La Difesa della Razza - anno I - n. 5 - 5 ottobre 1938

queste siano di solito a forte distanza l'una dall'altra, la loro composizione razziale è simile. Ho rintracciato alcune di tali isole etniche nel sud-ovest, altre nel sud-est dell'Africa. Fra i ben noti Zulù, ad esempio, molti individui mi impressionarono per la finezza dei loro caratteri. Pure nell'Africa Centrale, nel Congo, nella regione dei Grandi Laghi, nel Nord e nel Sud Rhodesia, nel Tran· ·vaal e altrove, notai 1o stesso fatto non raro. Nel distretto di Ankole, i pastori Bahima con le loro alte stature, la leptorinia e le facce allungate, si staccano tanto dai Bahero loro attorno, da avere indotto Johnston a supporli discendenti di soldati egizioni fuggiti da Emin Pascià. Un'opinione simile fu avanzata per spiegare le caratteristiche di wlcuni tipi del Sankurù, del Ruanda-Urundi e di altre genti africane. Varie migliaia di chilometri più a sud del Sankurù, un analogo tipo umano lo trovai fra i Baìla del Kafùe. Nell'area delle famose rovine della Rhodesia, Selous, nel 1878, parlò delle tribù in mezzo a cui aveva viaggiato· come dotate tutte di lineamenti non grossolani, di labbra sottili, di teste ben formate, molto dissimili da quelle dei Negri; e per Bent, uno dei primi studiosi di quelle rovine, i Makalanga, da lui os· servati nel 1891, erano. di belle fattezze e ricordavano nel profilo le figure dipinte sui sarcofagi egiziani. Lo stesso dice Hall, benchè egli, preoccupato dalle sue teorie. veda nella finezza del le genti Tipo Zulu a c:;aratteristiche facciali non negie ma etiopiche. proprie dell'area delle rovine, un'ottima prova del la loro origine semitica. Anche · gli scrittori portoghesi, da dopo il ] 516. sono concordi nel riconoscere negli indigeni dell'interno della Rhodesia genti meno rozze e più intelligenti di quelle della costa, come è ancora nonostante i contatti secolari di queste ultime con trafficanti civili; e già Masudi, nel nono secolo, accennò ai produttori d'oro dell'interno s·ud-africano quali uomini di tipo fino. Con tutto ciò, il tipo etiopico da dirsi puro trovasi solo nell'Africa Orientale. , Secondo ogni probabilità, i gruppi africani sporadici a doti fisiche superiori non sono altro che. i resti, meglio preservati, di un tipo umano molto evoluto, il quale in antico ebbe grande diffusione in Africa. Questo tipo, allo stato puro, scomparve dall'area bantu in conseguen· za dell'incrocio con razze indigene inferiori. Soltanto nei lùoghi ove tale incrocio fu ostacolato, per isolamento geografico o costumi speciali, conservò una relativa purezza. I suoi legami razziali sono ragionevolmente da ricercarsi con gli abi·tanti del nord-est africano, ossia con gli Etiopici attuali. La presenza in Africa di un tipo urna· no a fini caratteristiche somatiche rimon· ta all'epoca quartenaria, se stiamo a1 ree sultati raggiunti fra il 1925 e il 1931 datla East African Archaeological Expedition e a scoperte .come quella di Springhok Flats nel Transvaal. Ben degna di nota è la .non esistenza di reperti. Donna boscimana raleontologici attribuibili al gruµpo ne· gro. In regioni lontane fra loro come le rive del Lago Vittoria, Oldoway nel Tanganica e il Transvaal, vennero all'opposto in luce resti fossili di un ti.po umano affine agli Etiopici. Il fatto, già segnalato dal Keith, lo confermo coi raffronti fra cotesti fossili e la ricca collezione etiopica del Museo Antropologico fiorentino. Indicano nella medesima direzione v.nche parecchi residui culturali denotanti remota presenza, da un capo all'altro dell'Africa, di una civiltà piuttosto elevata, in anticipo -ma non senza nessi coi pril!lordi della civiltà egiziana. Cotesti nessi sono tanto numerosi da aver indotto alcuni a supporre una col~nizzazione egiziana 'spintasi fino a sud del continente. Le rassomiglianze concernono fatti linguistici e la massima parte degli istrumenti musicali e d'uso comune, quali i vasellami e i poggiatesta. Il confron• to può estendersi anche ai motivi ornamentali ricorrenti sugli oggetti, nonchè ai riti funerari e religiosi. Notevoli per il loro speciale significato e la loro am· piissima distribuzione, non solo africana, sono certe costumanze intese ad ass1cu35

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