La Difesa della Razza - anno I - n.4 - 20 settembre 1938

doe11n1entazio11e Lo studio e J'mterpretaz10ne del Talmud hanno cosi! tuito per secoli l'unica altivito intellettuale degli ebrei. Ciè si comprende fccllmer.le tul te le speranze, tutta la morale, tutta la religione, tulle le idee politiche del popolo ebreo sono racchiuse m questo libro rimasto inaccessibile o rrnstenoso fino al principio del secolo scorso, quando gli obrc1 stessi, credendosi orma: per sernp:-e emancipati dalla secolo ç, schiavitù, lo tradussero e divulgarono. Gli Qbre1 annettono al Ta1 mud un valore così grande che lo preferiscono in generale al testo ispirato, cioè alla legge mosaica di cui do vrebbe essere non più che d comm~nlo, e della quale è invece una sottilissima pe. quanto ingarbugliala falsificazione. Il testo biblico è come l'acqua, la e Misna:, come il vmo, ed i sci ordini d1 questa come 1) vmo aromallco >, si legge in uno dei quattro trattali che completano il Talmud. E in un altro passo: e La legge è come il sale, la e Misna > come il pepe >. Che cosa è la e Misna? > Verso la fine del secondo secolo dopo Cris!o, quando la disp~rsione era ormai cominciata da un pezzo, lo State Maggiore del Rabbinismo, (cosl s1 esprime un giudeo dei nostri tempi) sentl che il momento era venuto di raccogliere e: trascrivere in una compilazione unica la tradizione orale intorno alla Legge. Alla bisogna si accinse il rabbino Giuda, detto li Santo, il quale, trasgredendo al principio dcll'israelitismo d1 allora, che la legge orale non si dovesse mettere per iscritto, e coadiuvato da un nugolo di colleghi e di discepoli radunati in un Concilio, affidò alla carta, come Mosè alla pietra, le nuove tavole della Legge, che risultarono divise in 63 trattati. Questi 63 trattati di esposizione e commento della legge costituiscono la e Misna >. Ma la e Misna > non è tutto il Talmud; è la base su cui verrà innalzato l'anarchico edificio del Talmud. Di complemento alla e Misna > c'è infatti la e Ghemara >, che è ur commento al commento, cioè un commento della e Misna >. La cGhemara > fu elaborata in due diverse redazioni, quella di Babilonia e l'altra più antica detta di ibliotecaGino Bianco Gerusalemme, durante un periodo che va dal secondo alla fine del quinto secolo. 11 Talmud dt Babilonia, cioè quello che contiene la < Ghemara > dettata dai rabbini bablones1, abbraccia 36 trattali della cMisna> ed è quattro volte più esteso del Talmud gerosolimitano, che ne abbraccia 39. Gii articoli di fede del Talmud si possono ridurre a tredici. Dopo averli enumerati, così conclude Maimonide, uno dei più celebn commentatori del gran libro rabbinico: «Colui il quale crede a tutti quèsti capi fondamentali della nostra fede appartiene alla comunione d'Israele, ed è un precetto quello di amarlo ed avere carità per lui. Ma per chi è fuori della comunione d'Israele, e i:,ure un precetto (il testo ha: un'opera buona, umitzva) di detestarlo e sterminarlo>. e Il Talmud - dice Moise Schwab, uno èei suoi traduttori - si è diffuso tra gli ebrei con una rapidità quasi miracolosa; esso fu accettato fin dal suo apparire come l'espressione più autentica e sincera della legge tradizionale. Scuole numerosissime, dove il Talmud fu oggetto di studio e d~ venerazione, sorsero come per incanto in Oriente e in Occidente. Le sue decisioni furono accettate da tutte le comunità. Come si spiega una trasmissione cosl rapida? Sarebbe difficile dirlo. Sta di fatto che la e-pera sbocciala sulle rive dell'Eufrate si trevò ben presto nelle r.1a~1 aei giudei che abitavano le ri,·e del Reno, del Danubio e della Vistola. e Da quando esiste, e forse prima ancora che rivestisse una forma tangibile, il Tal - mud si è visto trattato come avrebbe potuto esserlo un uomo. E' staio sbandito, imprigionato, brucialo centinaia di volte. Dopo Giustiniano che nel 553 gli fece l'onore di prescriverlo. e dopo di lui durante più di mille anni, fino a Clemente VIII. i poteri secolari e spiri tua li, i re e gli imperatori, i papi e gli antipapi hanno gareggiato nel lanciare anatemi, bolle e decre!i di esterminio contro questo disgraziatissimo libro. Gregorio IX e altri papi, dal 1239 al 1320, hanno ordinato di bruciarlo. Nella s<:conda metà del XVI secolo, il Talmud è staio bruciato sei volte, e non per singoli esemplari, ma ;n massa e a carrettate. Giulio III lanciò la maledizione contro il Talmud nel 1553 e nel 1555; Paolo IV nel 1559; Pio V nel 1566; Clemente VIII nel 1592 e nel 1599. Ii terrore ispirato dal Talmud era grande. L'inquisizione gli accordò !'onore dei suoi roghi e gli esemplari del Talmud, in compagnia di tutti i suoi commentatori, fornirono un abbondante materiale agE auto-da-fè. e Il Talmud non è l'opera di un uomo, di una scuola o di una setta particolare, ma quella di una razza e di una religione: è l'opera collettiva del giudaismo e del popolo ebreo durante setto o otto secoli della sua esistenza>. Il Talmud si apre col trattato delle Benedizioni, (Berakh6th) in cui zi prescrive di lodare e magnificare Dio per la protezione che egli si degna di accordare al popolo ebreo in tutti i momenti della giornata. A queste benedizioni fanno riscontro l.e maleè1zioni che il giudeo ha l'obbligo di scagliare contro tutto ciò che non appartiene alla sua razza: e I rabbini hanno insegnato: Alla vista delle case degli israeliti, quando sono abitate. si dice: e Lodato sia Colui che fissa 1 termini al podere della vedova> (Prov. XV, ~5); se sono in rovina, si dice: < Sia benedetto il giudice della verità>. Alla vista del9

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==