La Difesa della Razza - anno I - n.6 - 20 ottobre 1938

L'assicurazione conlTo la invalidità e la vecchiaia oggi non esaurisce la sua funzione nella corresponsione di pensioni ai lavoratori vecchi od invalidi. Una vasta azione sanitaria di prevenzione, attuala con cure apprestate in Convalescenziari, in Stabilimenti Termali, io Dispensari Antitracomatosi, assolve al compilo di conservare efficienti le forze del lavoro, di prese.rvare i lavoratori dalla invalidità e di recuperarne, fin dove sia possibile, le capacità di lavoro e di guadagno, nei casi di invai idità io atto. Anche l'a.ssicuraziooe obbligatoria per la maternità, ad integrazione degli assegni corrisposti, fornisce - come si è detto - nei propri Consultori Materni, proficua assistenza igienico-sanitaria alle donne lavoratrici, gestanti e puerpere, ed ai neonati. La famiglia - istituto depositario della felice soluzione del problema dei problemi, quello demografico - costituisce evidentemente la inesauribile fonte di vita della razza italiana. Ogni provvidenza intesa a tener conto degli effettivi bisogni del nucleo familiare ed a migliorarne il tenore di vita si risolve pertanlò in un contributo alla politica di raffonameoto e di difesa della razza. Visibilissimo è, dunque, l'apporto dato nel campo della politica razziale, dallo spostamento, operato dal Regime, della tutela previdenziale dal singolo assicurato a tutti i componenti della sua famiglia. Le pensioni di invalidità e di vecchiaia - già dallo Stato Fascista sensibilmente aumentale - sono ulleriormente maggiorate in ragione del carico di famiglia del lavoratore pensionato. Analoga maggiorazione è applicala alle indennità di disoccupazione. L'assicurazione contro la tubercolosi concede le proprie prestazioni sanitarie anche ai familiari dell'assicuralo. All'uopo - nella imponente attrezzatura sanatoriale appositamente creata - hnno parie notevole i reparti femminili, i padiglioni per bambini, e non mancano i Preventori. Si tenga, inoltre, presente che in caso di ricovero in sanatorio del capo-famiglia assicurato, una indennità è corrisposta ai familiari. Delle cure convalescenziarie e termali a carico dell'a.ssieurazione obbligatoria conlTo l'invalidità, usufruiscono anche le persone di famiglia dell'assicurato. Si consideri il beneficio che in special modo dalle cure teimllli traggono le donne ai fini del potenziamento della loro funzione di riproduzione, e l'infanzia durante il periodo di formazione e di sviluppo. Anche la recente riforma della previdenza contro gli infortuni ha operato io favore del nucleo famigliare. Il sistema di risarcimento in capitale è staio sostituito con il sistema di risa.rcimento in rendila, che presenta l'indiscutibile vantaggio di porre la famiglia io grado di fare assegnamento su di una indennità continuativa. Inoltre agli indennizzi per invalidità per· manente è stato applicato il criterio della maggiorazione in ragione del carico di famiglia dell'infortunalo. Anche l'assistenza sanitaria delle Casse Mutue Malattia delle Organizzazioni Sindacali è estesa ai familiari degli iscritti. Si discute se l'istituto degli assegni familiari - la cui gestione è affidata al massimo organo previdenziale - costituisca o meno uno nuova fase evolutiva della previdenza sociale. Non è questa la sede per addentrarci in un, esame del genere. ln ogni caso non c'è dubbio che l'istituto degli assegni - inteso ad adeguare il reddito agli effettivi bisogni del nucleo familiare - costituisce un contributo imponente al miglioramento dtlla razza. Meno visibile ma parimenti imponente è il contributo dato, nel campo di cui trattiamo, dalla attività finanziaria della pre· videnza sociale. t noto che la previde~ stessa finanzia largamente, con le disponibilità delle sue gestioni, la esecuzione delle opere pubbliche. Quanto se ne avvantaggi lo sviluppo e la potenza della razza è agevole valutare se si tien conto che di questa alimentazione finanziaria beneficiano a preferenza le opere di bonifica e che cospicui sono anche i finanziamenti devoluti all'incremento dell'edilizia popolare. Sempre nel campo dei contribuii maggiormente visibili della previdenza sociale fascista alla politica di potenziamento della famiglia e quindi di miglioramento quantitativo o qualitativo della razza, ricorderemo che oggi la previdenza medesima attua dirette iniziative di colonizzazione demografica, favorendo la creazione della pieoola •proprietà terriera, ciò che - a prescindere da ogni altro aspetto sociale ed economico - costituisce non soltanto assicurare lavoro al lavoratore, ma sistemazione definitiva della famiglia colomca proiettata nell'avvenire. Aggiungeremo che la previdenza sociale finan.zia la gestione dei p1· titi famigliari, creati per favorire la costituzione della fami- ~·', del lavoratore italiano ed assicurarne lo sviluppo. Il fascismo ha una visione attiva della vita. Alla luce di questa visione attiva della vita le assicurazioni sociali non potevano conservare la vecchia impronta funeraria che le confinava nella funzione di apprestare un risarcimento qualsiasi a riparazione di eventi sfavorevoli nella vita individuale del lavoratore.- e Il fascismo vuole l'uomo attivo ed impegnalo nell'azione con tulle le sue energie>. e li fascista comprende la vita come dovere, elevazione, conquista: la vita che deve essere alta e piena, vissuta per sè, ma soprattutto per gli altri, vicini e lontani, presenti e futuri >. Anche la previdenza sociale, da sedici anni adeguandosi JJ. questa visione fascista attiva della vita, mediante l'attuazione di un piano organico di azione sanitaria di prevenzione e di bonifica, mediante l'estensione della tutela assicurativa dal singolo assicurato al nucleo familiare, e me,. diante una attività finanziaria ispirata anch'essa ai concetti di prevenzione, di bonifica umana e di famiglia, si è posta in grado di consentire alla razza italiana - quantitativamente e qualitivamente rafforzata - lo svolgimento della sua missione di avvenire e di civiltà nel mondo. PAOLO TBIZ. 13

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