La Difesa della Razza - anno I - n.2 - 20 agosto 1938

.. .. .. . ..,, ·~,_ ~ . ..,, --i . .- .., ..... # ..... ~ .. ~ • ~ .. ·~ Fig. 1 - Incrocio tra polli, uno nero ed uno bianco, che generano la varietà azzurra conosciuta col no e di andalusa, priva pe.rò di caratteie di stabilità (da Trlinke) . LE LEGGI DI M NDEL Lei conoscenza delle leggi che regolrmo la trasmissione ereditaria dei caratteri è necessaria .ner poter comprendere I' origine e la /i nalità del raz:isrno. Le caratteristiche psicologiche e somatiche di una razza SO!!O il retaggio di più o meno lontani progenitori, pervenuto ai discendenti attraverso l'eredità biologica. Il raggiungimento delle finalità ciel razzismo, il potenziamcnlo cioè ed I miglior<Nnentodella razza è condiziu11atoalla pratica applicazione delle leggi delle eredità. Di fondamentale importanza per l'intelligenza del meccanismo della trasmissione dei car(literi ereditari è una ben chiara conoscenza delle leggi dì Mendel. Si può infatti as?erire che ogni studio dell'eredità pone su di esse la sua base; ed a ciò appunto si deve il fatto che la loro scoperta ha avuto nel campo della biologia un'importanza tale da poter veramente essere paragonata, come lo è stata, a quella della scoperta della costituzione atomica della materia nel çampo della chimica, o della legge dBlla gravitazione universale in quello della fisica. Ricorderemo ancora che queste leggi, pubblicate dal Mendel tra il 1865 e il 1869, passarono per ìungo tempo inosservate e che solo assursero all'importanza che loro competeva nel 1900, in seguito alla loro quasi contemporanea riscoperta da parte di tre diversi autori: il De Vries, il Correns, il Tschermak. Da allora però, come si è detto, esse dominano incontrastate tutti gli studi dell'eredità biologica. Premettiamo ancora che i caratteri che si prendono in considerazione in queste esperienze sono antagonisti, o allelomorfi tra loro, cioè. tali che ]a presenza dell'uno esclude o riduce con la sua azione quella volta in altro senso dell'altro; nel caso poi che in una coppia allelomorfa uno dei caratteri abbia tale preponderanza sull'altro da mascherarlo del tutto, si dirà dominante 16 tale carattere e recessivo l'altro. Si parlerà ir_ fine di omozigosi quando un individuo presenti uguali i caratteri di una coppia, e di eterozigosi quando invece nella coppia saranno contemporaneamente presenti i due caratteri allelomorfi; quindi per esempio sarà omozigote la così detta linea pura, mentre un ibrido si mostrerà eterozigote. Il Mendel cominciò col prendere in esame varietà di piante di cui considerava un solo cm attere differenziale, del quale precedentemente verificava il grado di stabilità, per essere ben certo di operare su linee pure, almeno per quel dato carattere in esame. Prese così due varietà di piselli diverse per il colore dei semi, giallo in una, verde nell'altra; le incrociò ed oltenne delle piante figlie tutte a semi gialli; si verificò cioè che i Egli presentassero somaticamente il carattere di uno solo dei genitori. Procurando poi mediante autoimpo!Ìinazione la riproduzione dell'ibrido si ebbero per risultato non· solo piante a semi gialli, ma anche un certo numero di piante - ¼ del totale - a semi verdi, in tutto simili all'avo verde. Si potè poi pure dimostrare . .che i rimanenti Y~ di piante a semi gialli non erano tutte uguali tra loro, ma bensì costituite per ¼ di piante a semi gialli pure, che avevano cioè gli stessi caratteri di purezza del nonno, e per 2/4 da piante identiche agli ibridi di prima generazione. Più dimostrativo della scissione dei caratteri nell'ibrido eterozigote col ritorno di una i:arte dei figli all'omozigosi, è l'esempio fornito dall'incrocio fra due varietà di " Mirahilis jalapa ", diverse per il colore dei fiori rosso in una, bianco nell'altro; infatti qui n.on c'è dominanza di un carattere sull'altro per cui si producono alla prima generazione piante ibride tutte a fiori rosa; la fecondazione fra questi ibridi ha per risultato la produzione di un 25% di piante a fiori rossi, un 25% di piante a fiori bianchi, e di un 50% di piante a· fiori rosa. Cerchiamo una spiegazione di questo comportamento: sappiamo che i caratteri ere ·tari vengono equamente trasmessi da ameeàue i genitori attraverso le cellule ger~inali, che sono appunto il substrcrto delll: sostanze responsabili della trasmissio I ereditaria. Si può quindi immaginare che ciascun carattere sia rappresentato nel e cellule germinali stesse - gameti - àa qualcosa positivamente esistente, che ge . ricamente chiameremo fottere Dalla fec 111dazione, fusione dei due gam'eti masch' e e femminile, si originerà un'unioa cellul , lo zigote, in cui, dalo che ogni eleme io germinaìe conteneva una serie dj fatt Ii rappresentativi dei caratteri, si verrà quindi a trovare una serie doppia dei lattori stessi, che sa;rà appunto caratteristica del e ·cellule somaticlie dell'individuo. Per un dato carattere poi lo zigote sarà omozigot se i due iattori di esso saranno uguali, ed_ eterozigote se invece sono antagonisti_ Quando però si formeranno le nuove céllul germinali si tornerà in queste ad una sere semplice di fattori, il che si otterrà con la ipartizione delle due serie una in una cel la germinale ed una in un'altra. E' ovvio allora che se l'individuo era omazigola i gameti saranno tutti uguali, mentre si avpnno gam~ti diversi se era eterozigote. a:ppresentiamo con A il carattere domin te e con a quello recessivo di una coppi allelomorfa; due genitori pur.i - Òmozig ti - avrannp allora per simbolo uno A e l'altro aa, 1 gameti saranno per ogni ·tare tutti uguali A od a; dalla loro unione verra generato l'ibrido A.a - eterozigo e -. Se ora avviene che si uniscono due ibr:i"ciii risultati della combinazione potranno esJere vari, in quanto i gameti di ogni singo o genitore si presentano diversi, potendo essere A o a. Tre saranno allora le po sibilità di combinazione Ira essi, e tre si imostrano .inlatti i casi ottenibili, cioè: l'u ione dej due dominanti AA, o dei due re ressivi aa, o di un dominante con un ~ecessivo con neoformazione dell'ibrido Aa. La [statistica insegna che le pertentuali delle po sibilità di formazione di ogni tipo saranno deì 25% per AA, del J2.5% per aa, e BibliotecaGino Bianco

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