La Difesa della Razza - anno I - n.6 - 20 ottobre 1938

dore il lavoratore dal pericolo che gli proveniva dal auo ateaao lavoro. Il R. D. del 15-5-1929 stabilisco la indennluabllità per queste malollie: Intossicazioni di piombo, da mercurio, fosforo bianco, aolluro di car• bonlo, benzolo e derivati. e por l'anchilostomiasi. L'assicurazione contro gli infortuni sul la• voro, pure curata con particolare allenzione dagli organi del Regime, ha subito in questi ultimi anni un notevole perfezionamento ispirato a quel criterio di giustizia sociale che ispira sempre i provvedimenti In favore del popolo. L'infortunato prima riceveva come indennino una somma unica che, nella maggioranza del casi, terminava in pochi anni sperperala da malaccorti investimenti o per amministrazione poco saggia. Con lo nuove diaposizloni all'indennizzo in capitale viono sostituito quello in rendita. Il lavoratore minorato o la sua famiglia possono cosi coniare au un aiuto por• mancnte e sicuro. Con altro provvedimento viene sancito l'obbligo di cura por l'infortunato. Vengono cool ridotti al minimo i danni subili e si difende Id capacità lavorativa. Ma la tutela dol lavoro non pul) rlnser• rarsl nei limiti della prestazione d'opera. Occorre dare a questi elementi attivi del• l'economia nazionale una tranquillità spiri• tuale sulla base di una sicurezza economica anche per i giorni Improduttivi. L'lali• tuto dello Previdenza Sociale svolge un'at• tivl.salmo opera anche in questo campo cu• rando lo sviluppo In ampiezza dell'ossicu• razione per l'l.n.,alJdità e la Yecc:hiaia. Vi sono altri organumi che portano la loro azione benellca in favore di altre ca• t09orle di lavoratori; come od esempio l'oasleurazione por lo gente di mare. Altri enti, altri Istituti, int09rano e perfezionano quoata opera di assistenza verso i.I lavoratore. In questo modo l'ita!Jono che nelle officine, aul campi o nei mori dà U suo lavoro in vantaggio della Nazione è pienamente tutelato da ogni lato. Quando al pensi - ed oggi che gli studi della razza sono di nuovo in auge questa realtà è ptò endente - che tra la genie che lavora nel campi o nelle ollici.ne vi sono gli elementi piò puri della nostra stirpe, pub Intenderai veramente che tutelare pienamente questi elementi sia difendere il patrimonio migliore della nostra rana. E non è da stupire se il Fasciamo, con una visione larghissima del problema abbia voluto inl09rare questa tutela con la creoziono e la poderosa attività di due enti che completano da lati diY8rsl la sua opera di asaiaten.za dirella al lavoratore: U Patronato Nazionale por l'Assistenza Sociale e l'Opera Nozionale Dopolavoro. Il Patronato conJeriace una maggioro pron• lezzo all'azione assistenziale. Quando Il Fasciamo delle Il auo Impulso vitale all'alti• vità oasieu.rativa I rapporti Ira lavoratori ed Istituti crebbero notevolmente di numero. Nel numero al fecero plò frequenti gli inevitabili contrasti derivati molto spoaao da una Imperfetta conoscenza delle disposizioni. Occorreva chiarificare, arginare abusi. consigliare utilmente. I primitivi Uffici del Lavoro ai dimostrarono ben presto insufficienti alla bisogna. Per intervento delle Corporazioni al.ndacali vennero trasformati in Uffici Tecnici provinciali e in Patronato medi00-l09ale, fino a quando con decreto del 24-12-1927 ai ebbe la trasformazione in Patronato Nazionale por l'Assistenza Sociale. Bibloteca Gino Bianco -._.., - e cmzicmi l<rTOTGtori che il Bevime craalate, Attraverso gli uJlici di questo organo, per meuo di prestazioni noturalmento gratuite, la tutela dei lavoratori ha raggiunto oggi - è possibile dirlo - quella snellezza dJ pronti sviluppi che ìl uno dei migliori requisiti per la aua elficacia. D Patronato va quindi consideralo un elemento int09ratore dJ alta importanza por l'Imponente azione che li Fascismo svolge quotidlanamenle in favore dei lavoratori. Ma un Regime che voglia veramente tutelare, esaltare le forze creative della sua razza non pub limltaraJ ad assistere i maiali, a garantire il pane agli infortunali, ai vecchi o .a quelli che non hanno da lavorare. Questa sarebbe aempre un'opera difensiva I cuJ effetti verrebbero certamente a sminuirsi se non la ai completasse con una energica azione totalitariamente attiva. Ed a questo pronede l'Opera Nazionale DopolO'foro. Questo Ente, creato con D. L 1-5-1925, n. 582, ai proponeva le seguenti linalità: promuovere un aano e proficuo Impiego delle ore libere dei lavoratori intellettuali e manuali, con istituzioni dirette a sviluppare le loro capacità fisiche, intellelluali e morali; provvedere all'incremento ed al coordinamento di tali istituzioni e dJ quelle esisten• ti nel campo lislco, intellettuale e morale, fornendo ad esse ed ai loro aderenti ogni necessaria assistenza e promuovendone eventualmente l'erezlone In enti morali. Oggi, a diatan.za di 13 anni pub aJfermarsi coscientemente che tali lini sono alali ampiamente raggiunti. L'Opera Nazionale Dopolavoro sotto l'al• tiva direzione del S09n1tarlo del Partilo, è un o.rganismo di una vitalità piena e pulsante in ogni suo settore. La Mostra al Circo Massimo ne ha testimoniato l'eatenaione, la forza penetrativa ed il Tigoroao entusiasmo con cui ogni Iniziativa di questo ente è sentita dalla massa dei IO'foratori. Il Dopolavoro ha portato milioni di italia• ni aui campi aportiTi, sulle spiagge, aulle montagne, non soltanto ma li ba richiama• ti sulle strade ormai quasi perdute dell'arte popolaresca nostra. Con questa sua Imponente attività, di anno in anno sempre in c•mento, pub dirai che Il DopolO'foro difende veramente la razza nei auoi valori spirituali e fisici. Da quanto ho esposto appare eTidente l'azione che il Fasciamo ha svolto in favore della tutela fisica e spirituale dell'Italia• no lavoratore. Una tutela che ai esplica in campi diyersi, ma che è sempre l09ata ed anJmata da uno aplrlto profondamente unitario e percill di perfetta ellicada. Tutela le cuJ voat.Lulme proporzioni ai trovano giustificate nello dura, incrollabile volontà del Duce di valorizzare pienamente ogni elemento di questa antica razza di ila• lian! In cui Egli ha sempre creduto fermamente. LINO BUSINCO Il

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