LA RESA DEI CONTI s.. ,,,_,,..,,.,,." •""'~'· '••= ,. ,,,••• ···-·"' '""' ___,.,_, ebraica. Di tulti gli aspelli che la difesa della Razza può assumere in Regime fmcista, quel· lo che ha auincnza coi problemi dello spirito ,: dell'educazione 110n è l'ultimo; è piuuoslo il /ondameruale. la manomis.siolleebraica delle cose d'llalia non sarebbe avverwla, dopo l'af• /rancamento dei giudei, s.e la Nc,ziolle non ,weHe perduto la volonJà d'esser se stes.sa,di non tradire il proprio ger1io, di non rimicgr,re· la proprio vocazione. Questa dolorosn dimissior1e dell'Italia si deve appunto all'adulterazione della nostra cullurc, per opera degli ebrei. l..tr scuola fu. l'arma el/icace di cui costoro si giovarono per sfigurare il volto dell'Italia. Con In scuola, il libro e il. giomale. Sarà su quesl<I rivista, <1suo lempo, illu.s1ro10 l'esiziale effe/lo dell'innesto ebraico sulfo culwru i1aliana. Noi ne avemmo deformato persit10 il linguaggio; ,, l'flalia fu una base d'operaziorie per quelfAlliance israélilc universclle, /01ula1n nel 1860 " Parigi da lsaac Adolphe Crémieru, che dor:evt1 tenlarc, nel secolo scorso, l'ebraizzmione de/lei borghesia europea; e 1;i doveva, ahimé; riu.scire. Perchè, ;. bene ripeterlo fù,o alla suz.iellì. lr, bor!{hesia italiarur si lasciò gentilmetllP ebmi:.:.llre; vale a dire che dimenticò d'essere il(lliarw e divcmle, sollo la guida degli ebrei, una classe europea, se,iza più vollo ilfllimw, d'ww f:11,o ropa dorni11ata dogli ebrei. Q1Lesli penetrarono nelle scuole, s'impadronirono dei libri e dei giornali, e perfino del teatro; e la borghesia lasciò fare, on:i, fu felice di mandare i suoi figli a scuola dagli ebrei. Così si creò e si consolidò quella situazione scandalosa che solo iri uno studio di Livio livi fu denunciata, molli anni or sono, seppur con cautela, agli italiani: dello dominazione ebraica nelle professioni deue in1elle11uali. Ma la derumcia nori .servì a nulla; pcrchè la borghesia che avrebbe dovuto prenderne allo e provvedere era cbraiz::ata fino al midollo. Postosi il problema della di/cM1 della Ra:.za, come necessilà biologica e cornc /allo spirituale. la Rivoluzione fascista do,:eva tllfro,11arc la situazionP. delfo Scuola. Ecco la risposu, " coloro che, i11buona o ù, mafo fede, si sca11dali::.umodell'aspello materialistico della cnmpt,gna raz. zista. E lo spirito? essi dicono; voi vi occup<lle di zoologia, noi abbiamo curn d'anime. Ebbene. ecco che per prima cosa la Rivoluzione fascista pensa alle llnime; che esse 11011 $Ùu,o più tiiolen1a1e da u11a cultura eslrnnea nl. genio naziorwle. lt1 difesa della Ra;:a comi11cÙI precisa• menle dai falli dello spirito. sul terreno della cultura, perchè sia /i11almenle restituito a 111110 il popol.o ilalia110, nei suoi varii celi, il senso della personalità e dell'originalità m,zio11ale, il senso della Razza, per dirlo breve. la quale Razza ha, questo è cerio, <1ueidelermi11ati raraueri biologici ùicon/ondibili che qui si vanno slutliando e divulgando; ma deve ancoro riacquiswre in 101a, se vuole tornare al rango che le spcut,, quelle qualilà spirituali che gli ebrei le /ecew perdere, tagliando le radici della sua cultum, adullera11done l'ispirazione, crea11douna /rnuura profonda nel 1essu10 della nostra civiltà. Ora noi siamo liberi, 11ellaScuola; e dobbiamo dimostrare di volere e di soperc usare di così preziosa libertà. T. I.
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