La Difesa della Razza - anno I - n.4 - 20 settembre 1938

• Il ritratto di Giorgio Hemagh (il falso nome di Felice Orsini) fatto a Vienna dalla polizia. Felice Orsini, ebbe vrta avventurosa e( fu uno di quelli che io chiamo « romagnoli puro sangue>. « Ronwgrwli puro sangue>, alla maniera dell'ottocento, coraggiosi e impetuosi, ingenui e sinceri, romantici sempre, dalla na cita alla morte. Temperamento dunque, che sino all'esasperazione, po sede- ,.,a accentuatissime le fondamentali virtù ariane: sincerità e coraggio. Cospiratore e uomo d'azione, doveva finire sotto la mannaia del boia di Francia gridando: Viva I'Italia. Lasciamo da parte la burrascosa giovinezza dell'Orsini, e :,.eguiamo la sua vita da quando, ventiquattrenne appena, si laurea all'Università di Bologna. Con l'amico suo Barbetti progetta una congiura italialla dei .figli della morte. Il programma della congiura è sequestrato dalla polizia austriaca. Il 1 ° maggio 1844 Felice Orsini e suo padre, già ufficiale napoleonico, sono arrestati. Dal carcere di San Leo, nei pressi di San Marino, Felice è tratto a Roma. Comparso dinanzi al Tribunale di Stato è condannato alla galera a vita. ~fa la condanna sarà cancellata dall'amnistia del 1846 e u:cito dalla fortezza di Civita Castellana, di nuovo libero. Orini riprende a congiurare per l'unità d'Italia, con indomita lena. 16 BibliotecaGino Bianco reo che t el 1847 egli stampa clande ·tinamenle a Firenze un opu• colo, « Alla gioventù italiana :t, che gli vale l'intimazione di sfratto da parte della polizia granducale, sfratto poi tevocato. Nel 1848 è con le truppe dello Zambeccari a Vicenza e poi a Venezia. Eletto nel 1849 dep'utato alla Costituente Romana, la Re· pubblica lo invia commi ario straordinario a Terracina e poi in Ancona dove energicamente reprime gli eccessi dei famosi « ammazzatori >. Ad A coli Piceno, si batte contro i briganti assoldati dalla reazione, e caduta la Repubblica di Homa per le armi di Oudinot, ripara a Firenze, poi a Genova, e quindi a 1zza. Fallito il tentativo mazziniano d1 Milano -del 6 febbraio 1853, Orsini va a Londra e Giuseppe Mazzini lo sceglie qual capo per i tentativi rivoluzionari di Sarzana e Valtellina, entrambi falliti. Con Mazzini si incontra in Svizzera e con lui ha quei pnm1 contra ti i quali, però non gli impedì cono di accettare una delicata missione a Trieste e a Vienna. E' a questo punto che ci porremo accanto a Orsini nel suo viaggio verso Vienna, ove, a quanto sembra, per istruzioni di Mazzini, doveva cercare di prendere contatto con quei popoli che come ,}'italiano avevano interesse ad abbattere gli A burgo. Con passaporto vizzero, Orsini entra in Italia. Una puntata a Codogno, e poi a Venezia e a Milano, segnano l'itinerario di Felice Orsini, edicente suddito svizzero in viaggio d'affari sotto il nome di Hernagh. Scrive il Luzio (Felice Orsini, 1914): « Quando Dio vuole « è alfine in viaggio: ma le peripezie cau ategli da compagni « fortuitamente incontrati, e che egli troppo leggermente ac- « cettava per amici furono tali e tante da tra cinarlo all'estre- « ma rovina. « Primo fra gli runici di venlur.i viene Moisè Forrniggini, « israelita di Modena, predestinato al manicomio, che f rugan- « do indiscreto gli andamenti bislacchi del suo compagno non « tardò a scoprire esser pretta bubbola ch'ei fo e vizzero. « Arrivato a Vienna, si con ultò con il Mauroner, direttore « del « Corriere Italiano > per sapere e dove e o no denun- « ciare l'annusato rivoluzionario. « Il Mauroner lo con igliò alla denuncia, gli diè anzi una « lettera accompagnatoria per i funzionari di polizia, degnan- « dosi che il Formiggini da quello sventato che era, la per- « desse> . E Felice Or_§ini, dopo la parentesi viennese, quand'era in viaggio per la Transilvania, viene arre lato a Hermann tadl il 17 dicembre 1854. La polizia degli Asburgo, ricevuta la denuncia del Formiggini, non aveva subito arrestato }'Orsini, ma ne aveva orvegliato le mosse per scoprire gli eventuali complici e d'ebreo denunciatore, freddamente aveva atteso che la rovina completa del patriota italiano si compisse, aveva anzi tentato di eguirlo nel suo nuovo viaggio. Se il Formiggini fo e stato, come afferma in un uo interrogatorio, costretto alla denuncia dal Mauroner, avrebbe potuto

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