La Difesa della Razza - anno I - n.5 - 5 ottobre 1938

tali casi percbè la malattia si renda manifesta è necessaria la presenza nella coppia responsabile di ambedue i caratteri recessivi, cioè l'omozigosi. Ricorriamo anche qui a schemi, prendendo in esame il caso di una malattia. Se un omozigote malato (mm), si unisce ad SCHEMA 1 Genitorf MM SI j l Gameti M"'-../' Flcll Ma tica nel caso di animali e piante, consistenti nel fa_r accoppiare l'individuo in esame con uno malato; infatti esaminando un certo numero di figli si può in tal caso giungere ad una determinazione , poichè se esso era perfettamente sano, dunque omozigote, nessuno di questi apparirà malato (Schema 4-A) mentre lo sarà approssimativamente il 50 % in caso di eterozigosi, giusta lo schema 4-C. Crediamo qui opportuno 'aggiungere che quanto abbia1110ma detto può servire/ a spiegare e a darci la vera ragione della nascita della prole difettosa che spesso vediamo pro·.lursi r,ei matrimoni tra consanguinei. Non è infatti vero, come comune· mente si crede e la tradizione di tutti i popoli trasmette, che il matrimonio Ira consanguinei sia latore di per sè di malattie in genere e di degenerazione del ceppo famigliare, chè anzi tale tipo di unione si è dimostrato in genetica il più opporiuno per mantenere inalterata la purezza di una razza; ma è belll!Ì semplicemente il fallo che due consanguinei possono più facilmente aver avuto tra i loro ascendenti un comune antenato malato il quale ha ad ambedue trasmesso in forma latente il carattere di malattia; questo potendosi trovare presente in amSCHEMA 2 A Genitori Gameti Ficli un omozigote sano (SS), lutti i figli nati da tale matrimonio si presente.ranno sani. ma tutti (Schema 3) nasconderanno il carattere di malattia; sani cioè fenotipicamente non lo sono però geneticamente. Esaminiamo ora i casi di possibile accoppiamento di tali eterozigoti con altri individui: Lo schema 4-A illustra i risultati dell'unione con un sano puro: lutti i figli saranno fenotipicamente sani, ma solo il 50 % di essi lo sarà anche geneticamente. Lo schema 4-8 ci mostra il risultato dell'accoppiamento di due sani eterozigoti: si ha la comparsa della malattia nel 25 % dei figli, la latenza di essa nel 50 %, mentre il rimanente 25 % è tornalo definitivamente sano. Lo schema 4-C mostra infine i risultati dell'unione con un malato (omozigote): si ottiene un 50 % dei figli con la malattia in allo, ed un 50 % di apparentemente sani. E' dunque ovvio che in questo caso l'eliminazione, dal punto di vista riproduttivo, degli individui malati, anche se rigo· rosamente totale, non porterebbe alla scomparsa della malat· tia, potendo Cl!lla(Schema 4-8) essere di nuovo riprodolla dall'unione di duQsani eterozigoti, ineliminabili in quanto la lom diagnosi è assolutamente impossibile - almeno allo slolo al· luale delle nostre conoscenze - nella specie umana, p.>ichè non si possono a questa applicare i metodi seguiti dalla i;enc30 BiblotecaGino Bianco B c i\ l\ ~ MM ~• M• MM bedue le cellule germinali che si fondono viene a ricostituire quella coppia omozigote che è condizione necessaria perchè appaia la malattia. Esaminando ora le possibilità di ottenere una rapida scom· parsa totale dei difetti ereditari recessivi mediante l'applicazione di metodi anticoncezionali, bisogna subito riconoscere che poche illusioni ci si possono fare in materia. Le statistiche hanno affermato che impedendo la riproduzione di tutti gli individui tarati di una generazione si addiverrebbe in quella im· mediatamente seguente ad una dimmuzione del numero di essi di circa 1'11 % del totale, percentuale che poi nelle successive generazioni si riduce progressivamente. E' però da notare che tale statistica si riferisce a quelle malattie ereditarie che hanno grande diffusione, potendosi invece, secondo Fisher, calcolare la riduzione nel caso di una meno diffusa fino al 30-40 %- D'altra parte neppure gli altri metodi proposti dall'eugenetica soddisfano. E' così fuori discussione l'apporto di reali van· taggi, nel senso ·che ci interessa, da parte di quello terapeutico e ambientale, e su ciò si può due vi sia unanime accordo tra gli eugenisti. · Quanto al metodo dell'eugenica famigliare, consistente nel far avvenire il malrimonio fra indivwlui il più possibile lontani per origine, esso non conduce in definitiva ad alcun miglioramento, essendo anzi causa di un peggioramento che esplode-

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