La Differenza della Razza - anno I - n.3 - 5settembre 1938

l')q. 1 . Io queati tre campi ai osservano, sebematicam•nte, i componenti morfoloqici del sangue. cioà: globuli roHi (r), granulociti acidofili (a) e neutrofili (n). liolociti (1), pia• strina (p). Nel secondo campo. compare un emazia qiovane (o) con reaidu.i nucleari. Nel teno campo vi aono globuli rossi di •aria !orma o volumo (nel riquadro A microciti, nel riquadro B elementi di forma irr990\are - a.oisocitosi -, nel riquadro C macrociti). Fig. 2 . Impilamento dei globuli rossi (da Dujarric de la RiYiàre). 22 BiblotecaGino Bianco SANGUE I1 concetto di razza è un concetto puramente biologico e quindi è basato su alu·, considerazioni che non i concetti di popolazione e di nazione, fondati essenzialmente su considerazioni storiche, linguistiche, religiose. Si deve tener presente inoltre, che separare i valori generici cioè universali ed ideali dalla concretezza della vita, cioè dalla carne, in cui tutto ciò che è generato da filosofiche astrazioni deve discendere, se ,mole acquistare corpo o realtà, è una concezione universalistica, che mira alla astrazione vacua di significato, e concepire la realtà in modo simile equivale a fare logomachie, prive dell'agilità necessaria ad un organismo logico per divenire realtà. L'astrazione intellettuale è contro namra. Come già Cogni fece presente, possiamo stroncare il nostro spirito dalla nostra carne, essicare le vene, che portano le radici profonde da cui sorgiamo, ma perderemmo il legame con il tutto, pcrchè l'astrazione, l'ascesi costa sempre cara, e perdere le radici del proprio sangue,- qucll~ in cui si incise la nostra vita, perdere affatto il legame con quel popolo che per primo ci si riYClò nello sguardo e nel volto di nostra madre, significa, per noi ltaliani, prendere un volo senza ritorno verso spazi siderei, in cui il nostro petto non respira, cd in cui ci aggireremmo come ombre. Con questo noi non conveniamo che lo spirito crei il corpo, nè l'inverso che il corpo crei lo spirito. Spirito e carne, sono due entità astratte, che non possiamo concepire per sè stesse ma vive, reali ed intellegibili solo nella loro sintesi, che mirabilmente si compendia nell'uomo, che la moderna biologia e medicina rivela sempre più come un tutto inscindibile, compendio mirabile di caratteri psico-fisici. Ciò premesso, nasce l'idea della dottrina del sangue, intesa non in un senso mistico nè sentimentale, quasi risorgere cioè di concetti e sentimenti puramente materialistici, affermazione della materia sullo spirito, rinascere selvaggio dell'oscura voce dell'istinto. cd affermazione di un nuovo paganesimo. Noi siamo contro il meticciato, noi non confondiamo l'araldica con l'ereditarietà. ma ammettiamo la somma importanza che il fattore purezza di razza, ha nella cementazione ed elevazione di un popolo. Le grandi imprese muovono dai popoli, i quali hanno raggiunto la coscienza cli sè stessi, ed oggi come mai gli Italiani sentono di essere, e soprattutto cli costituir<: una razza. « Omnis vita sanguine>, richiamarsi al sangue significa rifarsi al pozzo profondo delle origini della. vita, e già negli antichi popoli inclo-europei ed ariani il sangue era simbolo di amicizia e di fede. Arte e pensiero, prima ancora che ambiente ed educazione sono compenetrati dal sangue, realtà fondamentale per cui ognuno di noi è un corpo ed un volto, che ricorda i suoi avi e la sua gente, che lo unisce alla gente dal sangue simile al suo. Ciò che unisce le membra e le fa respirare in un sol ritmo è l'unità ciel sangue. Ed è ancora per l'unità ciel sangue che l'uomo vede nell'altro uomo il fratello, non per uno sforzo psichico di unità ideale, sotto cui permane però sempre un istinto segreto ed una carne che non si può unire senza violenza, ma per un misterioso legaml primordiale, per cui insensibilmente, l'uno si sente nell'altro, nel fratello, perchè una. sola linfa vitale li nutrì, e da un solo sangue ebbero vita. Il sangue è sede delle proprietà essenziali della vita. Essendo il comune ambiemc org-anieo in cui si mescolano e si rimescola.no i prodotti di ricambio di tutti gli clementi cellulari, le elaborazioni delle glandole a secrezione interna, il cui equilibrio di relazione si ammette essere spiccatamente individuale, anzi costituire la ragione della morfogenesi e della psicogenesi individuale, dobbiamo ammettere che la costituzione del sangue ~ia note,·olmente influenzata dalla costituzione individuale, dalla eredità, dal dinamismn dei diversi organi. Consta di una parte figurata, cioè globuli rossi (eritrociti), globuli bianchi (granulociti. linfociti), piastrine, monociti, e cellule cli transizione e di una parte, diciamo così, liquida, costituita dal siero. (vedi figura N. r). Gli eritroci, elementi caratteristici del sangue forse in rapporto al ricambio ,·ariane, nel diametro nelle diverse specie animali, come appare dai seguenti valori esprimenti il diametro degli eritrociti in micon (millesimo di millimetro): Elefante 9 Coniglio 7 Gatto 5.8 Uomo 7,9 Ratto 6,8 Cavallo 5.5 Scimmia 7,-l Topo 6,7 Pecora 4.8 Cane 7,2 Bue 6.2 Capra .j Cavia. 7,1 ~Iaialc 6 Gazzella ? - --, Il dia.metro degli eritrociti è diverso però anche nelle varie razze umane: s•:cond<> Gram in Europa aumenterebbe da Nord a Sud, come risulta dai seguenti valori, anche essi espressi in micron : ltJlia 7,- 7,5 Francia 7,5- 7.6 Germania 7.8 Xon·cKia 8,;

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