La Difesa della Razza - anno I - n.4 - 20 settembre 1938

es::-i:repoggiata nessuna ~ena deduzione. In realtà, il concetto di razza è fondato :;opra altri ragionamenti: innanzi tutto ·u un concetto genetico, in quanto che tutti gli in<lividui di una razza sono uniti trn loro da vin('oli di sangue antichissimi, quindi ulla presenza di caratteri morfologici, veramente qua lita ti vi. caratteri· ·tici per ogni razza. Un Italiano ed un Ebreo difatti pOtiso110 anche presentare il colore dei capelli perfettamente idt'ntico, la statura uguale al millimetro, l'indice cefalico uguale, tppure l'Italiano e l'Ebreo appartengono a razze differenti e ognuno può distin- :rnerli facilmente. Questa differenza sta nel fatto essenziale che tra l'uno e l'altro non c'è mai lato nessun vincolo di parentela e che l'Italiano e l'Ebreo pre- ~enlano ognuno delle altre più importanti caratteri ·tiche stigmati razziali. li fatto di e ere hiondi o hruni, alti o ba·,i, dolicocefali o brachicefali. pa:-~a in ff'Coada 1;,1ee..Quanto diciamo è confortalo dal fallo che la stessa irlentica statura può trov~rsi tra i _gruppi umani i µiù diver, i e lo stes o può dirsi per l'inciit:t: cefalico. Dovremmo metlt>re allora nt-llo tesso gruppo tutte le razze umane a Latura alta e in un altro tutte quelle a ~la tura ba sa? :'\el primo caso troveremmo as ieme. per citare qualche esempio. :?li canJinavi con i egri 1ilotici eque- ~ti c-011 gli Australiani e questi ancora con ala Di Quattro Vincenzina, di Ragusa; 19 anni; alta m. 1.61. ibliotecaGino Bianco i Patagoni e analogamente avverrebbe nel secondo caso. Questo mostra quanto sono inesatti ed empirici simili ragionamenti. Giungendo ora all'argomento particolare di questo articolo si comprende come iu realtà non esista nessun rapporto tra i biondi, quali si trovano nella nostra 1 azza, e quelli di un'dtra razza. notoriamente costituita quasi esclusivamente di biondi, quale è quella Slava che vive nelle regioni nord-orientali d'Europa, e che, attraverso una serie di sfumature. passa insensibilmente nel tipo delle razze mongoliche. Innanzi tutto -- come è nolo - il colore biondo dei capelli degli Slavi Faccbinetti Luisa, di Bergamo; 19 anni; alto m. 1.68. è di una tonalità completamente differente da quella che si può osservare nella nostra razza. Il biondo degli Slavi pre• senta infatti un colore molto simile a quello della stoppa, mentre da noi invece ha sempre una tonalità più calda che, in detenninati casi, può giungere al colore t'aratteristico dei capelli delle donne immortal_ale dal pennello di Tiziano. Questa tonalità più calda di biondo è talmente caratteristica degli Italiani che fu battezzala in Storia dell'Arte con il ter• mine di « biondo italico ». Inoltre la razza Baltica Orientale o Slava presenta una differenza fondamentale dalla nostra razza soprattutto nella forma della faccia Orsolini Maria Antonietta, di Camerino; 17 anni; alta m. 1.70. che, invece d; presentarsi ellissoidwle ud ovale come da noi, :;i vresenta generalmente quadrata od orbicolare. appiattita. con pomelli salienti e prominenti, mandibola larga, ossa nasali brevi e profondamente incassate alla loro radice. Da quanto è stato esposto appare evidente come la razza italiana, con tutta la :::ua gamma di tonalità bionde e brune, si presenta perfettamente distinta dalle altre. Questa distinzione, se è molto netta ed evidente con tutte le razze non europee, è possibi'le anche nei riguardi di altre razze europee in maggiore o minor ·misura. Molto evidente è la distinzione tra il tipo razziale che predomina in Italia e quello che invece predomina in Francia. Sotto questo punto di vista le due nazioni latine non hanno nulla di comune. In f rancia prevale oggi in maniera assoluta la razza che gli studiosi francesi chiamano « cévenole », perchè essa ha appunto il suo maggior centro di diffusione nelle Cévennes, e che è anche nota con il termine di « razza alpina », termine comp I etamente inesatto poichè la regione delle Alpi è popola.ta da razze differenti. La razza « cévenole » non ha mai avuto una cultura originale e ha subìto sempre la civiltà che le hanno imposto i conquistatori e questo sempre, in epoche preisto27

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