni e gli altri profondamente concordi Quando 52 Stati si coalizzarono contro l'Italia impegnata a fondo in Africa Orientale, l'ebraismo stimò che fosse giunta l'ora sua, l'ora buona per la vendetta. La Società delle Nazioni fu lo strumento prezioso nelle mani dell'Inghilterra e della Francia che, con metodi a volte diversi ma con lo stesso intento. tenevano in piedi la coalizione contro l'Italia; la Società delle Nazioni è appunto l'istituzione in cui il genio di Israele ba la sua massima estrinsecazione nel tempo nostro. Si sanno quanti uffici, cariche e prebende ~ono attribuiti ad ebrei nella Lega di Ginevra o asserviti all'influenza ebraica; ma a riguardo dello spirito e delle finalità di essa valgono, sopra ogni altro, alcuni giudizi espressi da personalità giudaiche più qualificate. « La Società delle Nazioni è la prima applicazione, nell'ordine politico, dei principi di pace e di fraternità che il giudaismo dal tempo dei profeti ba proclamato nel mondo civile>: dichiara l'associazione dei rabbini di Francia nel 1927; «La Società delle Nazioni procede essenzialmente dall'ispirazione ebraica > scrive l'ebreo Israele Zangwill; < Tutti gli ebrei debbono considerare un dovere formale di sostenere con lutti i mezzi possibili la Società delle Nazioni. Noi abbiamo il massimo interesse al successo della Lega. Essa è in armonia con le nostre più nobili e sante tradizioni. Essa ha per noi un interesse maggiore in quanto assicura la più favorevole soluzione della questione ebraica. Il suo avvenire è d'altronde sicuro> dice l'ebreo Luciano Wolf in una conferenza tenuta il 16 gennaio 1921 alla congregazione della sinagoga di West London; < L'edificio così faticosamente edificato, nel 1919, dalle delegazioni ebraiche di America e d'Inghilterra crollerebbe se la Società delle Nazioni naufragasse> aggiunge lo stesso Wolf in Wake up. Australia. E ancora: < La Società delle Nazioni, questo casto fanciullo nato dallo spirito d'Israele, deve vivere e respirare l'aria di suo padre. La Società delle Nazioni deve avere la sua sede nell'interno delle mura e delle torri della città di pace, della città di Gerusalemme> scrive l'ebreo Simon Tov Yaoel in lsrael. Reflexions sur la grande guerre et l'avenir des peuples, auspicando entusiasticamente il trasferimento della Lega da Ginevra nella terra che dicono dei loro padri; < La Società delle Nazioni è un antico ideale ebraico. E' soltanto ai nostri giorni che questo 26 BiblotecaGino Bianco ideale di nazionalismo e d'internazionalismo ad un tempo è stato compreso dal mondo. Gli ebrei lo intuivano già da tremila anni. Esso è uscito dal giudaismo, esso è compreso nella maggior parte degl'insegnamenli principali della nostra legge e dei nostri profeti" dichiara l'ehreo •ssin E. Sampfer nel libro Guide lo Zior,isme; « Soltanto una Società delle Nazioni basala nello spirito socialista può garantirci quello che ci è necessario nel dominio nazionale e sul terreno internazionale> afferma l'ebreo N. Nossig. E l'ideale si avverò. La Società delle Nazioni venne creala. e fu veramente un « giudaismo ingrandito». Al tempo della guerra etiopica - ciò non sarà mai dimenticato dagl'italiani - l'ebraica lega di Ginevra promosse, organizzò e attuò il mostruoso e infame t.entativo di strangolare l'Italia; tutt'intorno la orchestra turpe della stampa mondiale ebraica - quella che « fa l'opinione pubblica> - intonava all'unisono osanna al tentativo, incitando, aizzando e sospingendo a rincrudirlo sempre più, a spingerlo fino alle estreme conseguenze. hraele era all'opera con tutto l'impegno e mobilitando contro l'Italia una delle sue maggiori forze: la stampa. « li ritardo nell'applicare le sanzioni costa denaro>, 18 febbraio 1936; « Le donne vogliono le sanzioni sul petrolio». 22 dello stesso mese; « Petrolio per un crimine>, il 24; « Niente petrolio per l'Itaiia », 31 marzo; < Basta con il ritardo ». 18 aprile; « Le sanzioni devono continuare sia per aiutare gli abi~- sini, sia per vendicare la società, sia per punire il fuori-legge». 23 aprile; « Le sanzioni debbono essere intensificate>, 6 maggio; « La Società delle Nazioni deve essere rafforzata e le sanzioni devono persistere >, 11 maggio; « Le sanzioni devono proseguire>, 12 maggio. Sono, questi, alcuni titoli e frasi del vasto repertorio di articoli pubblicati dal Daily Herald. Questo giornale, organo ufficiale ciel partito laburista britannico, appartiene ad una società editrice di cui è presidente l'ebreo James Salter Elias - ultimamente creato Pari d'Inghilterra con il titolo di Lord Southwood - il quale controlla il 51 per cento delle azioni. « Il comitato dei 18 ritarda troppo i suoi lavori e l'embargo sul petrolio non viene>, 18 febbraio 1936; « Miss Rathbone ha espresso il parere di dover a(frettarsi ad applicare le sanzioni sul petrolio anche se gli Stati Uniti non vi prendono parte». 22 febbraio; « perciò noi dovremo fare forti pressioni per le sanzioni sul petrolio e p·er il rafforzamento delle sanzioni fino a tanto che sia impossibile· a Mussolini di continuare la sua aggressione>, lo stesso 22 febbraio; « l'immediata applicazione di tutte le possibili sanzioni non militari e la continuazione di esse fino a che Mussolini consenta ad un'equa pace è la sola politica che dovrebbe essere seguita dalla S. d. N. >. 21 aprile; <:: il pubblico inglese non deve approfittare della lira turistica>, 24 aprile; « ancora sanzioni>, 28 aprile; « l'ultima speranza per salvare l'Abissinia è quella di mettere l'embargo sul petrolio e sull'uso dei porti per il suo trasporto, proibizione del passaggio attraverso il canale di Suez, ecc. ecc.>, 29 aprile; « Appello per l'intensificazione delle sanzioni. Grande dimostrazione a Londra da parte della League of Nations Union >, 9 maggio; « le sanzioni ancora giuste e necessarie>, 11 maggio; « ancora sanzioni contro l'Italia >, 25 maggio; « sanzioni contro l'aggressore>, 29 maggio; « io suggerisco che il ministro degli esteri vada a Ginevra per la seduta del Consiglio del 15 giugno per

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