~ua \italità, ero però \Ì\l~imo l'attacca. mento ai cuhi patrii in quanto rali; e i rih orientali \enivano in genere bene accolti purchè non si &O\rapponessero alle 1r11diz1onilouli. Ma l'Nelusivi&mo ebraico non con!.enlha conciliazioni di sorta; donde la di!<:riminuione chf' i Homani ..empre fecero tra culli orientali in {!ent:re e culto ~iudaico, a tulio danno d1 que-tlO uhimo. F.' :1i11tomatico. ~r Qernpio. d1c-Tauto (Annali, 11 1 85) uni$Ca, narraudo i fotti che si riferiscono alrimpero di Claudio. i &e\·eri prc.n\'edimcnli contro la ~o- ,.tumatezza delle ma1rone e la cacciala di quallromila giudei da Homa. qua...i a fare intendere che questi ultimi erano re• $,pone;abilidella corruzione dilaganle nella M>Cietàdel tempo. E ancor più signilicath·o è il fatto che Seneca. il quale non parla nè in bene nè in male d"i cristiani, e il cui pensiero i: !anlo ,·icino a quello del cristianesimo da a,ere accreditato la leggenda di una mi- :.lf'riou con,ersione. si esprima in termini ro\-·cnti contro i giudei. e Qwlla ,cel· lero1ùsima ro:.:a - egli dice (v. S. Ago- -rino . Città di Dio, VI, 11) - ; ,tata ormai accolta in ogni parte del m1Jndo: e ,; può ad e,sa applicare il dcli.o d'Ora· .:lo: I. 1:inti hanno de11a10leue a, , inci- :ori >. Più forli ancora dti religiosi erano i motivi poli1ici che ispiravano l'anti~mili~mo rom.1no. I giudti costi1ui,ano l'elemento disgregalore dell'Impero. Hicclii.s· ~imi - dice il Rcumont (Storia della c1110 di Ronaa, I. 351) che all'i1mio dell'epoca imperiale eMi controlll\ano qua- •i tutto il giro del dtnaro - si ulev■no della libertà di culto loro con~• J>tr godere di una ,·era e propria autonomia politica. fino a costituire uno Stato entro !o Staio. Più pericolMO •ncora dell'~•I· '.O df'i barhari. J>trch(' q,,ua~i completa• "... razza sediziosissima, vanissima, arroga ntis sima ... " ADRIANO mente di~imulato, l'u.t-aho d'=I ii:iudai- ~mo in~idiò a lungo la chilti. romana. ~,~ il pericolo sfuggi ai Romani .!!telli. che più , ohe. e con somma ent"r,ia. lo denunciarono. Tra i maggiori aHeruri dei giudei. per pre,ci,i;jmothi politici. fu Cicerone. Nel di.scorso sullt fHO\ incie consolari egli si dolse che Cabi1110,pro• 0011.50ledella Siria e della Giudea. a,e1• ~e concesso ai giudei l'appalto dei tri· l•uri, dando in la) modo ad e.._,iuna po• iiizione d'usolulo prh·ilegio. Con un giu• deo. Quinto Cecilio Niger, ebbe a che fere egli ~leMO. quando insont( contro gl'inauditi abusi di Verre in Sicilia. Con• tro il giudeo Nigtr, infaui. Cicerone pronunciò la famo~a e di, inalio >: t ci rac· conta Plutarco ( Vi1a di Cicuon,-J. che il grande oratore non ~i la~iò 1fuggire co~ì propizia occuione. giacch~, approfillando della somiglianza di nome Ira Verre e e ,erru.s >. il maiale riproduttore. do· mandò a i\iger come mai egli a\-e&~ a che fare con e \erru_., •· alludendo contemporaneamente alla circoncie;ione. qua• lt sinonimo di <',iraiione. e all"a\\enio• ue degli ,hrei per la carne di porco. .