IL At•leioel o ncuùamo ••r•1 l"uomolia M-1M"a OTo.-. ca• 10tt ... dJ ~"· 1à.NoU'..,.apo;ior,. tato t'iDdlfldvo di 1iniatra bo 41 a:nn1 ed • alto m. u•. L"appli<'azione delle le@gi di \tendei alla ,pcc:1e umana ,i pr4>-.tnla otlacolata da particolari dirficoltà. Una prima fondaml'ntale consiste nella impoHibilità di applicare all'uomo proprio quei metodi che più ai sono dimO&trali utili ptr la rl$0luzionf' dei probliorni dtlt'ereditarittà. Sappiamo infatti che la gendia l'llll5~nle wa dei mttodi tpt:rimcntali. tra quuti largamtnle appHcando quello della riproduzione tra conM.ngui• noei. in quanto din101tratoai uno ~i più pro6cui ptr risuhati; OJ>f=randoinoltre tu ,utl!lima ecala poichè è noto che in tale --cimu il risultato finale è il prodotto di deduzioni traile dalla dL....mina di dati atalitlici, e quindi tanto di maggior ulore quanto più precisa, cioè fatta in bue a più gran numtro di etem• .plari, aia ,tata I• ,tatistica. Ora nell'uomo esiatt, ed ovvie categoriche ragioni di indole morale lo e&igono,la libera .celta matrimoniale degli indh•idui, che tt:rta.mente non è diretta nel lt1lto che il genetista po1rd>be ~iderare. D'altra pene è fuori d~one. non 1i può nep· pure lontanamenle pertMre, a re~olatt lale M:1Cha nostro piacimento in rapporto a quanto 1,1.rebbepiù u1ile pu il pro- ~ dtgli studi di ge.M:tica, traltare cioè l'uomo alla ste&&a ,treiu• dei nostri animalì di lahoralorio. Viene in tal modo a man<'.att una cklle armi più ,·alide. Tullo il materiale di llludio di cui (fu.poniamo 1i può quindi ditt 1im11a10 ai toli cai che spontanearnmte ci ai p~ntano; un parhcolare valor'!' rhestono quelli dei matrimoni Ira conun• K',linei,che però non sono troppo fttqut!nlÌ, cui dobbiamo i più pre.zioti contributi alla riaoluz.ione del problema. Il risuha10 di quttta prima di1'eohi è c.ht le a.see.riltapplica· uon1 citi mendelismo all'uomo vanno acttttate. o,e ne tia il ,-a._'CJ, ...rmpre facmdo le dovute r•n~ in quanto, NM:ndo prl\"c di quella indi!-cutibile conferma che viene aolo da11 dalla ri16 o pro,a sperifflffltale, si lr0\&110ad ~re m ..<Manza ~1111110 delle deduzioni, anche &e traile dall't"'ame di JUllllcol■ri Chi cht all'o<!Mrva:r.ionesono sembrati collimare perfe11amcntccon quan• lo di posith·o è flato acquifilo dalle esperienze genetiche ne.I campo animale e ,egdale. Ciò nori ,uol dire 1uttnia che- lali deduzioni tkbbano • priori ronsidtrani pri,e di qu•l.sia,,i ,,a lore. Ma quanto ai è detto ,i co,~idc:ri inu!ct piuUosto come una Kmplicc do,croca prcmtae.a che ,a fatta ad 01ni »eria in• da~ine sulla ap·plicabilità del mendelismo all'uomo. Una seconda di5colti inaor,:e dall'a.Me.nu. che ei può as..erire ~lu1a, di caraneri puri Mlle ra.tu: w:nane, almmo rifercn• doti a quel da10 particolare ordine di caratteri che più da , i· cino e.i intetNNno t't«Ddo quelli su cui di prd'cttnu si porta l'indagine, C06Ì J>tr eacmpio il colore dell'iride o quello dei capelli. Per le m~lanie cui tulle le razze hanno aollostalo nel cono dei secoli questi caraueri tono infani ,niuti a perdere ogni quali1à di pureua. siochè gli individui ,i ponono ordjna• riarMnte rile.Mtt dei complcaai elero1.ig01i ris~Uo ad ehi, Ancora una dilcolti è in6ne rappre&cnta.tadalla troppo Kana prolificità della 11,tt:ieumana, che non consente in linea di musinia la formulazione del dalo 11atis11co,che in,ect, come si è dttto. sappiamo e 'lt're di fond.mtntale importanu per quNIO ordine di &«udi.e tpedalmtnle in quei cui, cui appuntù r,t:mbra appartenere anche quello degli uomini, in cui alla formazione di un aolo carallett prmdono part, anche nunx:roti fattori. Dalla enunciuione di quetli tre fondamentali Oitacoli parrebbe che l'unica conclutione logica da trarsi in rclu1one al 11011ro ,1udio r~ l'affermazione che le leggi di ~lentkl hanno ben poca probabilità di lronre applicaz.ioni nel campo umano. Ma CCHÌ non è. ln,cro comincia ormai ad CMUC imponente il nu mero dei casi Ol&tnati di erNlilaridà nell'uomo di parttthi
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