La Difesa della Razza - anno I - n.5 - 5 ottobre 1938

Donna Zulu Donna Bari dell'Alto Nilo con cicatrici omai:nentali ottenute a costo di dolorose e ripe• t'1te operazioni. Questo tipo trovasi poco oltre i confini dell'Etiopia. Tipo Zulu a caratteristiche facciali non negre ma etiopiche. 34 BiblotecaGino Bianco Tipo Nuer del Nilo, Questo tipo trovasi poco oltre i contini dell'Etiopia. Tipo Basuto SEUONDO I J La dottrina razzista. mentre conduce a sicure e fondamentali deduzioni sui 1;ruppi umani dell'Africa, pone gli Etiopici in un'evidenza speciale che è nostro dovere e interesse valutare adeguatsmente. Sull'argomento credo di poter cl,- re una parola imparziale ispirandomi alle ricerche do me condotte sull'intero Continente Nero in otto viaggi svoltisi fra il 1926 e il 1933 e riassumendo quan• Lo da anni ho esposto in numerose pubhlicazioni fra le quali. clP.slinateal gran pubblico, i V?lumi « Dal Capo al Cairo> e « L'lmpno Etiopico ,._ Trarrò soltanto gualche conclusione nuova. che da altra !)arte già implicitamente espressi in passato. sull'opportunità per noi non solo rii risanare in senso medico l'Etiopia ma anche cli non frenare nei suoi indigeni la naturale pro I ilìcità: spontaneamente in• ,,o~aggiata. invece, dal benes•ere da noi portalo sul posto, sì da far prevedere un raddoppiarsi rlell'attuale popolazione nei prossimi decenni. Non mi sembra super· fluo tornare su questo concetto, dato che da parte autorevole è stata avanzata sulla nostra stampa un'opinione diametralmente opposta in base a ipotetici pericoli che l'Antropologia. però, smentisce ap• pieno. Se per ragioni interne dell'Etiopia dovessimo correre pericolo in futuro, questo potrà esserlo per i bastardi, non per l'aumentato numero degli indigeni. Basta una indagine sulla loro mentalità per rendersene conto. Per quanto intelligenti più di o!rn; , ' tro Africano a pelle nera. le possibilità psichiche della grande massa dei no;tn ~udditi dell'Africa non sono nè sara11110 mai elevate o tal, da dare originalità di pensiero: così, una volta resi fiducio~i <lei nostro potere e ben tr.,llati, essi 110,. <lesiclereranno cli mel(lio che restarci sottoposti e magari affiancarci in quals13;1 nostra impresa coloniale nel l'avvenire. c!Ventualmente - ed 0111.1 con tamo mag· giore entusiasmo! -- fuori i confini del- !'Etiopia. Ve li induce l'innato sen:,O di fedeltà verso chi stimano e lo spirito bel• lico ineguagliato da ogni altro Africano Non è difficile conv,ncersene Appumo se stabiliamo la posizione antropolog;c3 degli Etiopici rispetto alle altre genti del Continente. Anzitutto è un errore ritenere gli Etiopici molto diversi dalle altre popolazioni ufricane. sì da consideiarli un gruppo separato. Se ciò è esalto per parte della loro cultura, non lo è per la razza. l'-ouostante lutti gli apporti tardivi. soprattutto orientali, i quali per millenni tc8ero a modificare la congerie etiopica. resta difatti prevalente in essa un fondQ comune a larga distribuzione in Africa. benchè a elementi somatici non negri. Gli mancano. in special modo, il naso schiacciato e le labbra carnose proprie della generalità dei veri Negri. I Bantu stessi, sparsi su quasi una metà ciel continente, presentano individui di siffatta natura. In certi luoghi essi costituiscono addirittura la maggioranza, sì da formare dei nuclei che emergono fra le genti circonvicine a guisa di isole. Benchè

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