\la l'oruione in cui più apertamente Cicerone si scagliò contro gli ebrei i: quelJa pronunciata in difesa di Fiacco. !rallo iu giudizio ~r l\tr aequeahato l'oro giudaico. cioè l'oro che da ogni parte del• l'Impero gli ebrei Ìn\"Ìa\ano a Geruulemme, con il pretesto di offrire doni al !empio. ma in realtà 1~r accre&eere la loro potenza finanziaria. Vale la pena di riprodurre per intero il brano in cui Cictrone ii tiferi~e agli ebrei: e Seg1u, ora l'Clccusa pu il ~t'que11ro ,lell'oro &iuda1co. QuestCl i la rut,lonr ~r la qual, ,i di,cult! queskl cou,a pres• so i iradini aure/i (pre:Mo il tribunale aureliano a,e,ano luogo lt" riunioni d<'i yiudeit. F." ~r qucJla accusa. o Lelio, che s«~liCJII qutsJ.o luo«o t! lo folla di F,iu,Jejcht! ci cirronda. Tu sat quanto JÙJ ~rande la loro inj/uen:a. la ,olidarietà fra t/1 ,ui. ,. rome .>ÌU estrsa la loro po· IOt:U 11,lle nastrt! u.s•rmUrt'. IJurlnù a 1 oce .sommt!J&Ou./Jl.nd,; 1 soli t,•ud1c1nu odano. Ciò UJptle rom, 110n ma11duno ptrsone lt! quali t'cc,wno que.sti t,1ude1 ro11tro di mt. e non tot,lio dar l""'".st• olio loro molnolcnw. Ero COn.Juetudinetuui t,l1 ann, di /rr,. .sportare dall'Asia e dallt' prouncie u GerU.Jalenunedell'oro mccolto da t,i,ule1; un editto di Fiacco r~tò tale esporta.:ionc ai «1udà a,ùiJiri, Chi non loderà M• milc prnn,ditntnto? Il &11ato con ~eu· rì decreti, prima e dumnle il nllo oonso• lato, tÙlÒ il tro.Jporto delforo: Ju .sa· vit:UJ interrompere una lxul,ara .JU(H'f sti.:ione, fu allo di fcrmt::u ~Ott'rnallrn Jfi4are, pn il Ewne dellu rcpubbllro. qut>• 1ta nwfotudine di ~iudt'i la qualt' 'l"'JW imperierso ntlle 1101lrea..,stmblu. 1/a si diue che Giu11ioPompro, rtSOJI padront di Cerusalemme. non toccò 11ulla dei tesori dtl tempio. fu un allo tra , moli, della 1ua prudcn.:a. per no11 ,lar r,di10 ulla calunnia In un11 <"lii" co,i .w• ,~uosa e rnaldù:cttle. Fu la mudera:ione di que,to illwlre &t'ntralt', t1on la rei, &ione dei &iudei. di 1111popolo n,mi<"O, de lo trallf.'nnt... O&ni fftl.à. o Lelio, ha la proprù, rt'• li&ione, noi lo no,tra. t CnuJ(Jltmmt> la .,ua. Quand11 i giudei t'raru, in pace ro.•, noi, e la ciu,ì di Guu1alemnre pr0Jp1·m• ta, t101trot'01Y1moI, ttrinronie t' I 1t1cri /ici suoi ,nde«ni dt'lla ma<'Jtàd,ll'lnrpt·· ro, dello ,plendort> Jd nostru 11ome t' dellt' istil11:.ioni Jc, maii1ori. I..,, Jllnt1 onc:vrnpiù o&gi. che qu,lla &f.'nte,fact'n doci guerra. manifestò di quali .St'IUI f1>~· s,:-animc1ta t'f"fJO la rtpubbliro; t' ,-t, ,lri immortali, pnmetlt-ndo foue 11nta e Jut fa tribu.uulo, d1mo,1ruro110in qua/,. ron· lo due tJJn tenuta >. '\011 l' l>0'1i<1.ihiel~e1,orre più chiaramtnle I• nO!!tra po,i,ion<' di f1onlt al r;iudai!'mo; e no~tra >, lliciamo. poichè la ,oce di Cictrone ~ la ,~ ,li Koma. dot df'lla noe;tra rana" della ci,ihà da"'-"• rrf'3la. 29
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